Mistero Islanda

L’Islanda è una piccola isola sospesa tra Groenlandia e Gran Bretagna, un irresistibile magnete che richiama milioni di turisti che si inchinano alla sua natura scostante

Testo e foto di Lucia Giglio

Una terra remota, una natura matrigna, un mare ch’è un oceano ghiacciato e poco attraente, nessuna città d’arte, un territorio spopolato e semi desertico. Dunque cosa ha spinto 2,3 milioni di visitatori   nel solo 2018,  prima che il covid scompigliasse il mondo, a precipitarsi in quest’isola dell’estremo nord?

Qualcuno si è proposto di studiare il fenomeno: 380.000 abitanti, un’isola che nel giro di un decennio è passata da meta di pochi turisti dell’estremo, ad un obiettivo sognato, ricercato, anelato da milioni di visitatori  di tutto il globo. Fateci caso, dite “vado in Islanda” ed ecco che nell’ascoltatore compare un’aria rapita, il vagheggiare di un sogno lontano che si desidera ardentemente provare. Dunque, cos’ha l’Islanda che conquista i cuori ?

Dev’essere quel quid  di territorio ultimo, remoto, preistorico a tratti. Silenzio, la luce estiva che non demorde mai, il cielo infinito e disteso sulle teste come un telo spesso, grigio e ostile. E l’orizzonte che non finisce mai, che si appiccica a montagne mammellonate e brulle, cariche di neve anche in estate, lontane, irraggiungibili a precipizio nell’oceano o perdute nel nulla lavico che le circonda. Un mondo che non abbiamo piegato, l’ultima frontiera, un universo che ci resiste, che non abbiamo cambiato, uguale a se stesso  dai tempi della creazione.

Reykjavik capitale in miniatura

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Veduta aerea di Reykjavic (ph. Shutterstock)

La piccola capitale islandese raccoglie un terzo della popolazione nazionale, circa 122.000 abitanti attualmente. E’ il perfetto city breack: Play, giovane compagnia aerea Islandese, collega Bologna a Reykjavic in sole 4 ore  e altre numerose  città europee , un esotico nord a portata di mano. Paragonabile ad uno dei nostri capoluoghi di provincia, si stenta a pensarla capitale. Piccola, con una zona centrale che si concentra in una lunga arteria commerciale, Laugavegur, densissima di negozi per turisti e locali mangerecci.

Gradevole, ben curata , ordinata, la via dello shopping è imprescindibile meta per chiunque. Sui due lati della strada, praticamente pedonale, corrono bassi edifici di colore chiaro e ad ogni angolo si dipartono piccole viuzze che rotolano giù verso la baia. Quieta in settimana, nei week-end diventa animatissima a tutte le ore. La luce è perenne nei mesi estivi e lo sport locale che porta a surfare da un locale all’altro per ore, si celebra con ostinazione tra il venerdì e la domenica. Una popolazione in media giovane;  nei pub, ristoranti, locali vari, lavora la meglio gioventù locale e non.

La notte estiva a Reykjavic è lunga animata (Ph. Giglio)

Abbiamo incontrato  diversi connazionali impiegati nel settore turismo e accoglienza; chi ci ha detto di venire in Islanda a fare la stagione, chi invece ci vive da anni. Tutti concordi nel giudizio: ottimo. Un giovane spagnolo in cerca di idioma comune, ci ha confessato che in 3 mesi non ha ancora imparato una parola di islandese; ma sembrava comunque soddisfatto dell’esperienza. In generale Reykjavik sembra una città nuova, anche le zone della città storica non hanno molti edifici d’epoca o sono così ben restaurati dal sembrare appena terminati. Un senso generale di città giovane, fresca, appena conclusa.

Il fascino più ardimentoso della capitale è l’oceano. Un immenso organismo vivente che la circonda e che tutto attrae a sè. E’ un panorama arcaico che genera rispetto e silenzio. Lo si vede occhieggiare da ogni via, è giù in basso e chiama. Il braccio di oceano atlantico crea una insenatura vastissima circondata di montagne  con lunghe scie bianche di neve perenne. E’ un mare nordico, spesso grigio, inquieto.

