Nave di pietra isolata in un mare di bosco e immersa nel silenzio dell’”altra Toscana”, lontanissima dal mondo che corre. Qui la vita ha il passo lento e sicuro di boscaioli e carbonai, e la bellezza è legata a un modus vivendi ispirato da importanti valori territoriali.
Testo e foto di Enrico Caracciolo

La forza di castagni e querce secolari, l’animo sensibile degli uomini del bosco capaci di adattarsi alle leggi di Madre Natura, l’indole ruvida, coriacea e combattiva di re cinghiale, sono i tratti distintivi di questo territorio.
Medioevo e Rinascimento hanno forme di pietra e testimoniano un passato nobile come gli Orlandi della Sassetta, antica famiglia pisana, e Antonio Ramirez de Montalvo, nobile spagnolo.
Ma Sassetta va molto oltre i valori di antiche aristocrazie raccontando storie di uomini con le mani e il volto anneriti dal carbone, con gli occhi lucenti di chi non perde mai il contatto con la natura.
Gente tosta i sassetani, orgogliosi, aspri e ribelli; visceralmente legati al bosco e in particolar modo al castagno, albero iconico di Sassetta. Non a caso la gente del posto racconta di esser “battezzati a brodo di castagne secche” invece che con l’acqua santa.
Storia o leggenda? Chiedetelo ai sassetani più anziani che, ancora oggi, si vantano di essere stati così battezzati da Don Carlo Bartolozzi, parroco di Sassetta fino al 1958.
La repubblica di Sassetta

I boschi di Sassetta sono una dimensione “altra” che definiscono un mondo lontano dove è molto semplice entrare in contatto con l’anima di Madre Natura.
Il mare e la costa sono a un tiro di schioppo ma in pochi chilometri si raggiunge il cuore di una Toscana intima e silenziosa. La biodiversità è un grande valore di questo territorio dove l’ambiente sembra aver plasmato e forgiato il carattere di uomini e donne.
Vivere a Sassetta non è mai per caso, ma una scelta precisa: poco più di 400 anime popolano il borgo aggrappato alla roccia che osserva boschi grandi come il cielo. Ogni sassettano è una storia che racconta questo mondo piccolo e sconfinato.
Nella realtà ma anche nell’immaginario collettivo il bosco è la culla di segreti, paure, presenze misteriose: non qui, dove i sassettani vivono il bosco come ogni persona vive dentro casa. Profumi, sussurri, luci e ombre, scricchiolii, voci e sospiri della natura sono l’ambiente familiare per uomini e donne che da bambini trovano qui l’equilibrio e il piacere di vivere.
Abita qui lo spirito libero dei sassettani che poco si adattano a regole e convenzioni globali riconoscendosi in una comunità che non perde mai il contatto con la terra. Artisti della vita non amano essere giudicati e fanno della biodiversità umana un elemento identitario.
Riccardo, l’uomo del fuoco e della forgia, dice che “Sassetta è una donna che ti accoglie a braccia chiuse. Ti abbraccia solo quando scatta una sintonia, quando si accorge che ami la natura”.
Marmo rosso e acqua

Sassetta è fortemente legata a due elementi: il marmo rosso e l’acqua. Il marmo di queste colline conserva tracce di una storia antichissima grazie ai tanti ammoniti, vale a dire conchiglie fossili di animali invertebrati risalenti all’era cretacea.
Il rosso che sfuma verso il rosa racconta l’anima calda di questo luogo e degli scalpellini che hanno dato vita a facciate di chiese e abbazie e, tutt’ora, producono utensili, oggetti d’arredo come mortai e pestelli, lavabi e fontane.
L’acqua invece è fonte di vita per i grandi boschi sassetani ma non solo: l’acqua termale porta in superficie il calore della terra che, dal mare di San Vincenzo ai castagni di Sassetta, racconta una Toscana bella dentro e fuori.
Boscaioli e carbonai

I carbonai e boscaioli di Sassetta sono vissuti a pochi chilometri dal mare, ma tanti di loro non l’hanno mai visto. Vita dura quella degli “uomini neri”, quasi totalmente trascorsa nel bosco con tutta la famiglia, dentro capanne fatte con legno e zolle di terra. L’arte di saper fare il carbone richiede grande sensibilità.
Le carbonaie necessitano di continua assistenza, quando sono “a fuoco”; giorno e notte devono essere ispezionate per gestire la lenta e costante cottura del carbone. Il carbonaio dormiva poco, dovendo vigilare anche la notte sulle carbonaie, sfidando il freddo, il vento, la pioggia. A Sassetta si produce ancora oggi il carbone vegetale col metodo degli antichi carbonai.
Cucina di territorio

