A Fontanellato (PR), ha da poco riaperto il labirinto museo del noto editore e filantropo scomparso nel 2020. È il più grande del mondo ed è realizzato interamente con piante di bambù. All’interno un bistrot gourmet e splendide suite per un soggiorno unico e indimenticabile

Chi sta programmando un fine settimana all’insegna dell’arte, della cultura e del buon cibo può tranquillamente scegliere Parma e la sua provincia. Parma oltre ad essere una importante città d’arte è anche il regno della buona tavola e delle materie prime di alta qualità lavorate in modo sapiente.

Le cose da vedere sono tantissime a cominciare dalla Cattedrale dedicata all’Assunta, tra gli edifici romanici più rappresentativi del periodo (la consacrazione risale al 1106) con la straordinaria cupola, dipinta dal Correggio nei primi decenni del XVI secolo, con la rappresentazione dell’Assunzione della Vergine circondata dagli Apostoli.
Accanto al Duomo si può visitare il Battistero, edificio simbolo del passaggio dal tardo romanico al gotico. Di forma ottagonale e rivestito di marmo rosa, fu portato a compimento nel 1307. All’interno, di grande suggestione, il ciclo dei mesi e delle stagioni, con i relativi segni zodiacali, opera dello scultore Benedetto Antelani.

Complesso della Pilotta e Parco Ducale: due simboli di Parma
Molto interessante anche l’imponente Palazzo della Pilotta, che testimonia il potere ducale dei Farnese. Oggi è un complesso monumentale unico che comprende il Teatro, la Galleria Nazionale di Parma, il Museo Archeologico Nazionale e la Biblioteca Palatina, che racchiudono collezioni ricche di piccoli e grandi tesori.
Merita una visita anche il Teatro Regio dove ogni anno si svolge il Verdi Festival (in programma nel mese di ottobre) a cui prendono parte artisti di fama internazionale.
Altra tappa irrinunciabile è il Parco Ducale, chiamato familiarmente dai residenti il “Giardino”. Un grande polmone verde nel quartiere “Oltretorrente”, con tantissimi alberi secolari che danno vita ad un’elaborata architettura verde. All’interno del Parco, l’antico Palazzo Ducale e il Palazzetto Eucherio Sanvitale, quest’ultimo costruito su forme rinascimentali nel 1520 da Giorgio da Erba.
Anche la provincia parmense è ricchissima di castelli, ville ed antiche dimore che sono la traccia indelebile dell’importante passato di questa terra, dove si sono succedute diverse famiglie nobili tra cui i Farnese ed i Borbone di Parma, questi ultimi discendenti della nota dinastia che ha regnato lungamente in Francia, Spagna e Due Sicilie.

Labirinto della Masone: il più grande del mondo
Ma nella campagna parmense c’è anche un altro gioiello ancora poco conosciuto. Si sta parlando del Labirinto della Masone. Si trova a Fontanellato (PR) ed è una “creatura” di Franco Maria Ricci – noto editore, designer, collezionista d’arte e bibliofilo scomparso nel 2020. Il complesso è da Guinness dei primati infatti è il più grande labirinto del mondo.
Il Labirinto: un Eden in cui vagare e perdersi
<<Il Labirinto della Masone – ha detto alcuni anni fa Franco Maria Ricci – è un Eden in cui vagare e perdersi. Non nasce da un sogno solo, nitido e definitivo, ma da molti che si sono succeduti nel tempo. Cito alcune tra le varie forme di quei sogni: essere un Giardino, un Museo, una Biblioteca, una Casa editrice, una Sala delle Feste e dei Balli, la Piazza di un Borgo con la sua Chiesa, un Labirinto botanico… dal loro coagulo è nato il luogo che io chiamo semplicemente “il Labirinto”>>.
Il posto in questione è un borgo dove il tempo sembra essersi fermato. Da lui pensato assieme agli architetti Pier Carlo Bontempi e Davide Dutto, si estende per otto ettari all’interno della sua grande tenuta di Fontanellato. Al centro si trova una cappella a forma piramidale, che simboleggia l’antico legame tra labirinti e Fede.

