Toscana: tra terra e mare, la Costa degli Etruschi

Dal Golfo di Baratti al villaggio di Piombino, le terre dove un tempo si insediarono gli antichi etruschi. Un invito alla scoperta di quest’angolo della Toscana, dove la macchia mediterranea incontra le acque azzurre del Tirreno.

Testo e foto di Patrizio del Duca

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Tramonto sulla cittadella di Piombino ©Patrizio del Duca

Vi vogliamo raccontare il fascino, le emozioni e la bellezza di questo tratto della costa tirrenica toscana. Vi accompagneremo attraverso il Promontorio di Piombino, dall’affascinante Golfo di Baratti, che si apre all’estremità sud-orientale del Mar Ligure, al borgo che prende il nome dal promontorio, nella parte più meridionale della provincia di Livorno.

Prima tappa: Populonia

I paesaggi variegati che circondano il golfo regalano scorci davvero incantevoli. Costellato di suggestive spiaggette e cale, gli amanti del mare potranno godersi la vista che questa zona offre. Coloro che preferiscono camminare, possono intraprendere i numerosi sentieri che si estendono lungo la costa. Gli appassionati di storia avranno la possibilità di osservare da vicino le moltissime testimonianze etrusche che si trovano in questa zona.

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Il Castello di Populonia ©Patrizio del Duca

Prima però di proseguire il nostro viaggio verso il villaggio di Piombino, facciamo una piccola deviazione e raggiungiamo Populonia. Si tratta di un incantevole borgo medievale raggiungibile anche in auto da una strada asfaltata. L’antico abitato sovrasta l’intero golfo e vanta un’acropoli etrusca davvero affascinante.  Ma oltre all’interessante patrimonio archeologico, nel centro storico del borgo ci sono molti bar, negozi e ristoranti. Ma dobbiamo lasciarci alle spalle questa civiltà e inoltrarci nel fitto del promontorio.

La Via del Crinale …

A questo punto di fronte a noi ci sono due possibilità: intraprendere Via dei Cavalleggeri oppure optare per la Via del Crinale. Quest’ultima taglia la macchia e permette di raggiungere Piombino. Questo sentiero rappresenta la soluzione per coloro che vogliono esplorare l’entroterra, potendo anche avventurarsi in piccoli sentieri che si diramano dal principale.

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Cala San Quirico ©Patrizio del Duca

Ad esempio, la Via del Monastero, che conduce all’antico Monastero di San Quirico. Nel ‘500 questo immenso edificio fu abbandonato e divenne un rifugio per gli animali selvatici, oggi è possibile visitarne i ruderi.

I naturalisti saranno soddisfatti dalla frequente presenza di animali. In queste zone vivono indisturbati molti mammiferi come volpi, cinghiali, tassi e martore, varietà di uccelli e persino serpenti (tra cui la temuta vipera comune).

Tranquilli, se non ci si allontana dal sentiero maestro non ci sarà alcun incontro con questi rettili!

… e la via dei Cavalleggeri

Coloro che non vogliono rinunciare alla vista del mare, anziché intraprendere il sentiero di cui abbiamo parlato poco fa, dovranno scegliere Via dei Cavalleggeri.

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Fosso alle Canne al tramonto ©Patrizio del Duca

Lungo questo sentiero ci si imbatterà in alcune delle spiagge più belle della costa tirrenica, come ad esempio quella chiamata la Buca delle Fate, il cui nome si deve al fatto che quando soffia il vento, il rumore che provoca insinuandosi tra le tombe etrusche provoca dei misteriosi suoni, assimilabili, secondo la leggenda, alle voci delle fate.

 Per un brevissimo momento sarà necessario allontanarsi dal mare, raggiungere la Fonte del Soldato, sorta ai piedi del monte Massoncello. Il sentiero ci riporta ora vicino alla costa e ora incontriamo le spiagge più visitate della costa: Fosso alle Canne e Spiaggia Lunga.

I Parchi di Val di Cornia

Prima di proseguire con il nostro viaggio apriamo una piccola parentesi dedicata ai Parchi di Val di Cornia. Nella zona che stiamo attraversando, e non solo, vi è questo sistema che tutela l’area compresa tra le colline di Campiglia e la Costa degli Etruschi.

Lo scopo di quest’associazione è quello di valorizzare le aree di interesse archeologico e naturalistico di questa zona. Il sistema dei Parchi della Val di Cornia include 2 Parchi Archeologici, 4 Parchi Naturali, 2 Musei e un Centro di Documentazione. Noi vi consigliamo il Parco Archeominerario di San Silvestro e il Museo del Castello e delle Ceramiche Medievali di Piombino.

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Panorama dal promontorio di Piombino ©Patrizio del Duca

Il magico borgo di Piombino

Siamo quasi arrivati, manca poco a Piombino. Sul finire del sentiero si può ammirare in lontananza Cala Moresca, un’affascinante spiaggia che anticipa un’altra attrazione per i turisti: Punta Falcone. Si tratta di una terrazza naturale dalla bassa vegetazione e luogo di nidificazione del falco reale. Qui troviamo anche un osservatorio astronomico.

Tutto ciò può essere considerato l’ultimo assaggio di natura, in quanto il paesaggio è cambiato e ci troviamo nei margini del centro abitato di Piombino. Proprio questo affascinante borgo costituisce la meta finale del nostro viaggio nel promontorio, ma le emozioni non sono ancora terminate.

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Tramonto su Piazza Bovio, Piombino ©Patrizio del Duca

Gli occhi del visitatore vengono colpiti immediatamente dalle due antiche strutture: il Torrione e il Rivellino. Il primo è l’antica porta della città, il secondo un’imponente costruzione semicircolare di rinforzo. Un tempo, erano circondati dalle mura, di cui ora si possono vedere solamente le rovine.

Piombino offre diversi punti panoramici da cui osservare il mare, vi consigliamo ad esempio Piazza Bovio, che regala una vista sul tirreno e sull’Elba. Altri elementi da ammirare sono l’antico palazzo comunale, la residenza signorile della famiglia Appiani e il castello.

Infoutili

Informazioni: sul sito della Costa degli Etruschi

Come arrivare: Piombino e il suo promontorio si raggiungono con la SS1. Chi arriva da nord lascia l’A12 all’altezza di Cecina: l’autostrada s’innesta direttamente sulla statale, che si percorre fino a San Vincenzo per poi proseguire sulla SP23. Chi proviene da sud percorre l’Aurelia oltrepassando Grosseto e svoltando all’uscita di Vignale Riotorto; per chi si mette in viaggio dalle regioni centrali adriatiche il percorso più veloce passa per la superstrada che collega Siena al capoluogo maremmano.

Quando andare – Clima: il periodo migliore va da aprile a settembre, evitando agosto che è il mese più trafficato, in particolare per i numerosi turisti diretto all’Elba.

Dove dormire: le strutture ricettive che accolgono turisti sono numerose. Ad esempio, a San Vicenzo consigliamo l’agricampeggio Le rondini di San Bartolo e a Piombino l’hotel Est Piombino.

Dove mangiare: segnaliamo due indirizzi a Piombino specializzati in piatti di pesce della tradizione toscana: il Ristorante Canessa, e Il Garibaldi Innamorato

Link utili: per altre informazioni consultare il sito del Turismo di Livorno; il sito dei Parchi di Val Cornia e il sito del Comune di Piombino.

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