Mississippi, accanto scorre il fiume

Il Mississippi è uno degli Stati meno popolati d’America, famoso per la musica, le piantagioni, le fastose dimore d’epoca e per la sua cucina esplosiva. È anche uno degli Stati meno conosciuti e forse proprio per questo merita un viaggio.

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Il fiume Mississippi nel suo corso scorre accanto alla città di Natchez ©Lucio Luigi Rossi

Testo di Marco Santini e Lucio Luigi Rossi, foto di Lucio Luigi Rossi, video di Vittorio Sciosia

C’è poco da ridire. La presenza del grande fiume, il Mississippi, maggior corso d’acqua degli States con i suoi 3778 chilometri e terzo fiume al mondo, è decisamente ingombrante nella fisionomia dello Stato omonimo.

Al fiume si deve il nome e il fiume domina lo scenario geografico. Il fiume è stato ed è tutt’ora decisivo nel suo sviluppo economico. Eppure, il Mississippi, lo Stato, un suo carattere ce l’ha. E, per quanto poco conosciuto in Europa, merita decisamente di essere scoperto.

Lo Stato del Mississippi è noto per essere la culla della musica blues e patria di tanti maestri del genere. Elvis Presley, ad esempio, è nato qui, nella cittadina di Tupelo. Non mancano poi luoghi della storia, in particolare quelli della Guerra di Secessione, piantagioni e ville coloniali.

La sua cucina è esplosiva, ricca di un carattere unico e colorato. Negli Stati Uniti lo chiamano The Magnolia State (lo Stato delle magnolie) oppure The Hospitality State (lo Stato dell’ospitalità). Realtà, quest’ultima dovuta alla popolazione multietnica che tratta i visitatori come lontani parenti appena arrivati. Un aspetto che contribuisce non poco a rendere ancor più piacevole un viaggio da queste parti.

Uno sguardo alla geografia

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Veduta aerea sul Natchez-Vidalia Bridge, Mississippi, il ponte che conduce il Louisiana ©Lucio Luigi Rossi

Decisamente pianeggiante, non è un Paese per alpinisti: la collina più alta sfiora a malapena i 250 metri sul livello del mare. La capitale è Jackson che si trova grossomodo nel centro dello Stato e non arriva a 160mila abitanti.

La seconda città è Gulfport, sul Golfo del Messico e vanta sì e no 70mila abitanti: in altre parole, il Mississippi non è posto da metropoli e il totale degli abitanti sfiora i 3 milioni.

Il Mississippi è tra gli Stati meno sviluppati degli Stati Uniti, solitamente in fondo alle liste degli indicatori economici e di reddito, ed è anche il luogo in cui il costo della vita è più basso. Allo stesso tempo, però, è fra gli Stati che hanno una migliore qualità dell’ambiente e stato di conservazione delle aree naturali.

Da sempre regione agricola, il Mississippi era il 5° Stato più ricco fino alla Guerra Civile, quando la forza lavoro era basata sugli schiavi.

Dopo la fine dello schiavismo, altri fattori come la posizione del governo, verso la fine ‘800, che ostacolava lo sviluppo industriale, il susseguirsi di uragani e alluvioni con il loro pesante costo economico e il prolungato rifiuto a generare capitale umano con l’educazione di tutti i cittadini.

Ancora oggi l’agricoltura e il commercio di prodotti agricoli sono i settori prevalenti dell’economia del Mississippi. Per quanto riguarda la produzione industriale, il settore più rilevante è quello dell’automobile, in particolare con gli stabilimenti di Toyota e Nissan.

Biloxi, fra cultura, spiagge e racconti di mare

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Lo sloop Nydia al Maritime and Seafood Industry Museum, Biloxi, Mississippi ©Lucio Luigi Rossi

Attraversato il confine con l’Alabama, il nostro viaggio comincia a Biloxi, cittadina affacciata sulle spiagge del Golfo del Messico. La prima tappa è il Maritime & Seafood Industry Museum, nato per preservare e interpretare la storia e il patrimonio marittimo di Biloxi.

Il Museo racconta 300 anni di storia ed espone centinaia di manufatti unici e una collezione di foto d’epoca, che illustrano il periodo dai primi insediamenti nativi attraverso generazioni di immigrati il cui arrivo ha contribuito al crogiolo culturale della costa del Golfo.

