L’arrampicata al cinema con “Reel Rock”

Un altro evento cinematografico internazionale organizzato dal Banff, per gli appassionati dell’arrampicata.

Un’immagine dal film “The High Road”

Dopo l’Ocean Film Festival, la realtà del Banff Mountain Film Festival organizza “Reel Rock”, un altro tour cinematografico dedicato agli sport outdoor, e in particolare all’arrampicata. Come gli altri eventi del Banff, anche questo comprende una serie di corto e mediometraggi che questa volta raccontano le imprese “verticali” di grandi scalatori dei nostri giorni. Questo festival è stato fondato nel 2006 in Colorado, e da allora si è diffuso anche in Europa: in Italia siamo alla seconda edizione.

Gli organizzatori precisano che Reel Rock non è una tranquilla serata al cinema, ma è un evento di pura energia e adrenalina, oltre che un momento di ritrovo per gli appassionati di arrampicata.

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Date, sale e informazioni

Il tour 2019 di Reel Rock fa tappa in oltre 500 sale in tutto il mondo. Tra queste, toccherà anche 10 città italiane, tra il 25 novembre e il 3 dicembre. Le prime italiane saranno a Milano, presso The Space Cinema Odeon, e al The Space Cinema Moderno di Roma, entrambe il 25 novembre. Il 26 novembre sarà il turno di Genova (The Space Cinema Porto Antico) e di Firenze (Cinema La Compagnia). Poi a Bologna, al Teatro Cinema Antoniano, il 27 novembre; stessa data anche per Cuneo, in cui il Reel Rock sarà ospitato nel Cinema Don Bosco. A Padova e Torino si potrà partecipare al festival il 2 dicembre, rispettivamente al Cinema Multisala Pio X – MPX e al Cinema Massimo. Chiudono il tour italiano il Cinema Patronato Leone XIII di Vicenza e il Cinema Palladium di Lecco, in cui le pellicole saranno proiettate il 3 dicembre.

In ogni città la serata inizierà alle 20.00 per concludersi entro le 23.00, e verrà proiettato sempre l’intero programma, che quest’anno si compone di tre film, tutti in lingua originale con sottotitoli in italiano.

I film di Reel Rock 2019

Un’immagine dal film “The Nose Speed Record”

Il boulder è una disciplina molto particolare, perché permette agli scalatori di arrampicare su pareti molto difficili ma a pochissimi metri da terra, quindi senza corde a cui appendersi. Nel cortometraggio “The High Road”, invece, la climber Nina Williams pratica il bouldering su pareti alte fino a 15 metri, sempre difficili e sempre senza una corda di protezione: una situazione pericolosa e che non ammette errori.

Nonostante Alex Honnold avesse già compiuto imprese incredibili in passato, è salito agli onori della cronaca per avere arrampicato in free solo (ossia senza alcun tipo di protezione) la lunghissima parete verticale del monte El Capitan, nel parco dello Yosemite: ha salito più di 900 metri di parete in meno di 4 ore, e la sua impresa è stata documentata nel film “Free solo”, che ha vinto l’Oscar 2018 come miglior documentario. Ha anche arrampicato la via di El Nose, sullo stesso massiccio, stabilendo un record di velocità, che però poi è stato battuto. “The Nose Speed Record” racconta il tentativo di Honnold di strappare nuovamente il record su quella via, in cordata con l’amico Tommy Caldwell. Sebbene non sia free solo, arrampicare in velocità comporta comunque tanti rischi, che in questo mediometraggio vengono messi in luce.

Chiude la serata il corto “United States of Joe’s”, ambientato in una valle dello Utah abitata da minatori, cowboy e Mormoni, noti per essere tradizionalmente conservatori nelle loro usanze e tradizioni. E cosa c’entra con l’arrampicata? La valle è piena di rocce adatte al boulder, e quindi vi giungono un gruppo di climber, che però hanno uno stile piuttosto “punk-rock”: è inevitabile che queste due culture così lontane entrino in conflitto. Questo film racconta come questa situazione riesca a risolversi, sempre all’ombra delle pareti di roccia.

Informazioni

Per info su prezzi dei biglietti, orari e date, questo è il sito di Reel Rock.

Testo di Stefano Ghetti|Riproduzione riservata © Latitudeslife.com

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