Bressanone la dolce vita tra le alpi

Bressanone ha una  luce calda, una cucina eccellente, vini superbi, buon vivere, clima temperato e un linguaggio comune, ecco cosa attirava in massa i turisti tedeschi che scendevano verso un sud mediterraneo, ma ancora alpino.

Reportage di Lucia Giglio Foto di Eugenio Bersani

Oggi i visitatori arrivano da ogni dove perché a Bressanone si sta bene: la cittadina ha conservato intatto il suo cuore antico rivitalizzandolo con bei negozi, locali accoglienti e da qualche anno, il Water Light Festival  che ha aperto la città al panorama artistico internazionale.

Bressanone città perfetta

Bressanone, Brixen, ©photo Eugenio Bersani

Bressanone è un luogo che genera sensazioni potenti. La città non è grande, ma lo sembra. Anzi entrati che si sia da una delle sue porte, forte è la sensazione di essere in una di quelle città perfette vagheggiate nel Rinascimento. Città compiute, dove tutto ciò che serve all’occhio e al corpo, si troverà certamente. E così aggirandosi tra i suoi porticati medievali, tra i vicoli acciottolati, si ha la incredibile sensazione di essere in un luogo ben più grande, come se il perimetro cittadino si dilatasse per accogliere ogni viandante in arrivo. E l’acqua ha una grande responsabilità in codesta suggestione: i due corsi d’acqua che scivolano entro la città, ne allargano l’orizzonte. Sono fiumi torrentizi Isarco e Rienza, compagni più grandi delle infinite sorgenti che dissetano Bressanone gorgogliando da 48 fontane distribuite tra le stradicciole e le piazze.

Water Light Festival

Bressanone, Brixen, Alto Adige, BZ ©photo Eugenio Bersani

L’acqua è forza ed è ricchezza, il mondo se ne sta lentamente accorgendo ma qui, dove l’acqua è da sempre compagna di vita, sono avanti anni luce nel rispettarla e conservarla. Entro il 2030 in tutto il territorio saranno bandite le bottiglie in plastica e il comune ha preparato bottiglie in alluminio leggere e con il logo cittadino. Ma i brissinesi non si sono fermati al solo rispetto della risorsa blu, ma ne hanno fatto un evento che rischia di diventare di portata internazionale. Il Water Light Festival, giunto alla sesta edizione, unisce in un fervido meeting luce, musica e acqua, naturalmente.

Il Water Light Festival di Bressanone, Brixen, Alto Adige, BZ ©photo Eugenio Bersani

A maggio la città si fa raggiante: istallazioni luminose curate da artisti di fama internazionale, accendono al calar del sole, piazze, piazzette, antichi cortili, giardini e parchi in un susseguirsi di istallazioni di grande bellezza. Si potrebbe definirlo un festival liquido che celebra gli elementi più imprendibili e magici, l’acqua e la luce. Ad ogni edizione, artisti locali e non, creano per il festival opere straordinarie: proiezioni sulle facciate degli aviti palazzi, spettacoli al laser nei giardini, installazioni con sempre protagonisti luce e acqua. Tutto diventa magnificamente visibile al calar della sera quando la città cambia volto e le tenebre si accendono di luci e suoni.

La più antica città del Sud Tirolo

Bressanone, Brixen, Alto Adige, BZ ©photo Eugenio Bersani

Intanto alla luce del giorno quando le istallazioni del Water Light Festival si fanno invisibili, c’è da godere la città. Bressanone è la più antica tra le città del Sud Tirolo nata nel X° secolo come donazione imperiale al Vescovo di Sabbione. Un feudo imperiale, dunque, restato nelle mani dei potenti Principi Vescovi di Bressanone fino al 1803.

Bressanone, Brixen, Alto Adige, BZ ©photo Eugenio Bersani

Entrate in città dall’antica Porta Croce che controllava la via del Brennero, ed eccovi nella deliziosa via dei Portici minori, che era il quartiere degli orefici. Oggi i portici sono stati accuratamente restaurati e sotto le loro volte sono fioriti bei negozi, gallerie, ristoranti. Su questa piacevole strada affacciano le antiche case dei ricchi commercianti; i molti bovindo impreziosiscono le facciate e suggeriscono  che dietro si trova la stanza più importante della casa tirolese, quella con la stube.