Nella sala principale si può vedere il “Nydia“, uno sloop cabinato da 30 piedi costruito a Biloxi nel 1898 presso il cantiere navale Johnson.

Altri spazi sono dedicati ai vari tipi di pesca, ai lavori che caratterizzano l’economia marina locale, come fabbri marini, produzione di reti, costruzione di barche, fino ai prodotti più importati della zona: gamberetti e ostriche.

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Il lungomare di Biloxi beach, Mississippi ©Lucio Luigi Rossi

Infine, l’impatto degli uragani. Per il resto Biloxi offre spiagge bianche, acque calme, ideali per lo sci nautico e le battute di pesca d’altura, e una passeggiata fronte mare costellata di grandi ville circondati da parchi e giardini tropicali.

Attraverso il Biloxi Bay Bridge si arriva a Ocean Springs, località turistica nota per le splendide spiagge, il porticciolo e le numerose boutiques, gallerie d’arte e splendidi locali e ristoranti che durante la bella stagione si affollano di turisti.

Da non perdere una visita anche al W A Museum, dedicato a Walter Anderson (1903-1965), artista e naturalista leggendario da queste parti, che trascorse la sua vita esplorando la costa del Golfo del Messico, le cui raffigurazioni di piante, animali e popolazioni della costa del Golfo lo hanno collocato tra l’avanguardia dei pittori americani del Novecento.

Hattiesburg, la Hub City, tra natura e storia

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Hattiesburg downtown, Saenger Theatre, Mississippi ©Lucio Luigi Rossi

Lasciata Ocean Springs, si prosegue verso Hattiesburg allontanandosi dalla costa. Il Mississippi è uno Stato di piccole città, il che significa che ci sono dozzine di incantevoli realtà che aspettano solo di essere scoperte.

Una di queste è proprio Hattiesburg. Quinta città del Mississippi, è conosciuta come The Hub City, grazie alla sua posizione fra Meridian, Mississippi e New Orleans, ideale per lo sviluppo dell’industria ferroviaria nel XIX secolo.

Hattiesburg è nota per la sua varietà di attrazioni, la vivace scena gastronomica e una storia di grande impatto sull’evoluzione dei Diritti Civili in America.

Downtown Hattiesburg è un centro città piuttosto caratteristico con una gran varietà di stili architettonici. Nel 1893, 26 attività commerciali bruciarono, costringendo la città ad emanare un’ordinanza che vietava le strutture in legno.

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Il Longleaf Trace, principale percorso del sud dello Stato per fare sport, Mississippi ©Lucio Luigi Rossi

Curiosamente, nel 1898, la città aveva solo due strade, ma un Teatro dell’Opera da 500 posti. Ancora oggi, l’enfasi sull’arte è abbastanza visibile in città. Ci sono oltre 20 murales d’arte pubblica intorno a Hattiesburg, oltre a numerose sculture.

Da Hattiesburg parte il Longleaf Trace, il principale percorso per corsa, ciclismo, ed escursionismo del Mississippi meridionale. È un bellissimo parco lineare di 70 chilometri, frutto di una conversione Rails-To-Trails. Il sentiero è largo 3 metri, è asfaltato e si estende da Hattiesburg attraverso Sumrall, Bassfield e Carson fino a Prentiss.

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Hattiesburg, Vernon Dahmer Memorial lungo il freedom Summer Trail, Mississippi ©Lucio Luigi Rossi

Hattiesburg vanta un ruolo chiave nella storia del Movimento per i Diritti Civili americani e per farsi un’idea di questa realtà, bisogna percorrere il 1964 Freedom Summer Trail, un percorso in 16 fermate che ripercorre alcuni dei luoghi cruciali (anche con l’ausilio di audio) di quella che è nota come la Freedom Summer: una campagna di registrazione degli elettori di colore che si svolse in tutto il Mississippi nell’estate del 1964.

Hettiesburg era il fulcro delle attività, mentre la stampa e la televisione portavano questi fatti nelle case di tutti gli americani. Visitando i siti lungo il percorso è possibile ascoltare le riflessioni di coloro che sono stati direttamente coinvolti nelle attività della Freedom Summer.

Prima di lasciare Hattiesburg per Natchez, merita una visita la biblioteca dell’Università del Mississippi del Sud, oggi conosciuta come come Kennard-Washington Hall. L’edificio in stile georgiano fu terminato il 10 novembre 1939 ed è caratterizzato da un’architettura unica.