Ogni visita al “Labirinto” è un’esperienza unica e irripetibile che può prendere il via proprio addentrandosi nel dedalo composto da più di 300mila piante di bambù, con altezza compresa tra 30 cm e 15 metri, appartenenti a 20 specie diverse. Percorrere questo groviglio di corridoi, bivi e vicoli ciechi, lungo oltre tre chilometri, è un’esperienza intrigante, per gli occhi e per la mente, che stimola la riflessione e la creatività.
Il Museo con oltre 400 opere significative
C’è chi trova subito l’uscita e chi invece si perde tra le infinite canne di bambù: ma l’esperienza al Labirinto della Masone non finisce qui. Infatti c’è anche un interessante Museo con la vasta collezione di opere d’arte raccolta in cinquant’anni da Franco Maria Ricci.
Una raccolta per temi che attraversa i secoli tra rimandi e giustapposizioni: circa quattrocento opere fra pitture, sculture e oggetti d’arte che vanno dalla grande scultura del Seicento, a quella neoclassica, dalle nature morte ai busti d’epoca napoleonica, alla pittura romantica fino a quella popolare dell’Ottocento.

Da vedere anche la biblioteca con le sue collezioni, comprese alcune rare edizioni di volumi stampati, e tutti i libri da lui pubblicati nei 10 lustri di attività. A questi si aggiungono spazi per mostre temporanee, un Archivio, e strutture turistiche che assicurano accoglienza e occasioni di svago, di informazione e di ispirazione, nel segno della Civiltà, dello stile e del comfort.
Un fitto calendario di eventi ed iniziative
Nutrito è pure il programma espositivo. Poi la vasta selezione di eventi, per tutto l’anno, arricchisce la visita degli appassionati d’arte e letteratura. Ad esempio, fino al prossimo 16 aprile si può ammirare la mostra “Roberto Capucci. Seriche armature”, a cura delle Fondazioni di Roberto Capucci e di Franco Maria Ricci, con la collaborazione di Sylvia Ferino.
Da aprile a giugno è in calendario “Il Filo d’Arianna“, una serie di appuntamenti, curati da Stefano Salis, dedicati a personaggi eclettici, talora rimossi o poco noti, che meritano invece di essere conosciuti meglio e omaggiati. Il 7maggio apre la mostra sul pittore del Novecento Ugo Celada da Virgilio, a cura di Cristian Valenti, che animerà il Labirinto fino al 17 settembre. L’esposizione è dedicata al pittore mantovano del secolo scorso interprete di un realismo carico di poesia.
Infine, torna Lost il festival di arte e musica elettronica, quest’anno in programma al Labirinto dal 30 giugno al 2 luglio. Protagonisti saranno ancora una volta musicisti italiani e internazionali che si esibiranno immersi nella foresta di bambù o ai piedi della piramide al centro del dedalo, tra installazioni di luce e sperimentazioni digitali, in un viaggio attraverso i confini musicali e artistici.

Dall’arte al buon cibo
Arte, natura, ma anche buon cibo e relax al Labirinto della Masone che accoglie al suo interno anche il Ristorante dei 12 Monaci con i piatti firmati da Andrea Nizzi. Uno chef che propone una cucina sana, leggera, elegantemente gustosa. Una interessante commistione di tradizione e innovazione, tra sapori della cucina parmense e le più moderne tecniche di cottura e conservazione.
C’è anche un Bistrò per un pranzo o una merenda più veloci e lo Shop – Gastronomia dove è possibile acquistare eccellenti e selezionatissimi prodotti enogastronomici del territorio. E per chi non volesse ancora lasciare il Labirinto, sono a disposizione degli ospiti due lussuose suite, rifinite con decorazioni, opere d’arte e arredi raffinati, per godere di un’esperienza di soggiorno unica e suggestiva.
Ulteriori info
Labirinto della Masone. Strada Masone, 121 Fontanellato (PR)
Orari: Fino al 31 marzo 2023: dalle 9,30 alle 18; dall’1 aprile al 30 ottobre dalle 10,30 alle 19;
Prezzo biglietto: 18 euro; under 26 euro 12, bambino 10 euro ed abbonamento annuale 50 euro;
Ristorante “Il Labirinto by 12 Monaci”: info e prenotazioni Tel. 327- 9743731.
Sito internet: www.labirintodifrancomariaricci.it.
Articolo di Tiziano Argazzi. Riproduzione riservata ©Latitudeslife.com.
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