Bressanone, Brixen, Alto Adige, BZ ©photo Eugenio Bersani

Al trivio che si forma tra la via del Portici minori e maggiori, vi guarda dall’alto una curiosa statua lignea a tre teste. La leggenda narra che al venerdì Santo al 12° rintocco le tre teste sputino monete d’oro. Ma si tratta di una beffa visto che al venerdì di Pasqua le campane tacciono. Poco più avanti ecco l’ex Municipio riconoscibile dal loggiato in ferro battuto da cui il sindaco teneva i suoi discorsi.

Il Duomo

Il Duomo di Bressanone ©photo Eugenio Bersani

Dalle raccolte strade porticate si passa al quartiere ecclesiastico che ha il suo centro nella grandiosa piazza del Duomo, di una vastità inaspettata. Il Duomo è un incanto barocco bianco e azzurrino che conserva all’interno una ricchezza decorativa abbagliante. Ma la parte più interessante è forse quella del chiostro, antichissimo, le volte gotiche tutte riccamente affrescate con immagini educative che istruivano i fedeli con racconti tratti dall’Antico testamento.

La Torre Bianca di Bressanone, Brixen, Alto Adige, BZ ©photo Eugenio Bersani

La Torre Bianca svetta alle spalle della Cattedrale; si tratta di una torre parrocchiale ma anche civica che faceva da punto di osservazione contro gli incendi. Due guardiani vegliavano di notte e in caso di emergenza, suonavano le grandi campane che ancora occhieggiano sotto il campanile. La Torre Bianca è visitabile. Un arzillo signore dalla svelta gamba alpina è la guida che ci conduce verso la sommità attraverso scale, scalini e botole fino alle finestre superiori da cui il panorama è notevole.  

Le campane della Torre Bianca di Bressanone, Brixen, Alto Adige, BZ ©photo Eugenio Bersani

Hofburg, il Palazzo del principe

Hofburg, il Palazzo del Principe a Bressanone, Brixen, Alto Adige, BZ ©photo Eugenio Bersani

Andrea D’Asburgo, uno dei rampolli imperiali dediti alla carriera ecclesiastica, fu uno dei potenti principi vescovi di Bressanone. Ed è a lui che si deve il magnifico Hofburg, il Palazzo del principe, una vera residenza rinascimentale oggi sede del Museo Diocesano. Da non sottovalutare; a parte lo splendore del palazzo, le stanze sono fitte di opera d’arte, ritratti dei principi vescovi, ceramiche superbe e soprattutto una incredibile raccolta di presepi. 

I fiumi Rienza e Isarco

Bressanone, Brixen, Alto Adige, BZ ©photo Eugenio Bersani

E quando la città sembra aver detto tutto di sé, ecco che dietro le mura si apre un altro orizzonte: i fiumi, incarnazione dello spirito acquatico. I due corsi d’acqua arrivano divisi e poi si fondono in un unico rivo. La vita qui ne è pervasa; addirittura la vulgata parla di caratteri collegati alle correnti: là dove corre la Rienza più ribollente, la gente sarebbe inquieta, nei quartieri sulle rive dell’Isarco dalle acque quiete, i caratteri sarebbero più placidi.

Bressanone, Brixen, Alto Adige, BZ ©photo Eugenio Bersani

Chissà…quel che è certo è che questa zona della città è bellissima, acqua e ancora acqua che si unisce e si congiunge in un solo grande fiume, circondata da sponde verdissime dove passeggiare e percepire la grande energia che qui si sprigiona. Ma non è finita qui. Ci sono due luoghi attorno a Bressanone che vanno obbligatoriamente visti.

Novacella, l’abbazia perfetta

Abbazia di Novacella, Bressanone, Brixen, Alto Adige, ©photo Eugenio Bersani

Varna, pochi chilometri a nord di Bressanone. Qui sorge il grande complesso abbaziale di Novacella. Servirebbe un trattato per raccontare tutto lo splendore del luogo; basti qualche dato: l’abbazia, detta anche “atrio del Paradiso” risale al 1142, e in seguito venne rimaneggiata in un ricchissimo barocco bavarese che l’ha arricchita e colorata. Ma il complesso ha molti altri edifici, in pratica un piccolo borgo. 

Abbazia di Novacella, Bressanone, Brixen, Alto Adige ©photo Eugenio Bersani

Il chiostro medievale, la biblioteca barocca che è tra le più belle del Tirolo, il museo abbaziale,  e soprattutto il grande giardino storico, testimonianza vivente dell’arte del giardinaggio nei secoli, eden silenzioso e verdissimo.

