Savoie Mont Blanc: voglia di prime nevi

Ora che le prime nevi hanno iniziato a scendere insieme alle temperature, è impossibile resistere alla tentazione di una fuga sulle montagne della Savoie-Mont Blanc.


Non so a voi, ma a me il freddo di questi giorni fa venire una voglia matta di montagna. Dall’alto di uno chalet sulle cime innevate con vista sul Monte Bianco, sarei contenta di respirare aria gelida e di emettere vapore dalla bocca, perché significherebbe poter sciare.

Così, questa mattina ho iniziato a guardare alcune mete, e mi sono concentrata sui monti francesi. A poca distanza dall’Italia, la Savoie Mont Blanc è ricca di piste favolose sia per sciatori, sia per snowboarder, tutte accompagnate dallo stile e dalla cura del territorio che si possono trovare in Francia. Oltre 110 località e una ventina di comprensori sono collegati tra loro da navette o da sentieri percorribili con gli sci ai piedi, impianti di risalita nuovi e veloci, navette o bus con ampio spazio per gli sci o le tavole.

Chamonix, Courchevel, Avoriaz, Val d’Isère, Les Arcs, la Clusaz sono alcune delle città più affascinanti dove si trovano alloggi di ogni tipo, dagli appartamenti in affitto, agli chalet, agli alberghi di lusso con Spa, ai residence turistici o B&B. Per diversi anni sono andata a Megève, cittadina molto carina e viva sia per lo sci, sia per i negozi e le attività da svolgere lontano dalle piste: dalle partite di hockey nel pattinaggio al coperto, ai bagni in piscina, al presepe di ghiaccio in paese, alle passeggiate con le ciaspole, ai rifugi in cima alle montagne.

Per chi ama il brivido della neve che scivola sotto le lamine, la possibilità di sciare da una stazione all’altra senza mai togliere gli sci dai piedi è davvero un sogno. Si parte da stazioni famose come Val Thorens, Méribel, Chamonix, Vamorel, La Plagne, altre più vicine a Torino come Val Cenis, Valloire e Valmeinier, la Toussuire e le Corbier, o da stazioni villaggio come Chatel, Flumet, Praz sur Arly e Combloux. Le tariffe vanno da 20 a 50€, a seconda dell’ampiezza del comprensorio: il più economico a 17€ è quello di Savoie Grand Revard, vicino a Les Deserts, con tre stazioni.

In pochi minuti si passa da una valle all’altra e si possono provare piste per tutti i gusti: discesa in pista, free ride in metri di neve fresca non ancora tracciata, snowparks con salti e supporti per le evoluzioni più estreme, percorsi da fondo…

Per non perdersi tra tutto questo bianco, è possibile farsi accompagnare nei vari comprensori da un maestro di una delle scuole Esf, per unire una lezione tecnica con il tour alla scoperta della zona. Ma l’offerta delle scuole non si ferma qui: lezioni di gruppo o individuali, e addirittura al tramonto, per i più romantici o per chi si è innamorato del maestro…

Tendete le orecchie, invece, se non avete bisogno del maestro perché siete già esperti: a Chamonix, subito fuori dal traforo del Monte Bianco, c’è la pista omologata per la Coppa del Mondo Maschile, dove sono passate le lamine più fini di tutti i tempi e dove il prossimo febbraio si terrà la 18° edizione della mitica gara Kandahar.

Gli amanti della neve fresca come me non possono perdersi una tappa a Bonneval sur Arc, in Haute Maurienne Vanoise: il paradiso del fuoripista. Qui sì che vale la pena di organizzare una gita in elicottero, per poi lanciarsi ed essere i primi a tracciare una scia a 3000 metri d’altezza.

Chi è abituato alle vacanze sulla neve sa che non solamente lo sci e lo snowboard regalano emozioni fantastiche. Ttra tutte le attività che si possono fare, c’è l’imbarazzo della scelta. Mountain-bike su neve, ski-joering trainati da un cavallo, slittino o motoslitta, parapendio, escursioni sui fiumi ghiacciati, speed riding, cioè paracadute con gli sci ai piedi.

Se volete un consiglio, alla chiusura degli impianti provate l’airboard: una specie di materassino-slittino che si manovra grazie allo spostamento del corpo e si guida in posizione distesa, con la faccia rivolta verso valle. Si scende sia in pista sia in neve fresca, e vi assicuro che è divertentissimo.

Un’altra cosa irrinunciabile tra una discesa e l’altra è una tappa in rifugio: sul bordo di una pista, nascosti nel bosco o sugli alpeggi innevati, le “buvettes” d’alta quota sono perfetti per una pausa golosa e rigenerante con torte ai mirtilli, croutes e altre specialità savoiarde.

Già, perché dopo l’entusiasmo dello sci, c’è l’après-ski: aperitivi in chalet di legno con caminetti schioppettanti, cene a base di fonduta e raclette con le patate, carne rossa salata, vino e poi torte, cioccolata, biscotti al burro…

La tentazione di salutare il computer e la scrivania per orizzonti d’alta quota sta diventando troppo forte, quindi mi fermo qui e auguro buono sci a tutti quelli che accoglieranno il richiamo delle prime nevi.


Testo di Giorgia Boitano


Info: Savoie Mont Blanc