Sinaia, perla dei Carpazi in Romania

Romania. Sighisoara



Dicono i romeni che la Transilvania inizia al monte Azuga; lì comincia la terra delle leggende, dei vampiri e dei fantasmi, di Dracula e della regina Maria. Sinaia è “la perla dei Carpazi”, situata nella valle del fiume Prahova a ottocento metri tra verdi abetaie e non lontana dal mitico castello di Bran, del terribile voivoda Vlad Tepes, l’impalatore. In questa montagnosa regione delle alpi transilvaniche, si stabilirono sassoni, svevi e magiari e furono

Romania, Transillvania. Il Castello di Bran dimoara di Vlad Tepes, l'impalatore

fermate le invasioni dei tartari prima e dei turchi-ottomani poi.Vicino ci sono Sighisoara, città natale di Vlad, con Brasov e Sibiu le più belle località di una regione che annovera il maggior numero di fortificazioni medievali d’Europa. Proprio qui a Sinaia si respira l’atmosfera della vecchia e romantica Romania, quella pre-industriale e feudale , dei castelli e della belle epoque, quella bohemienne e dall’architettura gotico-asburgica.Nelle vicinanze c’è lo splendido castello di Peles, residenza estiva di Carol I Hoenzollern, con la struttura tipica bavarese, gran retaggio del suo costruttore. Bellissimi da visitare ed ammirare, sono anche il monastero ortodosso, il palazzo del casinò e l’attiguo magnifico Palace hotel, dotato di lampadari fiabeschi.Gite fra boschi incantati, rilassanti cure termali, rigeneranti acque sulfuree oligominerali ed escursioni di elevato valore culturale, fanno della deliziosa cittadina un a tappa obbligata di tutta

Romania. I monti Carpazi innevati

la vecchia Dacia. Siamo in uno degli angoli più ambiti e charmant della severa Europa dell’est, al crocevia tra le culture occidentali ed asiatiche. Niente di trascendentale, non siamo nell’incantevole scenario alpino dolomitico, ma comunque in una delle stazioni più rinomate dei balcani. Luogo tranquillo e riposante, tipico da coppia e con scarsa vita notturna, malgrado la sua vicinanza alle altre famose città. Spesso salivo a Predeal, maggiormente alta ed alpina, e dai giovani ben frequentata. Ci conobbi la bella Luminitza, alta e dritta come le favolose donne romene, altera e orgogliosa con i tipici tratti ungheresi o germani.Pioveva spesso purtroppo e la sera faceva freddino tanto che io ai tavoli bevevo la “tuica”, una celebre grappa di prugna che contribuiva a scaldarmi.Per gli abitanti del luogo, una temperatura di 17-18 gradi, sembrava ottimale.Quella che passa dagli hotels di Sinaia, spesso arrivando anche in treno, è comunque la gente romena seria e perbene, orgogliosa e fiera della propria storia e delle sue tradizioni. Tante belle ragazze con mamma e papà, con il fidanzato o le amiche; le montagne dei Carpazi, d’inverno o d’estate sono sicuramente alla portata di tutti, in specie degli europei.Trovai anche dei mercatini curiosi col tipico artigianato locale, fatto di giubbotti di pelle e tovaglie di pizzo.I monti pullulano di cervi e cinghiali, che poi si ritrovano nei piatti dei ristoranti, anche se invero la cucina romena non è veramente famosa.Molto meglio ma molto, un bel giro con Luminitza sulla panoramica funivia.


Testo di Luigi Cardarelli    Foto archivio



Informazioni utili

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