Sembra abitato da divinità misteriose  e irascibili. Scendete allora dal centro città alla baia: un lungomare aperto vi accompagnerà fino al porto vecchio . Una bellissima passeggiata sferzata dal  vento. Siete al sicuro, a terra, ma quell’oceano d’asfalto vi attira irrimediabilmente. Per fortuna non avrete a disposizione nè una barca nè una piroga altrimenti non potreste resistere all’incanto dell’onda.

Procedendo in direzione del porto  incontrerete la sagoma d’argento della Sόlfar, la nave del sole, riproduzione stilizzata di una imbarcazione Vikinga , fotografatissima, postata e ripostata in ogni angolazione. Sul fondo del lungomare vi viene incontro un parallelepipedo di smeraldo che intercetta la luce e cambia colore. E’ Harpa , meraviglioso progetto del danese Henning Larsen, sala da concerti, centro congressi, con bar e ristoranti tutti di design anche loro. Si entra liberamente, ed entrateci perchè la vertiginosa hall merita di essere apprezzata. 

Solfar la nave del sole nel porto di Reykjavic

Siete quasi al fine della strada che vi condurrà al Porto Vecchio. Siamo ai margini della città vecchia ed è una zona gradevolissima. Si esplora senza problemi, si gira per le stradine che tutte portano all’acqua;  spesso al mattino  è un mondo deserto, non si ode alcun suono, il silenzio accompagna il pensiero che si spinge laggiù verso il mare aperto.

Harpa

Orizzonte immenso, mare piatto, spazi infiniti. In fondo al Porto Vecchio ecco Grandi, area appena recuperata dove erano docks e stabilimenti per la lavorazione del pescato. Ora è tutto un fiorire di allegri bar con tavolini sul pontile,  ristoranti  di pesce e boutique di vario genere. Tra le presenze più interessanti i musei a tema marinaro: il Museo Marittimo che narra la storia della pesca, e il Museo delle Balene dove sono esposte le 23 specie che gironzolano là fuori a dimensione naturale. Interessante prendere le misure dei cetacei prima di avventurarsi in uno dei molti Whale Watching che partono poco distante.

Da segnalare in questa zona il  Fly Over Island, un’ altra attrazione chiaramente turistica ma da non disdegnare. In un grande capannone dedicato, si viene fatti sedere su poltrone posizionate davanti ad un grande schermo sferico di 20 metri. Legati e impacchettati, si parte. Immersi nel vento, nei suoni, mentre le poltrone basculano a seguire il volo, si plana su tutti i più incredibili paesaggi d’Islanda. Notevole e tra i meglio realizzati: 8 minuti di immersione totale ; circa 35 euro.

Laggiù soffia!!..

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Due balene nelle acque dell’Islanda

Mattino, ore 8.30. Elding accoglie a bordo di motonavi con tanto di scheletro di balena sospeso sottocoperta, giusto perchè non ci siano dubbi su ciò che si va a fare.  Con un brutto neologismo queste  uscite di avvistamento vengono anche chiamate Whale Safari e sono comunque una esperienza avvincente ancorchè assolutamente turistica. La nave salpa e a bordo c’è anche una giovane e vivace biologa marina che si incarica di dare un taglio scientifico alla caccia.

whale watching iceland
Whale watching nel nord dell’Islanda

Dopo circa un’ora di navigazione inizia la festa: dapprima in lontananza si vede lo spruzzo e a bordo, le urla di giubilo si rincorrono. Seguono avvistamento di schiene nere e lucenti, poi di code frastagliate come quelle dei documentari. I capitani di queste navi sanno dove andare e inseguono i cetacei da vicino. Questo oceano ne è ricco – ben 23 sono le specie che si aggirano da queste parti in estate- le loro rotte migratorie li conducono qui tra maggio e ottobre  e l’avvistamento è così frequente che le compagnie garantiscono l’incontro con i molti mammiferi anzi rimborsano o propongono date a recupero in caso in cui non se ne vedano.

