Guinea il pianeta delle scimmie

Arriva dalla Guinea un progetto di salvataggio di una specie a rischio: lo Chimpanzee Conservation Centre accoglie cuccioli di scimpanzé orfani del bracconaggio ed insegna loro a vivere nella foresta, nella speranza di ridare a questa specie, gravemente minacciata, una seconda chance.

Testo e foto di Federica Daldon

Chimpanzee Conservation Center, nel cuore dell’Haut Niger National Park in Guinea ©Federica Daldon

La Guinea

La Guinea è una destinazione poco sconosciuta nel panorama turistico internazionale ed è forse proprio questo che la rende unica e autentica. Situata nell’Africa Occidentale, la Guinea gode di clima tropicale, con caratteristiche monsoniche lungo la costa; la lingua principale è il francese, ma sono largamente diffuse i dialetti locali, appartenenti ai 24 gruppi etnici che abitano il territorio; Fula, Manika, Susu e Wolof sono tra i più parlati.

©Federica Daldon

Il paese offre una grande varietà paesaggistica: dall’incredibile litorale di sabbia bianca per poi passare agli altipiani di montagna, fino alle lussureggianti foreste tropicali. In queste foreste abitano appunto gli scimpanzé, il cui nome deriva dalla parola Bantu tshilubakivili-chimpenze, che significa creatura simile all’uomo.

Il problema del bracconaggio

Le guardie anti bracconaggio che proteggono la fauna dell’Haut Niger National Park in Guinea ©Federica Daldon

In Guinea, come in molti altri paesi africani, la biodiversità è gravemente minacciata. Per via della deforestazione si creano dei facili accessi a foreste un tempo impenetrabili. I questo contesto è facile che i bracconieri, mossi da facili guadagni, catturino ogni specie di fauna selvatica presente per poi rivenderla al mercato nero.

Il mercato degli scimpanzé adulti è quello della carne detta bushmeat (carne proveniente dalla foresta), mentre i cuccioli sono esportati attraverso falsi certificati e  venduti a zoo, circhi o come animali da compagnia. Secondo la legge guineana la caccia, la vendita, l’acquisto ed il trasporto di scimpanzé, come anche il consumo della loro carne, è vietato dalla legge; tuttavia una recente inchiesta ha identificato la Guinea-Conakry come uno dei paesi chiave nell’esportazione illegale di questi animali.

Lo Chimpanzee Conservation Centre

Lo Chimpanzee Conservation Centre si trova all’interno dell’Haut Niger National Park, che copre un’area di 1200 kmq e che ospita al suo interno un’elevata biodiversità vegetale e animale; riveste, non a caso, una grande importanza nella salvaguardia di numerose specie in via d’estinzione.

I cuccioli orfani di Scimpanzè ©Federica Daldon

Il santuario del Conservation Centre accoglie cuccioli orfani sequestrati dalle autorità, si occupa della loro riabilitazione e, quando possibile, del loro reinserimento in natura. Questi cuccioli hanno infatti bisogno di cure e attenzioni continue: in natura passano i primi quattro anni della loro vita a stretto contatto con la madre ed imparano da lei tutto il necessario per sopravvivere. Ad ogni orfano viene affidata una mamma adottiva che per i primi tre mesi si occupa di lui in ogni momento; questo ruolo è svolto da un membro dello staff locale o da uno dei volontari provenienti da tutto il mondo.

Un volontario mentre si prende sura dei cuccioli di scimpanzè ©Federica Daldon

Al loro arrivo i cuccioli sono solitamente traumatizzati: non solo sono stati bruscamente strappati dalla foresta, ma hanno anche assistito alla morte di molti membri del loro gruppo. Per questo motivo vengono date loro tutte le attenzioni e l’amore di cui hanno bisogno, non lasciandoli mai soli.

Quotidianamente i giovani scimpanzé sono accompagnati dallo staff locale e dai volontari in quella che si potrebbe definire una scuola nella foresta. Durante queste escursioni, infatti, i cuccioli imparano ad arrampicarsi sugli alberi, a cercare il cibo in autonomia ed a muovere i primi passi verso la conquista dell’indipendenza.

Speranze per il futuro

Uno scimpanzé adulto nel Centro di Conservazione all’interno del parco ©Federica Daldon

All’interno della zona a protezione integrale del parco sono stati rilasciati ad oggi diciassette scimpanzé adulti, quotidianamente seguiti a distanza attraverso un sistema di telemetria; il costante monitoraggio è infatti importante per la raccolta di dati, essendo questo uno dei due soli progetti di reintroduzione in natura di questa specie in tutta l’Africa. Oggi più che mai c’è un gran bisogno di progetti come questo, affinché un domani tutti possano ammirare ancora le bellezze e le diversità presenti sul nostro meraviglioso pianeta.

Info utili

Informazioni utili per il vostro viaggio sono reperibili sul sito della Farnesina; per i viaggi organizzati si consiglia di consultare il sito di Kanaga Adventure Tours

Come arrivare: L’aeroporto principale è l’Aeroporto Internazionale di Conakry, conosciuto anche come Aeroporto Internazionale Gbessia; è situato a sud-est di Conakry, a soli dodici km dal centro.

Clima: Il clima della Guinea è tropicale, con la stagione secca che va da novembre ad aprile e quella delle piogge da maggio a ottobre.

Fuso orario: -1 ora rispetto all’Italia, -2 ore quando in Italia vige l’ora legale.

Documenti: Passaporto con visto necessario, da richiedere presso l’Ambasciata della Repubblica di Guinea a Roma.

Vaccini: Vaccino contro la febbre gialla obbligatorio per l’ingresso nel Paese. La malaria è endemica e il rischio è presente tutto l’anno, per cui è necessario portare medicinali per la sua prevenzione.

Lingua: Francese (ufficiale); ogni etnia ha la propria lingua

Valuta: Franco Guineano (GNF)

Prefisso telefonico: 00224

Elettricità: le prese elettriche sono di tipo C, F e K. Il voltaggio standard è di 220 V e la frequenza standard di 50 Hz.

Abbigliamento: adeguato ad un clima tropicale, senza scordare la presenza della malaria e che la Guinea è un paese prevalentemente musulmano (si sconsiglia quindi l’uso di abiti troppo corti, per uomini e donne).

Testo e foto di Federica Daldon | Riproduzione riservata © Latitudeslife.com