Per Lonely Planet il cuore verde d’Italia, è l’unica destinazione del Belpaese da visitare quest’anno. Grazie anche alla importante offerta enogastronomica, alla rete cicloturistica e due anniversari imperdibili: i 500 anni della morte del Perugino e i 50 anni di Umbria Jazz

Lonely Planet ha divulgato i “Best in Travel 2023”, la consueta pubblicazione che annuncia le 30 mete imperdibili per il 2023 scelte attraverso il contributo di staff, autori, blogger ed editori vari.
Quest’anno le destinazioni prescelte sono state divise in cinque sezioni (Sapori, Itinerari, Connessioni, Scoperte, Relax) che corrispondono al tipo di esperienze che si possono fare in viaggio.

L’Italia rientra tra le “30 mete imperdibili per il 2023” con l’Umbria, unica meta del Belpaese, segnalata nella categoria Sapori come “un territorio capace di attrarre per la sua variegata offerta enogastronomica ancor di più quando si svolgeranno una serie di appuntamenti volti a celebrare i 500 anni della morte del Perugino – il più importante pittore del Quattrocento – e i 50 anni di Umbria Jazz”. Due anniversari attesissimi che rendono l’Umbria una regione in pieno fermento.
<<È motivo di vanto e di orgoglio – ha detto Paola Agabiti, assessore umbro al Turismo, cultura, istruzione e diritto allo studio – assistere da protagonisti alla presentazione della nuova edizione del “Best in Travel 2023” di Lonely Planet, che inserisce l’Umbria, il suo territorio e le sue eccellenze enogastronomiche quale meta italiana di riferimento in quella che si può essere definita una guida di riferimento per i viaggiatori globali. L’amministrazione regionale – ha proseguito Paola Agabiti – accoglie questo traguardo come un ulteriore riconoscimento al valore di questo territorio e alla qualità delle produzioni alimentari ed enologiche, che fregiano l’intera regione di un sigillo di pregio e ne fanno un attrattore per turisti ed appassionati di tutto il mondo>>.

L’Umbria una regione sempre più bike friendly
Inoltre l’Umbria sta diventando una delle regioni più “bike friendly” d’Italia con tantissimi percorsi ciclabili, per esperti e principianti, che attraversano i borghi medievali e le città d’arte. A questi si aggiungono una infinità di sentieri da affrontare in sella alle “due ruote” con vista lago oppure che percorrono vigneti, oliveti, piani fioriti, fino ad arrivare alle colline ed alle vette dell’Appenino che permettono alla vista di spaziare su splendidi panorami.

Due gli anniversari imperdibili
Come si è detto quest’anno ricorrono i 500 anni dalla morte del Perugino ed i 50 anni di Umbria Jazz. Punto di partenza per conoscerli ed anche per iniziare il viaggio di scoperta della regione non può che essere Perugia.
Una città che racchiude in modo mirabile i resti della cultura etrusca, i luoghi in cui la tradizione della ceramica artigianale si tramanda di generazione in generazione, antichi borghi medievali, i musei che raccontano della storia dell’olio e del vino.
Inoltre il capoluogo dell’Umbria è il luogo dove si sono in programma le celebrazioni sia per il Perugino e sia per Umbria Jazz, la manifestazione che dal 1973 ha portato con le sue note l’Umbria nel mondo.
Perugia e le celebrazioni per i 500 anni dalla morte del Perugino
La Galleria Nazionale dell’Umbria, che custodisce il più nutrito numero di opere dell’artista, presenterà la mostra dal titolo “Il Meglio Maestro d’Italia Perugino e il suo tempo” – dal 4 marzo all’ 11 giugno curata da Marco Pierini e Veruska Picchiarelli.
Settanta opere, tutte antecedenti al 1504 – nel momento in cui Pietro di Cristoforo Vannucci, a tutti noto come il Perugino o il “Divin Pittore“, si trovava all’apice della sua straordinaria carriera – arrivate grazie ad una partnership con i più importanti musei nazionali e internazionali, come le Gallerie degli Uffizi di Firenze e la National Gallery di Washington.