Qui il cinghiale e la castagna scrivono una lunga storia. In tempi austeri i castagni sono stati la principale fonte di sostentamento: marroni, rossine e carraresi sono frutti preziosi utilizzati per produrre farina, pasta, confetture e tanti prodotti da forno. Tutte le famiglie di questo borgo ricordano un passato in cui la castagna era una grande ricchezza.
Le castagne sono il “grano del bosco” e costituiscono la base di una cucina tanto semplice quanto ricca di valori umani e culturali. La cacciagione ha dato sostanza alla cucina locale e ai piatti tipici di Sassetta: il cinghiale con castagne, il colombaccio ar pentolo e i crostini con la beccacia.
Infine vino e olio extravergine d’oliva nobilitano questo territorio dalla pianura alla collina, grazie al lavoro di produttori che nel solco della tradizione privilegiano percorsi innovativi e di sostenibilità ambientale. Sassetta è la patria di artigiani del gusto che raccontano il territorio valorizzando la materia prima con originalità, delicatezza e antiche conoscenze.
Erika e Simone hanno fatto un capolavoro: il Bar Roma è una “piccola cucina con grande passione” dove si prepara tutto in giornata proponendo virtuose contaminazioni come le tagliatelle fatte con farina di castagne che sono il sapore e l’essenza di questa terra.
La Cerreta è un’azienda agricola improntata ai principi della biodinamica in armonia con i sentimenti di madre natura: il Km 0 qui è rigoroso. Salumi e carni fresche di vacche maremmane e di un maiale autoctono e pregiato come il Macchiaiolo della Cerreta, selezionato in azienda. E poi la salvaguardia del Galletto livornese nelle sue tipicità grigio, azzurro, argentato e dorato.
Vintage, tradizione e il fascino della road house sassetana da Maria Pia, ristorante e pizzeria senza artefazioni, diretta e spontanea con l’immancabile pizza in teglia cotta nel forno a legna, i tortelli, il cinghiale alla sassetana (cioè in bianco, senza pomodoro) e la zuppa di porcini.
La Cerreta Terme

Le acque calde della Cerreta costituiscono un piccolo lusso che rende estremamente piacevole il tempo trascorso in questo paradiso naturale.
Le terme sono parte integrante della Cerreta, un’azienda agricola biodinamica. Benvenuti in un’altro tempo: davanti a un bicchiere di vermentino, seduti sotto la grande quercia, immersi nell’acqua che coccola corpo e mente. È la giusta dimensione per dedicarsi a se stessi, in perfetta armonia con gli elementi della natura e i ritmi della campagna.
In questo luogo il tempo è scandito dalla terra, dalle produzioni e dagli animali che sono parte integrante del podere circondato da boschi di querce, vigneti e oliveti. Benessere ed equilibrio, contatto con persone, animali, terra, ma anche con l’elemento acqua che offre un percorso di benessere diffuso, inteso come esperienza di armonia.
Infoutili:
Ufficio Turistico di Sassetta, Via di Castagneto; tel. 0565.1790111, ufficio.turistico@comune.sassetta.li.it. La guida completa di Sassetta: semplice, utile e pratica direttamente sul tuo smartphone
Dove dormire
Le Dame del Borgo: Piazza del Plebiscito 31, Sassetta; tel. 0565.256201,
Agriturismo La Cerreta: Via della Cerreta 7, tel. +39.0565.794352,
Podere La Gualda Vecchia: Via Castagnetana 55, Monteverdi Marittimo (PI); tel. 349.5965855,
Pian delle More: Via Corsoio 9 (ex Via Campagna Sud), Loc. Vignole di Sassetta; tel. 329.4472837,
La Locanda degli Alberi: Via Fornaci 24; tel. +39.0565.794355, +39.329.4472837,
Pian delle Ginestre: Via del Corsoio 6; tel. +39.350.0323794,
Agriturismo Santa Lorica: Via di Pian delle Vigne, Sassetta; tel. 0565.794335,
Dove mangiare
Art Cafè – WineRoma: Via Roma 40, tel. 0565.794266
La Cerreta: Via della Cerreta; tel. 0565.794352,
Pizzeria ristorante Maria Pia: Via di Castagneto 43; tel. 331.1297220
Testo e foto di Enrico Caracciolo|Riproduzione riservata © Latitudeslife.com
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