Racconti d’Irlanda, la terra danzante

header_articoli_polaris_ok

Viaggi d’autore è l’appuntamento editoriale, a cura di Anna Maspero e degli autori di guide specializzati nelle diverse destinazioni, che nasce dalla collaborazione di Latitudes con l’editore Polaris, la “stella guida del viaggiatore” dal 1989. Da oltre 20 anni pubblica guide che si leggono come dei veri e propri libri, capaci di raccontare, incuriosire ed emozionare. Polaris è anche narrativa di viaggio e saggistica, con una serie di collane prestigiose per venire incontro a esigenze diverse e specifiche: “Le Stelle”, “Per le Vie del Mondo”, “Percorsi e Culture”, “Libri Fotografici” e “Polaris Romanzi”. Grandi viaggiatori, reporter, giornalisti e scrittori, tutti viaggiatori per vocazione, sono gli autori d’eccezione che vi condurranno su Latitudes alla scoperta di paesi e luoghi straordinari.

 

 Perché visitare l’Irlanda di Vanessa Marenco

Irlanda è musica, innanzitutto. Arrivando sulle coste di quest’isola, avrai l’impressione di sentire un violino che ti chiama. Segui il vento di quella giga.

L’Irlanda è spesso associata al verde. No, ribatto io. Il colore dell’Irlanda è il rosso: il rosso dei capelli delle sue genti, il rosso della gonna di una bambina che gioca e corre di fronte all’oceano Atlantico, e scorge in lontananza le isole Aran … o forse è già l’America, quella terra lontana? Il rosso della maglia della squadra del Munster, l’unica squadra irlandese di rugby che nel 1978 sconfigge a Limerick i leggendari “AllBlacks” della Nuova Zelanda.

L’Irlanda è dipinta d’oro e d’argento. L’oro dei tramonti magici sul fiume Shannon che faranno la gioia dei fotografi entusiasti e il grigio perla del Burren. La natura, qui, ti chiederà di fermarti, di mettere giù la macchina fotografica e di restare in silenzio per un istante. La vita non si è dileguata in questo enorme tavolato calcareo nell’Ovest dell’Irlanda, anzi viene accarezzata dall’oceano Atlantico che arrotonda i suoi margini e si diverte a fare il solletico a una combinazione atipica di flora e fauna. Albe d’argento ti aspettano a Lahinch dove durante il giorno troverai inaspettatamente anche un vero e proprio esercito di surfisti. Prepara la tavola: andrai a incontrare onde indimenticabili!

L’Irlanda è anche vestita di blu, vedrai! I suoi cieli giocheranno con te e ti faranno perdere. Seguine le scie, perché dicono che solo chi si perde, poi riesce a ritrovarsi, no? L’Irlanda sarà anche le sue finestre e le sue strade piene zeppe di bambini: a Limerick, come a Derry e all’ombra del Ben Bulben lassù nella contea di Sligo.

[alert color=”FF9011″ icon=”9881″]Guarda la Photo Gallery[/alert]

Perditi, e arriva anche nella penisola di Beara: laggiù, nel sud-ovest selvaggio, ti renderai conto che la vita è reale perché è ancora basata su azioni e bisogni semplici. Vedrai dei ragazzini che giocano per strada finché il sole non cade nell’oceano e un signore passeggia col cane.

L’Irlanda può cambiarti la vita. Non importa quanto tempo viaggerai sotto i suoi cieli immensi e imprevedibili. Ad aspettarti, oltre alle sue scogliere a picco sull’oceano, ci sarà molto di più. Ti accoglierà una nazione meravigliosa, trasformata dai cambiamenti sociali, economici e politici degli ultimi anni. Qui, le strade sinuose del Connemara abbracciano i murales di Belfast e la vita e la morte s’incontrano in una pinta di scura. Scoprirai che l’esotismo si può nascondere anche nei pigiami e che i monaci benedettini amano giocare a rugby. Ti sentirai un pirata vagabondo, con gli occhi rivolti verso le stelle attraverso un enorme telescopio che, quasi per magia, troverai in un giardino segreto.

 Sei luoghi da non perdere

1. Burren – Contea di Clare: un’immensa distesa di roccia, un tavolato calcareo unico al mondo, il fondale di un oceano equatoriale 350 milioni di anni fa.

