Maiorca tra mare e monti


Maiorca, la più grande delle isole dell’arcipelago delle Baleari, è caratterizzata da un’incredibile varietà paesaggistica: a nord-ovest si erge, al cospetto del Mar Mediterraneo, la Sierra de Tramuntana, che per la sua conformazione geologica caratterizza l’intera costa con insenature suggestive e calette celate in dirupi sul mare.
Nell’area meridionale lo scenario muta drasticamente e le alture, che raggiungono i 1445 metri con il Pujg Major, lasciano spazio alla baia de Palma De Maillorca, capitale dell’arcipelago è risultato della commistione di moderno ed antico, di arte e di storia, di una cultura fortemente identitaria e di influenze cosmopolite; dalla piazza Gomila si diramano viottoli torneati da chiese gotiche, percorrendoli non è difficile farsi ammaliare dai profumi provenienti dalle cucine di taverne di pesce e dai ristorantini autoctoni che armoniosamente si accompagnano a locali alla moda. L’architettura evoca periodi di invasioni arabe, bizantine e romane e si fonde con strutture contemporanee, conferendo alla città un carattere davvero unico.
Ai piedi delle mura della Città Vecchia è possibile trovare numerosi parchi con free wi-fi area, il lungo mare ricco di bancarelle ed è stata recentemente creata una tratta metropolitana.

Questo Borgo permeato di contrasti non dimentica la sua anima marittima ed offre, nelle vicinanze del centro, spiagge di sabbia bianca molto frequentate da turisti; ne sono esempi cala Major, lido originariamente riservato all’abitazione regia ed oggi area di libera balneazione, S’Arenal, una spiaggia di oltre 4000 metri, Portalnous e tutti gli affollati stabilimenti della costa meridionale; rilevante è qui Es Trenc e le insenature scolpite dal vento che regalano all’occhio di chi osserva spettacoli indimenticabili. La costa nord-est è prettamente riservata al tipico turista tedesco, ricca di ristoranti di grande distribuzione e discoteche; da visitare in zona Font de se Cala, spiaggia con una fonte d’acqua dolce. A sud-est è invece rilevante cala Torta che offre un panorama senza eguali, in cui si scorgono all’orizzonte le isole sorelle Ibiza e Formentera.

Meno conosciuta è invece la zona della costa montuosa nei cui anfratti si celano dei veri e propri tesori naturali; è il caso della zona di Portocristo, ove spicca “la Cueva del Drac”, la caverna del drago, costituita da quattro grotte, la Francesi, Louis Salvador, la Grotta Bianca e la Grotta Nera che collegate intimamente costituiscono uno scenario fiabesco; stalattiti, stalagmiti, mare azzurro ed irradiato di luce naturale, sono palcoscenico di concerti di musica classica, compositore favorito Chopin, il quale, immagino, avrebbe gradito eseguire uno dei suoi celebri Preludi in questo luogo ancora incontaminato. A pochi chilometri da qui è possibile visitare Cala Varquès, un’insenatura nascosta da una pineta marittima; la sabbia bianca e sottile fa da platea ad un mare cristallino, coronato dalla maestosa presenza della cava del Diable con acque profonde oltre 100 metri, ove molti temerari praticano lo psicobloc, arrampicata libera sulle pareti della roccia.

Nuotando in questa acqua paradisiaca, dopo poche bracciate ad ore 11, ci si inoltra in questo Covo davvero suggestivo caratterizzato da pietre nere poste in antitesi all’acqua più limpida che si possa sognare. A destra della Cala, camminando tra le scogliere, ci si trova al cospetto di un vertiginoso strapiombo sul Mare Mediterraneo che ancora preserva una capannina in legno appartenuta ad un viandante, le cui uniche guardie sono mucche selvatiche. Isola poliedrica, molto urbanizzata in certe aree ed allo stato brado in altre, possiede un ricco patrimonio culturale, vive dell’autentica Movida spagnola, offre feste popolari e un fertile terreno che produce ogni anno pomodori, agrumi e vitigni celebri in tutta Europa.
Maillorca, meta turistica molto frequentata, che ancora oggi tace luoghi inesplorati.

Testo di Ilaria Ganci | Foto web

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