Anguilla principessa dei Caraibi

Piccola perla tropicale, la più settentrionale delle Isole Sottovento britanniche è un concentrato di natura, musica, atmosfere rilassate. I fortunati che ci arrivano scoprono alcune delle spiagge più belle del mondo, mare smeraldino e strutture alberghiere di ottimo livello.

Fino a qualche anno fa Anguilla era poco battuta dal turismo, mentre di recente c’è stato un aumento soprattutto di alberghi di lusso e ville residenziali. In poco tempo l’isola è diventata una delle destinazioni più esclusive dei Caraibi Orientali. Anche perché Anguilla ha molto da offrire e garantisce sempre un viaggio ricco di esperienze in uno scenario da eden in miniatura. Eccone alcune suggerite da veri conoscitori dell’isola: let’s go!

Un’isola da girare e conoscere

Little Bay, Anguilla. ©shutterstock

Altre isole caraibiche preferiscono che i viaggiatori vivano la destinazione dall’interno delle mura del loro resort. Ma non così ad Anguilla. L’atmosfera qui è molto favorevole alla scoperta: più si gira, meglio è. Noleggiare un’auto è il modo più semplice per esplorare le spiagge, i siti storici, i ristoranti e le attrazioni dell’isola, e uno dei modi migliori per godersi una vacanza.

Però vista dal mare è ancora più sorprendente. E allora perché non saltare a bordo di un classico veliero, tecnicamente uno sloop, come quelli proposti da Tradition Sailing Charter?

Pricly Pear, raggiungibile con una breve e piacevole crociera. ©shutterstock

Una crociera al tramonto sulla tipica imbarcazione dell’India occidentale è sicuramente memorabile. Per i panorami della costa. E anche perché generalmente per celebrare al meglio i momenti unici del far della sera ai Tropici, vengono serviti deliziosi cocktail e stuzzichini caraibici davvero squisiti. Intanto si possono ammirare diversi isolotti off-shore, dipinti di sabbia bianca e rigogliosa vegetazione. Come Scrub Island o Sandy Island. Oppure il famoso Prickly Pear.

Anguilla è circondata da acque trasparenti, che la rendono una meta eccezionale per lo snorkeling. Gettonatissima è Shoal Bay, una dei migliori spot, dove spesso si avvistano razze, sciami di pesci multicolori e occasionalmente placide tartarughe marine. In più, per concludere degnamente la giornata, il massimo è un drink sulla sabbia allo Shoal Bay Beach Club presso Zemi Beach House, LXR Hotels & Resorts.

Guidare un Moke, ascoltare un reggae king

Un simpatico Moke, divertente e adatto alla scoperta di Anguilla. ©shutterstock

Per accedere alle zone più accidentate e segrete di Anguilla, a parte i classici quad, niente di meglio che mettersi al volante di un Moke. Questi veicoli vintage open air, originari della Gran Bretagna, sono ora un iconico mezzo di trasporto caraibico. Semplici da condurre e dai colori vivaci, sono disponibili per l’affitto con Moke Anguilla.   Per gli amanti delle foto, la possibilità di scatti indimenticabili nei luoghi più pittoreschi dell’isola.

Ritmi caraibici e tanta reggae music inondano le strade e le spiagge di Anguilla. ©shutterstock

Quasi in ogni angolo, fra bar sulla spiaggia, ristoranti e club, la musica dal vivo invade Anguilla tutte le sere. Sandy Ground è tra le destinazioni della vita notturna più popolari dell’isola, con locali come Lit Lounge che offrono musica dal vivo e incredibili cocktail. Il Dune Preserve di Bankie Banx a Rendezvous Bay ospita performance di musicisti più sere a settimana. Ed è stato persino nominato il miglior bar sulla spiaggia del mondo dalla CNN. Lo stesso Bankie Banx, mitico reggae man, si esibisce spesso nel weekend.

33 spiagge, una più bella dell’altra e stuzzicanti barbecue di strada

I visitatori non possono sbagliare in nessuna delle trentatré spiagge incontaminate di Anguilla. Anche se il centro di Meads Bay è particolarmente impressionante con le sue tranquille acque turchesi e la sabbia bianca incredibilmente fine. Ristoranti, bar e alcuni dei migliori resort dell’isola fiancheggiano le baie, tra cui il celebrato Frangipani Beach Resort.

Street food e alta cucina con favolosi cocktail da non perdere sull’isola. ©shutterstock

Ecco uno street food tutt’altro che modaiolo. I barbecue di strada sono una tradizione. Ristorantini senza fronzoli propongono diversi piatti a tutto sapore. Tra cui pollo e costine di maiale, riso e piselli, Johnny cake e molto altro. Frequentati dagli isolani, sono una tentazione per i turisti, che spesso si fanno catturare e ne sono entusiasti. Ma attenzione: Anguilla si distingue anche perché non ci sono resort all-inclusive, favorendo così una crescita notevole della scena culinaria.

Capace di sorprendere i viaggiatori. Oltre alle cucine più classiche, si stanno affermando ristoranti con un originale tocco caraibico, ormai divenuti famosi. È il caso di Sharky’s: lo chef e proprietario anguillano serve prelibatezze dell’isola direttamente da casa sua.

Sulle tracce dei primi abitanti, nel blu con il galeone spagnolo

Quando vi giunsero gli europei, Anguilla era abitata da popolazioni indigene di ceppo Taino, migrate nei Caraibi dalla costa venezuelana. A Fountain Cave e Big Spring si possono vedere centinaia di petroglifi e persino stalagmiti scolpite, che rappresentano gli dei del culto praticato da questi primi abitanti. Per approfondire tanti aspetti della storia indigena dell’isola, una buona idea è prenotare un tour del patrimonio di incisioni rupestri con l’Anguilla National Trust.

Anguilla. Un relitto a Sandy Ground. Altri se ne trovano sui fondali. ©shutterstock

Sette distinti parchi marini proteggono le acque di Anguilla e la loro eccezionale biodiversità, rappresentata soprattutto dalla barriera corallina. Una delle destinazioni subacquee più impressionanti dell’isola è lo Stoney Bay Marine Park, nei cui fondali è adagiato il relitto del galeone spagnolo El Buen Consejo, del XVIII secolo. Il governo di Anguilla ha designato il sito come riserva archeologica sottomarina. Qui i sub possono esplorare le parti ancora intatte della nave incontrando ancore, palle di cannone, simboli religiosi. E chissà, con una botta di fortuna, magari un inestimabile tesoro sommerso…

Per info: visitanguilla

Testo di Gianfranco Podestà | Riproduzione riservata © Latitudeslife.com