Il Chiostro dell’Abbazia di Novacella, Bressanone, Brixen, Alto Adige ©photo Eugenio Bersani

E poi il grande tesoro: le vigne. Vigneti eroici, aggrappati a terrazzamenti arditi, attivi fin dall’alto medioevo che oggi producono 900.000 bottiglie, soprattutto bianchi superbi, Sylvaner e Kerner.  Gli enologi parlano di vini dal grande potenziale. Onestamente mentre si gusta un calice di Kerner e gli intensi aromi esplodono al palato, viene da dire che il potenziale è completamente risolto.

Abbazia di Novacella, Bressanone, Brixen, Alto Adige ©photo Eugenio Bersani

Da qualche anno, parte delle istallazioni del Water Light Festival sono ospitate in alcuni locali del complesso, in particolare in Castel Sant’Angelo, nella Biblioteca, nel Museo; è una doppia occasione per visitare l’Abbazia e vedere parte delle istallazioni che qui sono godibili durante il giorno.

Abbazia di Novacella, Bressanone, Brixen, Alto Adige ©photo Eugenio Bersani

Fortezza, il forte metafisico

Forte di Fortezza, Bressanone, Brixen, Alto Adige, BZ ©photo Eugenio Bersani

Ecco, qui si cambia registro. Un universo grigio, imponente, oppressivo. Il Forte di Fortezza è un gigantesco apparato difensivo di 65.000 metri quadri voluto da Francesco I° nel 1833. Luogo strano e misterioso nato a rinforzo del confine sud dell’impero austriaco, di fatto la più grande fortezza d’Austria. Ma mai utilizzato. Un fantasma di fortificazione.

Immerso tra le cime e i boschi e senza abitazioni attorno, conserva un fascino un po’ pauroso e straniante. Dal 2017 è un museo provinciale con mostre permanenti e temporanee soprattutto rivolte al panorama artistico contemporaneo locale e internazionale.

Forte di Fortezza, Bressanone, Brixen, Alto Adige, BZ ©photo Eugenio Bersani

Anche il Water Light Festival ha trovato ospitalità nelle sale stanze vuote e polverose dove le istallazioni dei light artists si inseriscono perfettamente : musica, luce  e suoni acquatici che scivolano dalle pareti delle immense sale e aggiungono un fascino oscuro che fa meditare sull’arte e sulla sua caducità.

Info Utili

Abbazia di Novacella, Bressanone, Brixen, Alto Adige ©photo Eugenio Bersani

www.brixen.org

dove dormire: Hotel Krone, via dei Fienili 4. Comodo 4 stelle ai margini del centro storico. Eccellente la colazione, stanze curate con piacevoli balconcini affacciati sul verde.

Dove mangiare:

Osteria dell’Oste Oscuro a Bressanone, Brixen, Alto Adige, BZ ©photo Eugenio Bersani

Osteria dell’Oste Scuro, Vicolo Duomo 3, www.finsterwirt.com in un budello fronte Duomo , uno dei locali più antichi della città. Si mangia e si beve divinamente. Al piano terra di recente apertura, una splendida enoteca con cucina.

Vinotek Vitis. Se il tempo lo permette, chiedete un tavolo in giardino. Cucina curatissima, bottiglie di livello. www.vitis.bz

Vinotek Vitis Bressanone, Brixen, Alto Adige, BZ ©photo Eugenio Bersani

Abbazia di Novacella

L’ Abbazia è aperta tutto l’anno. Lunedì-sabato ,10-17. Chiuso domenica e festività. Le visite guidate al museo, ai vigneti (con degustazione) e al giardino, vanno prenotate al numero +39 0472694951

www.abbazianovacella.it

Fortezza

www.fortezza.info

aperture da maggio a ottobre: martedì-domenica 10-18

novembre- marzo-aprile: martedì-domenica 10-16

chiuso da dicembre a febbraio.

Da maggio a ottobre, visite guidate ore 11 e 15 (durata circa 1 ora e 50 , minimo 5 persone)tutti i giorni salvo il lunedì

Reportage di Lucia Giglio Foto di Eugenio Bersani

Sfoglia la rivista Latitudes Travel Magazine di aprile con tutte le foto su Bressanone

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