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Whale watiching nelle acque antistanti Reykjavic in Islanda

Un modesto consiglio: portarsi un cannocchiale perchè molti animali affiorano lontano e abbandonare telefoni e macchine fotografiche inutili che non fanno apprezzare fino in fondo l’incontro con questi animali atavici e misteriosi. Le balene emergono velocissime, poi si inabissano in fretta con rumorosi schiaffi di coda; difficile immortalarle, meglio godersi il momento. La crociera dura 3 ore; grande godimento ed esperienza magnifica che già fornisce una risposta al perchè tanta gente arriva da queste parti.

terme in islanda
Terme al tramonto in Islanda

Sky Lagoon le nuove sorgenti termali

Altro motivo assolutamente godereccio per spingersi quassù, sono le sorgenti termali; ultima nata sul posto, a 7 km dal centro città,  la Sky Lagoon, notevolissimo impianto termale geotermico  aperto coraggiosamente in pieno covid. Tra rocce muschiate che sembrano naturali ma sono state genialmente posizionate da mano umana, si allarga una grandiosa piscina-laguna a sfioro sull’Atlantico dove stare immersi in un godurioso piacere.

Viene proposto un percorso a 7 passaggi; dopo l’immersione nella calda laguna, ci si immerge nella vasca fredda per 10 secondi, quindi una sauna incredibile con immensa vetrata sul mare,  poi ci si fa bagnare da goccioline di acqua fresca che cadono dall’alto a cui segue uno scrub con sale aromatico, quindi  bagno turco e doccia rinfrescante. Pronti a rientrare nella calda laguna termale. A questo punto potete avvicinarvi al bar posizionato in una grotta all’interno della piscina e darvi ai cocktails. L’entrata semplice costa circa 50 €, accesso con rituale, circa 73€  .

Un tour tutto d’oro

terme in islanda
Hot Spring fiume termale in islanda

Di certo uno dei motivi che spingono da queste parti milioni di persone è la felice organizzazione . Gli Islandesi hanno creato un sistema perfetto e puntuale che porta i visitatori ovunque, dovunque, in estate e inverno, in tutta la nazione. Tour per ogni gusto, portafoglio, durata, mobilità, curiosità. Un superclassico per chi scende a Reykjavik è il favoloso Golden Circle un percorso tra alcuni degli highlights più noti.

Dal centro città si procede verso est e si toccano tre meraviglie naturali: il ϷƤingvellir National Park, le cascate di Gullfoss e il grande Geysir Hot Springs. Vere meraviglie. Il parco nazionale, sito Unesco , a 40 km a nord est della capitale, è il centro pulsante della storia e orgoglio d’Islanda.

Il cratere vulcanico di  Kerið
Il cratere vulcanico di Kerið sulla strada del Glden Circle in Islanda

Nel 930 d.C, i vichinghi organizzarono qui il primo parlamento democratico del globo , escludendo le Polis, chiaro. Il sito scelto sembra quello di un fantasy a sfondo medievaleggiante: alte pareti di rocce rossastre, davanti le placche tettoniche di nord America ed Europa che si scontrano dando luogo a potenti fenditure, in basso la valle percorsa da laghetti e fiumi scintillanti.

Il fascinoso palcoscenico di una saga primordiale. La cascata d’oro, Gulfoss , arriva improvvisa e furente . Nella pianura piatta e vuota, completamente inaspettato, si erge un altissimo canyon dalle pareti rossastre e al suo interno, tra gorghi e spume, una immensa cascata roboante precipita con un doppio salto. Un infinito riverbero di goccioline viene spinto dal vento e nei giorni di sole, è facile ammirare un incantevole arcobaleno sullo strapiombo.

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Il geyser Strokkur in Islanda è uno dei più famosi ed è situato nella zona geotermale del Golden Circle, Erutta ogni 6–10 minuti.

Geysir significa ‘eruzione’ e qui eruttano di continuo alte colonne di acqua sulfurea. Tutta l’area  di Haukadalur è un grande sito geotermico  fitto di pozze trasparenti e gorgoglianti, aree di fanghi termali e strani sassi di molti colori. Molto bello ma da non accarezzare e vietato avventurarsi fuori dai percorsi; le acque deliziosamente cristalline bollono a 100°.

