I parchi dello Utah sono tra i più visitati d’America ma basta lasciarsi la strada alle spalle per trovarsi immersi nella natura selvaggia. Un vero playground per gli amanti degli sport all’aria aperta in un ambiente sconfinato e per nulla addomesticato dall’uomo.
Testi e foto di Marco Santini e Lucio Rossi

Pochi territori si prestano alle attività all’aria aperta come questa parte dello Utah. Vuoi per la eccezionale diversità dei terreni, o per la bellezza del paesaggio che invita alla scoperta, per il clima che permette di stare all’esterno buona parte dell’anno e, infine, per la vastità e lo stato selvaggio che consentono di godere appieno della natura senza necessariamente essere circondati da una moltitudine di turisti. Eppure parchi come Zion sfiorano i 5 milioni di visitatori annui ma, come spesso avviene in montagna, basta lasciare l’asfalto e i centri turistici per ritrovarsi soli al cospetto della natura. Proprio per questo, vale la pena di ricordare che da queste parti l’ambiente è meno addomesticato che in Europa e quando si parla di grandi spazi bisogna sapere che qui sono letteralmente sconfinati. Go wild è bello ma con attenzione e responsabilità. Andiamo a vedere, zona per zona, cosa offre questa parte di mondo agli amanti dello sport e dell’outdoor.
St. George e lo Snow Canyon

Il piccolo Snow Canyon State Park offre la possibilità di realizzare numerose belle passeggiate fra le dune, i canyon e anche nella valle principale. Fra queste brilla il Butterfly Trail. Si tratta di un facile percorso che, fra andata e ritorno, copre circa 3 chilometri, a partire dalla stessa area di parcheggio dove ha inizio l’escursione alle Petrified Dunes. Il sentiero prende il nome da un masso spaccato in due che ricorda una farfalla, un dettaglio che pochi conoscono. La roccia si trova a metà percorso, sulla cresta, prima di attraversare una zona aperta. Il momento clou di questa escursione è il Lava Flow Overlook, a cui si accede da uno sperone alla fine del sentiero. I panorami sono spettacolari. Si può tornare lungo lo stesso percorso o virare a destra e prendere il sentiero Lava Flow, facendo poi un pezzo di asfalto per tornare all’auto. La lunghezza è simile. Molto belle anche le gite in bicicletta, non particolarmente lunghe e adatte a tutta la famiglia. Classica è quella, tutta su pista ciclabile, che lascia St George seguendo la Hwy 18 a nord fino alla cima dello Snow Canyon, poi cala nella vallata e attraversa tutto lo Snow Canyon nel senso della lunghezza per poi tornare a St George. Lo scenario è fantastico lungo l’intero percorso, ma la parte più spettacolare è all’interno dello Snow Canyon State Park. Non manca la possibilità di seguire a cavallo alcuni tracciati nel parco, in compagnia di una guida esperta che saprà scovare esemplari inaspettati della fauna locale e spiegare la tipicità della flora. A St. George ci sono anche diversi operatori che propongono escursioni guidate con i quad e con i fuoristrada per andare alla scoperta del regno delle rocce rosse.
Zion National Park

Questo è un paradiso per gli appassionati di sport e natura. Per cominciare niente di meglio che un giro panoramico in elicottero per prendere confidenza con la morfologia del territorio e capirne la complessa vastità. Poco sportiva ma talmente emozionante da essere imperdibile. Fra le escursioni a piedi, la più popolare è quella che risale i Narrows guadando il fiume. L’attrezzatura – stivali, pantaloni impermeabili, zaini a prova d’acqua e bastoncini da trekking – si possono affittare a due passi dal Visitor Center, al capolinea della navetta gratuita che serve Springdale. Per arrivare ai Narrows bisogna prendere la navetta al Visitor Center e risalire la Zion Canyon Scenic Drive fino alla fermata di Temple of Sinawava. Da qui comincia la Riverside Walk, un facile sentiero asfaltato di circa 1 chilometro e mezzo che porta al vero e proprio ingresso della gola. Fin qui si sta all’asciutto: ma il bello deve ancora venire. Terminata la Riverside Walk, il livello di difficoltà sale, perché si procede nel fiume in uno stretto e suggestivo canyon con pareti alte e spesso strapiombanti, fino al famoso Wall Street (4 chilometri e mezzo dal punto di partenza). Esiste una variante assai più impegnativa che si chiama Top-Down Zion Narrows Hike, di ben 25 chilometri. Per affrontarla occorrono, oltre a una buona condizione fisica, dei permessi e un paio di giorni. Inutile dire che ogni escursione in uno stretto canyon percorso da un fiume va intrapresa solo in condizioni meteo ideali.
L’escursione simbolo di Zion, quella più aerea e spettacolare, è senza dubbio Angels Landing. Si tratta di un sentiero molto faticoso di 8 chilometri e mezzo con un dislivello di oltre 450 mt che in 4/5 ore porta i visitatori verso un punto panoramico sopraelevato di eccezionale bellezza. La salita è molto ripida e impegnativa dato che il sentiero si affaccia su uno strapiombo, specialmente nel tratto finale, che si svolge in cresta e non mancano i tratti attrezzati con catene. L’attacco del sentiero è vicino a The Grotto Picnic area, dove si trova anche la fermata dello shuttle.

