Alcune mete, dal nord al sud dello Stivale, suggerite dal Salone del Camper di Parma, da raggiungere e scoprire in assoluta libertà. Itinerari a misura di camperista dove le bellezze naturalistiche si intrecciano con storia, cultura e buona cucina
Il Salone del Camper di Parma è oramai un appuntamento imperdibile per gli appassionati delle vacanze outdoor e del camper live-style. Dal 9 al 17 settembre prossimi, nei padiglioni fieristici parmensi saranno presenti oltre 300 espositori tra cui i più importanti produttori italiani ed europei di veicoli ricreazionali ed i marchi leader nella componentistica e nelle attrezzature e accessori da campeggio.
Inoltre la manifestazione pur mantenendo il suo tradizionale focus su si sta sempre più caratterizzando anche come happening per i viaggiatori e per le aziende che gravitano attorno all’universo del turismo open air e delle vacanze sane, a contatto con la natura.
Alcune destinazioni a misura di camperista
In tale logica vengono suggerite alcune destinazioni a misura di camperista, da nord a sud, del Belpaese per andare alla scoperta delle loro tante peculiarità in ambito paesaggistico, artistico e gastronomico.
Si parte dal Friuli Venezia Giulia con Sportland, un territorio “Enjoy & Feel the Nature” nel cuore della regione, dove paesaggi e cultura sono rimasti autentici. Si prosegue in Emilia Romagna alla scoperta della Food Valley che da Reggio Emilia arriva a Parma passando per Felino e Langhirano. A seguire una sosta nelle Marche con una spiaggia al giorno da Fano a San Benedetto del Tronto. Successivamente si arriva in Abruzzo per attraversare la Costa dei Trabocchi e si visitano i borghi molisani passando per i tratturi. Ultima tappa in Sicilia sulla via dei Fenici.

Sportland un microcosmo nel cuore del Friuli Venezia Giulia
Sportland, nel cuore del Friuli Venezia Giulia, è un piccolo miracolo raccolto in poche centinaia di chilometri, dove paesaggi e cultura sono rimasti autentici. Un territorio immerso in una natura straordinaria, un microcosmo da esplorare con calma e capace di emozionare ogni esploratore con la propria storia, le tradizioni, le acque cristalline, i sentieri nei boschi, i vigneti storici ed i sapori.
In questa terra, tra falesie, laghetti, boschi e storici vigneti, si può scegliere un itinerario nord-sud da Ampezzo a Nimis, entrambe in provincia di Udine, attraversando 15 Comuni che seguono sempre il Tagliamento, tra cui Arta Terme, Tolmezzo, Gemona, Forgaria nel Friuli, Tarcento e Buja.
Il percorso è ricco di oasi naturalistiche: dove fare trekking, bike, yoga o semplicemente respirare l’aria di montagna e quella ricca di ozono delle cascate. E tra natura e cultura carnica, è possibile immergersi nella cucina multietnica che fa tesoro delle tradizioni delle vicine Austria e Slovenia, con le rispettive contaminazioni ungheresi, boeme e perfino turche.

Da Reggio Emilia a Parma: un viaggio nella Food Valley
I sapori antichi dell’Emilia valgono un viaggio ad hoc nella valle del cibo, che è la zona compresa tra Parma e Reggio Emilia dove si concentra la produzione di prodotti che hanno conquistato il riconoscimento di eccellenza in tutto il mondo. Infatti le due città emiliane sono la culla del Parmigiano Reggiano che in queste pianure nacque per caso nel XII secolo da un errore dei monaci benedettini.
A Felino, piccolo comune parmigiano, fin dai tempi di Seneca è citato il salame locale, visibile in un affresco medievale nel Battistero di Parma, ma divenuto celebre solo nel ‘700.
Al principe dei salami (IGP) in paese è dedicato un museo, mentre a Langhirano (PR) c’è quello del prosciutto di Parma DOP: salumi da accompagnare, il primo con Lambrusco ed il secondo con Malvasia dei Colli locali.

Da Fano a San Benedetto del Tronto: una spiaggia al giorno
Dall’Emilia Romagna alle Marche. Per vedere una spiaggia al giorno lungo i 140 chilometri di lungomare che separano Fano (PU) da San Benedetto del Tronto (AP). L’itinerario è consigliato per chi vuol passare dalle coste sabbiose a quelle di sassolini che scivolano nelle acque di un Adriatico che si fa cristallino. Le tappe sono: Fano, che ha il suo nome da sempre abbinato alla fortuna (in epoca romana il suo nome era Fanum Fortunae in onore della dea Foruna); Ancona e poi giù per la costa a Civitanova Marche, Porto San Giorgio e San Benedetto del Tronto con il pesce a volontà sulle tavole lungo tutto il viaggio.
All’arte e alla storia di questa terra, che deve molto alla sua secolare dipendenza dallo Stato Pontificio, si associano una natura rigogliosa e una cucina fatta di sapori semplici, ma intensi e ricchi di antiche tradizioni popolane: dalle focacce Cacciannanze ai Ciarimboli (salumi all’aglio e rosmarino), dalla zuppa Ciavarro ai Cutanèi, gnocchetti all’anatra, dal formaggio di fossa alle olive all’ascolana, al Mistrà che chiude ogni pasto col suo gusto amaro di anice, finocchio selvatico, arance e mele.