Verso Natchez, al cospetto del Grande Fiume

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Stanton Hall, una residenza in stile Antebellum Classical Revival, Natchez, Mississippi ©Lucio Luigi Rossi

​Da qui a Natchez sono circa 2 ore e mezza di strade poco trafficate, attraverso la porzione Sud-Occidendale dello Stato del Mississippi. Una volta arrivati si incontra in grande fiume, Misi Ziibi, il Padre delle Acque, nella lingua dei Nativi Americani Ojibwe che abitavano lungo il suo corso. La Louisiana aspetta sull’altra sponda.

Fondata agli inizi del XVIII secolo dai coloni francesi, Natchez ha subito anche il dominio spagnolo. Qui termina il Natchez Trace Parkway, un’antica rotta commerciale utilizzata inizialmente dagli Amerindi e poi dagli esploratori europei. Lunga oltre 700 chilometri, si estende da Nashville nel Tennessee fino a Natchez.

La città ospita fastose dimore d’epoca, caratteristiche del Sud degli Stati Uniti. Sulle rive del fiume, nella città bassa, si trovano alcuni edifici interessanti: risalgono agli inizi del XIX secolo e molti di loro sono caratterizzati da tipiche facciate in mattoni.

In città se ne possono visitare diverse, come Stanton Hall, un florido palazzo di un bianco accecante che occupa un intero isolato. Costruita in stile revival greco classico a metà ‘800 dal dottor Frederick Stanton, medico e ricco proprietario terriero, la casa è famosa per le sue grandi dimensione e lo sfarzo di marmi e specchi delle sale interne.

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Longwood è la più famosa residenza storica nelle vicinanze di Natchez, Mississippi ©Lucio Luigi Rossi

Ma la residenza più famosa e spettacolare è Longwood, nota anche come Nutt’s Folly. Fu progettata nel 1859 dall’architetto di Filadelfia Samuel Sloan, è una storica dimora ottagonale situata al 140 di Lower Woodville Road a Natchez.

Si tratta della più grande casa ottagonale degli Stati Uniti. Oltre che per la pianta ottagonale, l’edificio è noto per la cupola bizantina a forma di cipolla e il contrasto tra il primo piano finito e i piani superiori, mai terminati.

La costruzione iniziò nel 1860 ma fu interrotta nel 1861 a causa delle crescenti tensioni legate alla Guerra Civile. Gli artigiani, che provenivano dal nord-est, abbandonarono i loro strumenti e fuggirono a casa. L’esterno era per lo più completo, ma l’interno della casa è stato lasciato incompiuto ad eccezione del livello inferiore.

Attraversando il doppio ponte gemello, Natchez-Vidalia Bridge, si arriva in Louisiana, sesto capitolo del nostro grande viaggio attraverso il Sud degli Stati Uniti: stay tuned!

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Shaggy’s restaurant, Biloxi Beach. Mississippi ©Lucio Luigi Rossi

Infoutili:

Nel sito ufficiale di Travel South USA, nella sezione dedicata al Mississippi troverete tutte le informazioni necessarie per organizzare un viaggio in questo Stato del sud degli Stati Uniti.

Come arrivare

Per un viaggio nella parte meridionale degli USA il punto di arrivo più comodo e servito da trasporti internazionali è l’aeroporto di Atlanta. Dall’Italia ci sono voli giornalieri in partenza da Milano e Roma. Potete scegliere un volo Air France con scalo a Parigi (oppure con Delta), e da lì proseguire con un volo in coincidenza verso gli aeroporti di Biloxi o Hattiesburg. Tra l’altro avrete l’indiscutibile vantaggio di arrivare in un piccolo aeroporto regionale, meno caotico e più a misura d’uomo.

Noleggio auto

All’aeroporto di Biloxi o Hattiesburg si può noleggiare l’auto e iniziare il viaggio on the road alla scoperta dell’Alabama: le compagnie tra cui scegliere sono molte, da Alamo a Dollar, da Hertz e Thrifty a Budget.  

Quando andare – Clima: le estati sono decisamente calde e umide, l’inverno è mite, i periodi migliori per un viaggio da queste parti sono da marzo a maggio e da settembre a metà novembre, con, colori vivaci e spiagge fruibili (specie ottobre e novembre). Va tenuto presente che la stagione degli uragani va da giugno/luglio  ottobre/novembre.