Non potrebbero mancare in questo parco, le opportunità di fare escursioni a cavallo: fra le più accessibili e remunerative va ricordato Sand Bench Trail che culmina in un punto panoramico da cui godere la vista della parte meridionale di Zion National Park. Per gli amanti del brivido è altamente raccomandata l’escursione di canyoning nel Pine Creek Canyon. La partenza si trova subito dopo l’uscita superiore del tunnel. Da ricordare che l’acqua è decisamente fredda e vale la pena di affittare anche le mute oltre al resto dell’equipaggiamento necessario. Escursioni guidate con Zion Guru: una società specializzata con permessi di accesso a 25 canyon diversi nella regione di Zion.
Bryce National Park

Grazie alla trasparenza dell’aria di montagna, Bryce è un ottimo territorio per le escursioni in mongolfiera. Lo sguardo, in una bella giornata può spaziare per centinaia di chilometri. Non a caso ogni anno a giugno si tiene un festival di mongolfiere a Panguitch. Bryce Canyon Airline, da 30 anni opera in questa regione offrendo escursioni in mongolfiera, elicottero e piccoli aerei. Fra le attività più popolari a Bryce vanno certamente ricordate le escursioni a cavallo: un’emozioni unica quella di percorrere i sentieri del parco circondati dallo scenario mutevole e surreale dei pinnacoli. Per quanto riguarda le passeggiate va ricordato il Rim Trail, che costeggia tutto l’orlo del Bryce Amphitheater e che collega tutti i punti panoramici. Facile, frequentato ma imperdibile. Spettacolare anche la Bryce Amphitheater Traverse che scende e risale la parte più spettacolare degli hoodoos (i caratteristici pinnacoli prodotti dall’erosione delle rocce) senza dover ripercorrere i propri passi (navetta gratuita). Poco meno di 8 chilometri per 4/5 ore di cammino. Fra le escursioni più lunghe da citare il Fairyland Loop.

Diverse le opportunità per effettuare gite in mountain bike anche e in particolare subito al di fuori del parco nazionale. Fra i più popolari il Canyon 2 Canyon Trail nella zona di Red Canyon. Questo percorso inizia all’ingresso ovest del Red Canyon sulla Scenic Byway 12, correndo per oltre 6 miglia fra hoodoos e formazioni rocciose rosse lungo la Highway 12 fino alla cima del canyon. L’area di sosta nella parte superiore del Red Canyon ha servizi igienici e ampio parcheggio. Questo è anche il punto di collegamento per il Thunder Mountain Trail. Questa famosa pista per mountain bike è parallela all’autostrada 12 fino al fondo del Red Canyon, creando un ottimo collegamento ad anello. Il sentiero continua verso est per altre 14 miglia lungo l’autostrada 12 attraverso l’altopiano di Paunsaugunt, svoltando a sud sull’autostrada 63, e prosegue attraverso Bryce Canyon City e la Locanda Ruby e collegandosi al nuovo percorso multiuso del Bryce Canyon. Questo nuovo percorso inizia accanto al parcheggio navetta del Bryce Canyon entra nel Parco nazionale, attraversa il Visitor Centre, Sunrise Point, Bryce Canyon Lodge, Sunset Point e termina a Inspiration Point. Più tecnico il Thunder Mountain Trail in una dozzina di chilometri per una percorrenza di circa 4 ore. Uno dei migliori sentieri della regione, il Thunder Mountain Trail segue un letto normalmente asciutto per circa 2,5 km prima di salire, con una serie di ripidi tornanti, su una cresta che si affaccia sul Red Canyon a nord, Wilson Peak a sud-est e il fiume Sevier Valley a ovest. Il sentiero rimane lungo la cresta fin poco prima del Coyote Hollow Trailhead.
Moab, Arches e Canyonland