La Costa dei trabocchi: il meraviglioso litorale d’Abruzzo
I trabocchi sono le “bilance” che con le loro baracche in legno e i pali orizzontali sul mare punteggiano la costa – là dov’è alta – agevolando la pesca dal sud dell’Abruzzo fino al Molise.
Sono un arcaico e funzionale sistema fenicio di reti, oggi automatizzato, ma non per questo meno ricco di fascino. Richiamano ovviamente ai piatti di mare che, con quelli di montagna, costituiscono un ottimo connubio per la dieta sana del viaggiatore.
L’Abruzzo offre una natura dai forti contrasti e dai pochi abitanti: appena 117 per kmq, che insistono in un territorio che può contare ben 25 dei 325 borghi più belli d’Italia. Ecco i loro nomi: Anversa degli Abruzzi, Bugnara, Castel del Monte, Navelli, Opi, Pacentro, Pescocostanzo, Pettorano sul Gizio, S. Stefano di Sessanio, Scanno, Tagliacozzo, Villalago, Casoli, Crecchio, Guardiagrele, Rocca S. Giovanni, Pretoro, Abbateggio, Caramanico Terme, Città S. Angelo, Penne, Campli, Castelli, Civitella del Tronto e Pietracamela).

In Molise tra borghi e tratturi
Destinazione ancora poco conosciuta del turismo italiano, il Molise riserva quindi, ai più, molte sorprese. A partire dai borghi tra cui ad esempio Castelpetroso (Is) col suo enorme santuario neogotico che pare una chiesa che ti aspetti di trovare nel centro di Londra.
Oppure Rocchetta a Volturno (Is) coi suoi due borghi: quello alto che è un paese fantasma, e quello basso risalente all’800. Altra tappa a Sepino (Cb) col suo splendido teatro romano circondato di case del ‘700.
E ci sono cinque tratturi, le antiche vie di transito delle mandrie di pecore: col freddo dai monti abruzzesi alle pianure pugliesi e col caldo in direzione opposta. Questi antichissimi itinerari (non completamente percorribili) che collegano Pescasseroli a Candela, Castel di Sangro a Lucera, Celano a Foggia, Centurelle a Montesecco e L’Aquila a Foggia, è possibile trovarli su molise.beniculturali.it.

In Sicilia lungo l’antica via dei Fenici
Per chi è a Marsala è quasi d’obbligo una puntata sull’isola di San Pantaleo, l’antica Mozia, prima colonia fenicia in Sicilia ed un tempo popolosa città. Oggi invece conta solo una decina di abitanti e vi si arriva solo su traghetti privati che attraversano la laguna salata, le cui acque salgono nel corso della giornata.
In due ore si visita praticamente tutto: siti archeologici, necropoli, museo e resti del santuario del VII secolo a.C.. La via dei Fenici porta alla seconda e alla terza colonia di questo popolo mediorientale: Palermo e Solunto sul monte Catalfano. A Palermo il primo nucleo fenicio si stanziò dov’è oggi la Cattedrale: necropoli visibile nella caserma Carabinieri del quartiere Cuba.

Aree di parcheggio per il camper
Alcuni suggerimenti ed indicazioni su dove sostare, parcheggiare e pernottare in prossimità delle varie mete suggerite.
Ad Ampezzo (Ud): sosta camper con servizi, via Laucjit 6. Ad Arta Terme (Ud): parcheggio con stalli e servizi, via Nazionale 1. A Gemona (Ud): 1) area hotel Willy con servizi, via Bariglaria 164; 2) parcheggio, via Dante Alighieri); 3) parcheggio con servizi, piazzale Mons. Battista Monai 1.
A Reggio Emilia città: parcheggio ex Foro Boario (con servizi, via XX Settembre). A Parma città: 1) area attrezzata sosta camper Parma, Largo 24 Agosto 1942 21A; 2) parcheggio comunale, viale Pasini; 3) parcheggio Palasport, via Silvio Pellico 14 A; 4) parcheggio attrezzato Parma Fiera, viale delle Esposizioni. A Langhirano (Pr): 1) area attrezzata La Fazenda di Giovanni, via Cascinapiano 58; 2) parcheggio Festival del prosciutto,via Roma 42.
L’Aquila: 1) parcheggio attrezzato camper, via Spinella; 2) area attrezzata parcheggio camper, via 24 maggio; 3) parcheggio attrezzato Antica Roma, via dei Medici. A Pescara: parcheggio stazione, corso V. Emanuele 358. Chieti: parcheggio camper attrezzato, strada Madonna della Vittoria 50. A Teramo: aree di sosta in zona Villa Mosca e in via Ambrosi.
A Castelpetroso (Is): parcheggio in via Santuario; 2) parcheggio attrezzato Agriturismo Tenuta Due A, Contrada Colle Cimino. Rocchetta a Volturno (Is): Azienda Agrituristica Taverna Verdicchio, via Nazionale 17. Sepino (Cb): due parcheggi dell’Area archeologica di Saepinum.
Marsala (Tp): 1) area attrezzata Villa Genna, lungomare Contrada Spagnola 1; 2) park camper attrezzato Stagnone in località Stagnone; 3) Parcheggio Salato (attrezzato), via Colonnello Maltese; 4) parcheggio del museo archeologico, via Boeo.
Articolo di Tiziano Argazzi. Riproduzione riservata ©Latitudeslife.com.
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