E dopo avere visitato tale straordinaria mostra, via a scoprire gli altri luoghi del Perugino dislocati in tutta la regione. Deruta, Bettona, Foligno, Panicale, Santa Maria degli Angeli, Spello, Montefalco, Trevi e Città della Pieve: eccoli qui i piccoli borghi, pieni di fascino, dove le chiese sono le custodi della maestria del Perugino e sono pronte ad accogliere i viaggiatori, molti dei quali troveranno il tempo per una sosta gustosa, per far gioire il palato come consiglia Lonely Planet.

Umbria: dove il bello è anche buono
Bevi, assaggia, gusta, ascolta e ricorda. In Umbria i prodotti della terra parlano direttamente al cuore. E il sapere antico degli uomini rivive nello stesso piacere che si ha quando si accoglie un amico.
Questa è una terra da vivere con i cinque sensi, primo fra tutti il gusto. Infatti sa regalare in ogni stagione dell’anno profumi e sapori grazie a coltivatori, produttori e artigiani dell’enogastronomia.
Chi visita l’Umbria rimane piacevolmente sorpreso dalla varietà di sapori e di prodotti che arricchiscono ilpaniere delle sue tipicità. Questa è una regione dalle tradizioni culinarie antiche spesso mantenute, a volte rivisitate, ed un insieme di sapori, colori e odori tutti da scoprire.
Dal pesce alla norcineria, dalla cioccolata ai prodotti caseari. Inoltre lungo gli itinerari del gusto sono stati preparati dei percorsi enogastronomici d’eccellenza per conoscere le migliori specialità umbre, esperienze che riusciranno sicuramente a soddisfare il palato di ognuno.
Per passare ai vini, quelli più noti spaziano dal Sagrantino di Montefalco, pieno di spessore, ai beverini e perfetti nella convivialità Grechetto di Todi, Trebbiano Spoletino e Orvieto.

Inoltre i salumi che a Norcia trovano la cittadina prediletta per la lavorazione od i formaggi da abbinare con una confettura particolare, quella alla cipolla di Cannara o al sedano nero di Trevi.
E i vegetariani che fanno?
Anche loro inizieranno a sorridere appena sulla tavola arriverà un primo piatto fumante dove il tartufo nero pregiato della Valnerina o il bianco della zona della Alta Valle del Tevere inizieranno a sprigionare tutto il loro inconfondibile profumo e perché no, sarà anche un invito sincero ad assistere, un giorno, ad una vera e propria caccia al tubero più buono che c’è.
Umbria: la terra verde per eccellenza con tante tipicità
Ma l’Umbria è anche la terra verde per eccellenza, gli ulivi sono lì tra i vari colli: Orvietani, del Trasimeno, Martani, Amerini e la fascia olivata che da Assisi va a Spoleto. Paesaggi quieti, di inconfondibile bellezza, e assai generosi quando è l’ora di “fare l’olio”, quello Dop, tra i più premiati.

Quante emozioni al palato, mille sfaccettature e morbidezze che esaltano ogni pietanza, anche quella più semplice come può essere una patata, magari di Colfiorito, o sulle tante tipologie di legumi, dal farro di Monteleone di Spoleto, alla fagiolina del Trasimeno senza dimenticarsi della lenticchia IGP di Castelluccio l’unica coltivata a 1500 metri e conosciuta in ogni dove.
Umbria Jazz: quest’anno spegne 50 candeline
Non resta dunque che lasciarsi contagiare dal turbinio enogastronomico umbro mentre nell’aria, magari, risuona la musica di Umbria Jazz, la manifestazione di fama mondiale, in programma nel cuore di Perugia dal 7 al 16 luglio. La kermesse che quest’anno spegne 50 candeline è da sempre capace di miscelare la sua anima jazz con altre sonorità quali pop, blues, rock, soul e reggae.

Le sedi principali del Festival saranno sempre l’Arena Santa Giuliana, dove si esibiranno i più grandi nomi, il Teatro Morlacchi e la Galleria Nazionale dell’Umbria. I concerti all’aperto gratuiti si svolgono in Piazza IV Novembre e ai Giardini Carducci.
Ulteriori info: www.umbriatourism.it
Articolo di Tiziano Argazzi. Riproduzione riservata ©Latitudeslife.com.
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