Il bello di questi tours in bus è che in 7 ore si visitano zone stupende, il brutto è il molto tempo a bordo. Ad essere onesti viene una voglia furibonda di scappare a procurarsi un mezzo proprio per muoversi come e più ci piace e fuori dai percorsi obbligatissimi. Reykjavick Sighseeing, (www.reykjaviksightseeing.is)   propone tour giornalieri  a circa 60 -70  euro in bus con guida multilingua.

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Il lago termale di Blesi vicino il geyser Strokkur sulla Golden circle route in Islanda

Info utili:

in aereo: Play, compagnia low-cost islandese collega diverse destinazioni in Europa e negli Stati Uniti, offrendo prezzi accessibili uniti ad un servizio di ottimo livello. Compagnia giovane, nata nel 2019 e operativa dal giugno del 2021, ha inaugurato nel mese di giugno un volo diretto Bologna- Reykiajk; (circa 300 € a tratta) in questa estate 2022, Play sarà operativa con voli verso 23 destinazioni. Compagnia giovanissima e dinamica, ha come obiettivo primo la sostenibilità ambientale: le aeromobili della flotta A320,  sono flessibili e si muovono con un minor consumo di carburante.

Dove dormire:

Center Hotels Laugavegur, ottima posizione in centro città, design nordico, legno chiaro, camere molto confortevoli,  Un bar-bistro  che propone cucina locale e internazionale in ambiente informale e gradevole.  Prezzi: doppia circa 300 € con breakfast incluso.

Dove mangiare:

Héoinn Restaurant. Seljavegur 2, Esperienza per vista e palato.  Ex acciaieria, oggi bar e ristorante di gran design e superba offerta culinaria. Una brigata tutta islandese che produce piatti interessantissimi , pesce carne, verdure , sempre guarnite da salsature strepitose, wasabi islandese, glassa di palamita, frutti di bosco e verdure. Il sommelier propone e associa calici di gran livello, italiani, francesi e della Napa Valley. Notevolissimi quanto inusuali i cocktails. Consigliato il menu a cinque portate, a circa 87 €, calici di vino associati ai piatti, 64 €.

Monkeys Klapparstígur 28-30. Coloratissimo, solo apparentemente pop, in realtà assai chic e ben frequentato.  Cucina peruviana -giapponese; alta cucina che mixa le antiche tecniche giapponesi con la varietà della cucina peruviana. Risultato esplosione di sapori, impiattamenti da tavola imperiale, crudi sensazionali. Suggerito il menu a 12 portate  dove regna una ceviche di tonno da ricordare. Nel tasting menu, da segnalare il medaglione di agnello islandese e il favoloso crudo di tonno con foie gras. Da ultimo grandiosa alzatina di gelati, sorbetti, cheese cake , immersi in un trito di ghiaccio : wow. Menu 90 €,  associazione di 5 vini, 80 €

Bastard, trendissima birreria-pub  che vanta un birrificio artigianale con 2 birre proposte alla spina. Si cena con piattti da pub, hamburgher, patatine, pollo, tortillas e tacos.  Dalle 16 alle 19, happy hour. Piatti attorno ai 20€

Bæjarins Betzu, chiosco posizionato vicino al Porto Vecchio. Produce hot  dog a ritmo serrato, semplici o completi, chiamati “uno con tutto” (con anelli di cipolla croccanti). Considerato il migliore in città, un vero vanto apprezzato  anche dal Presidente Clinton in visita nel 2004.

documenti: passaporto o carta di Identità

clima: variabilissimo; in estate fa comunque fresco e le temperature variano tra gli 8 e i 20°.

Orario: 2 ore indietro rispetto all’Italia

Moneta: corona Islandese (ISK), 1 corona=0,0073 euro ; euro non accettato quasi da nessuna parte. Le carte Bancomat e le Carte di credito si utilizzano ovunque anche per piccoli pagamenti.

Testo e foto di Lucia Giglio|Riproduzione riservata © Latitudeslife.com

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