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The Roost boutique hotel, Ocean Springs, Mississippi ©Lucio Luigi Rossi

Dove dormire:

A Ocean Springs, Hotel The Roost

The Roost è un Boutique hotel splendidamente restaurato, a pochi passi dalla spiaggia e dall’eclettica atmosfera del centro. Circondato da querce secolari: ottime sia la location che l’atmosfera.

A Hattiesburg, Holiday Inn Express

Hotel di buona atmosfera, situato in una posizione strategica. Dotato di una piscina all’aperto con acqua salata e centro fitness.

A Natchez, B&B Beaumont House

Una casa storica dall’atmosfera romantica che fa tornare indietro nel tempo. A soli due isolati dal centro. Da non perdere la tradizionale colazione del sud da gustare sulle sedie a dondolo della veranda.

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GrateFull Soul, 205 Main St, Hattiesburg, Mississippi ©Lucio Luigi Rossi

Dove mangiare

A Ocean Springs, Mosaic Restaurant

Cucina internazionale con influenze messicane. Buone le tapas. Da provare anche per un brunch. Piatti anche vegani. Prezzi dai 25$ per un pranzo a due portate, bevande a parte.

A Hattiesburg, Donanelle’s Bar&Grill

Decisamente informale. Il classico diner del sud, poco più di una baracca di legno in mezzo alle piante. Ma da queste parti, quando si parla di bistecche si fa sul serio. Da provare. Prezzi: 25€ per una costata da mezzo chilo.

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Southbound Bagel, Hattiesburg, Mississippi ©Lucio Luigi Rossi

A Hattiesburg, Southbound Bagel & Coffee

Semplice e pulito. Aperto per colazione e pranzo, offre una buona scelta fra Hash brown, bagel, omelette e french toast da guarnire a piacimento. Prezzi: intorno ai 20€.

A Natchez, Magnolia Grill

Aperto dall’alba al tramonto, semplice, familiare, ma buona attenzione per gli ingredienti. Si mangia un po’ di tutto dal tradizionale Gumbo fino alle bistecche e al pesce locale, passando dalle colazioni. Prezzi: dai 25€ in su bevande escluse.

Viaggio organizzato

Alidays, uno dei Tour Operator italiani più qualificati per gli Stati Uniti d’America, organizza viaggi in Mississippi seguendo vari filoni tematici: la musica, la storia, la cucina e la natura, molto più varia di quanto si pensi, di cui godere in tutti i periodi dell’anno.

Documenti

Passaporto valido e autorizzazione ESTA https://esta.cbp.dhs.gov/  da richiedere via internet. L’autorizzazione costa 21 dollari e dura due anni, va ottenuta prima di partire e portata con se al momento del check-in in aeroporto. L’autorizzazione può essere richiesta fino a 72 ore dal viaggio (tempo massimo entro cui avrete la risposta definitiva) ma consigliamo di compilare l’ESTA prima possibile.

Non riceverete nulla via mail: dovrete entrare nel sito ufficiale per vedere a che punto sia la vostra domanda. In caso di successivo viaggio negli USA potrete recuperare la vostra domanda ed aggiornarla. Nella sezione FAQ del sito ufficiale troverete risposta a tutte le vostre domande. Per i viaggi che non rientrano nel Visa Vaiwer Program e nei casi di rifiuto dell’autorizzazione ESTA, sarà necessario richiedere un visto per entrare negli Stati Uniti.

Vaccini

Nessuna vaccinazione obbligatoria ma, considerati i costi della sanità negli Stati Uniti, è sempre consigliabile stipulare un’assicurazione sanitaria prima di partire: una spesa alla portata di chiunque che garantisce totale sicurezza. Di solito i Tour Operator inseriscono nel pacchetto anche la copertura assicurativa, ma se state partendo per un viaggio fai da te dovrete pensarci da soli.

Lingua: inglese

Valuta: Dollaro USA pari a 0,92€

Elettricità: 110V con presa a due lamette. Meglio portarsi un paio di adattatori

Fuso orario: 7 ore indietro rispetto all’Italia con l’ora solare in vigore

Abbigliamento: casual, decisamente casual, con un antivento impermeabile in caso di pioggia e un maglioncino per le serate più fresche.

Link utili: https://travelsouth.visittheusa.com/

Testo di Marco Santini e Lucio Luigi Rossi, foto di Lucio Luigi Rossi, video di Vittorio Sciosia|Riproduzione riservata ©Latitudeslife.com

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