Nell’angolo sud-orientale dello Utah, circondata da tracce di dinosauri, petroglifi Anasazi e miliardi di tonnellate di arenaria deformata, al centro di uno scenario di pinnacoli, falesie rosse, archi naturali e ginepri nodosi, spazzata da venti grintosi e solcata da uno squarcio profondo e contorto noto come il canyon del fiume Colorado, la regione di Moab negli ultimi 30 anni si è imposta come la capitale americana della mountain bike e del 4×4. Moab è il luogo in cui gli appassionati di MTB migrano per percorrere le pendici del Slickrock Trail e per esplorare centinaia di vecchi sentieri minerari cosparsi di rocce dalle forme più inconsuete. A nord si estende Arches National Park. A sud-ovest, il Parco Nazionale di Canyonlands: un campo giochi di proporzioni epiche, tutto da esplorare. Non c’è da meravigliarsi che l’area di Moab sia stata lo sfondo di molti film di Hollywood. Da Wagon Master a Indiana Jones e The Last Crusade, da Thelma e Louise a Star Trek e 127 Ore. Per gli amanti delle ruote tassellate, oltre al già citato Slickrock Trail, brillano itinerari da 1 a più giorni come il Klondike Bluff, Klonzo Trail, Bartlett Wash, Magnificent 7 e White Rim. The Needles e The Maze meritano escursioni organizzate di 4/5 giorni (con Rim Tours).

Per chi preferisce le jeep alle biciclette, nei dintorni di Moab c’è il paradiso perduto e ritrovato, di tutto e di più: dalle escursioni con guida nell’Arches National Park e in Canyonlands, al noleggio di classiche Jeep Wrangler e Rubicon per self drive, fino alle spedizioni di più giorni con auto proprie o noleggiate. Insomma dai principianti ai professionisti hard core, questa regione può soddisfare ogni desiderio. Qualche dritta? Top Of The World Trail, Gemini Bridges, Fins&Things Trail, Eye Of The Whale Trail, Hell’s Revenge Trail, tanto per citarne alcuni. E poi c’è il rafting. Lungo il Colorado River (sì, proprio quello del Grand Canyon, ma più a nord, prima di arrivare al Grand Canyon), nella sua corsa selvaggia attraverso il Parco Nazionale di Canyonlands, in particolare nelle sezioni di Cataract Canyon e West Water Canyon (controllate il link di Adrift www.adrift.net, con base a Moab). Anche qui la scelta è ampia: sezioni facili, adatte per famiglie, sezioni complesse e più adrenaliniche, escursioni da 1 a 6 giorni, e perfino la possibilità (per i più maniaci) di fare e rifare più volte nello stesso giorno la stessa rapida. Insomma tutta ma proprio tutta la white water che volete. Vogliamo parlare di arrampicate? Perché non recarsi a Wall Street, lungo il Colorado River a poche miglia da Moab e cimentarsi lungo le sue liscie falesie di arenaria rossa circondati dalle pitture rupestri degli Anasazi? Oppure scalare ardite guglie nel deserto, come Looking Glass Rock, Ancient Art, Abraxas Tower e Castleton Tower.

Infine ecco come passare una mattina all’aria aperta che più aperta di così non si può ma, per una volta, senza fare fatica. Canyonlands Ballooning propone escursioni giornaliere in mongolfiera per vedere questa regione dall’alto, con calma e in silenzio. Il percorso è imprevedibile in quanto dipende dai venti, ma lo scenario è spettacolare a 360° quindi si casca sempre in piedi. La mongolfiera è una, ergo: prenotate per tempo.
Testo e foto di Marco Santini e Lucio Rossi|Riproduzione riservata © Latitudeslife.com
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