2. Penisola di Beara – West Cork: una delle ultime zone d’Irlanda ancora non bistrattate dal turismo di massa.

3. Belfast: l’efficiente, pulita e ricca di storia capitale dell’Irlanda del Nord.

4. Glenstal Abbey – Contea di Limerick: un’abbazia, una scuola, un fantasma sulla torre, in mezzo ad un parco naturale di rara bellezza.

5. Isole Skellig – Contea di Kerry: il luogo più inaccessibile d’Irlanda, scogli a pochi chilometri dalle coste del Kerry, protette dall’Unesco come un gioiello incontaminato e aspro.

6. Causeway Coastal Route – costa dell’Ulster: un’avventura più che una semplice strada, con scogliere a picco sull’oceano, e ruscelli, e romantici resti di castelli, e l’enigmatica Scala del Gigante.

Itinerari

Contea del Clare e Burren/ Interessi:paesaggio, natura, coste / Durata: 4-5 giorni / Mezzo auto (circa 120km) / Tappe: Spanish Point, Lahinch, Cliffs of Moher, Doolin, Lisdoonvarna, Kilfenora, Ballyvaughan, Grotte di Aillwee, Dolmen di Poulnabrone, Corrofin, Ennis.

West Cork e penisola di Beara/ Interessi: paesaggio, natura, camminate / Durata: 5-6 giorni / Mezzo: auto (circa 130 km) e trekking / Tappe: Kenmare, Lauragh, Eyeries, Allihies, Dursey Island, Castletownbere, Glengarriff, Bantry.

Causeway Coastal Route/ Interesse: paesaggio e storia / Durata: 6-7 giorni / Mezzo: auto (circa 160km) e trekking/ Tappe (anche da percorrere al contrario): Derry, Londonderry, Bushmills, Giant’sCauseway, Rathlin Island, Ponte di corda di Carrick-a-Rede, Gobbin’sWalk, Belfast.

Quando andare

In generale, il clima dell’Irlanda è mite e temperato: vi ho stupiti, eh! Non incontrerete temperature molto rigide o afose. Il clima comunque è molto imprevedibile: in piena estate, potreste trovare pioggia, ed in inverno potreste essere accompagnati da cieli tersi.

Un consiglio che mi sento comunque sempre di dare ai viaggiatori diretti verso l’Isola di Smeraldo è di andare, ad esempio, durante i mesi estivi per due motivi principali: le temperature generalmente più alte, ma soprattutto la durata delle giornate.

Un altro consiglio per i viaggiatori è di visitare l’Irlanda durante la festa di San Patrizio, che cade il 17 marzo, oppure durante le festività legate ad Halloween (31 ottobre).

Leggi Irlanda. Esperienze e conoscenze di Federico Formignani , Columnist di Latitudes

Libri

Robert McLiam Wilson –Eureka Street –Fazi Editore

Paul Hill e Ronan Bennet –Anni rubati, Dalai

Roddy Doyle –Paddy Clarke ah! ah! ah!-Guanda 2005

Joseph O’Connor –Cowboys and Indians –Einaudi

Catherine Dunne –Un mondo ignorato. Gli irlandesi dell’ultima generazione, TEA

Frank McCourt –Le ceneri di Angela – Adelphi

Film

John Carney –Once – Unavolta – 2006

Neil Jordan – Breakfast on Pluto -2005

Paul Greengrass – Bloody Sunday – 2002

Nick Hamm – Il viaggio – 2017

Steve McQueen– Hunger – 2008

David Lean – La figlia di Ryan – 1970

Ufficio turismo

Turismo Irlandese

Racconti d’Irlanda, Ed. Polaris – Collana Per le Vie del Mondo

Vanessa Marenco nasce in Liguria nel 1980. Dopo la laurea in lingue e letterature straniere a Torino, parte per l’Irlanda, paese che vive e ama per quasi 9 anni. Ha viaggiato, zaino in spalla, in molti paesi dell’Asia Centrale, in Medio Oriente ed in Groenlandia: ad accompagnarla nelle sue esplorazioni la sua fidata Nikon e un taccuino. Alla fine del 2013 crea il suo sito di racconti e fotografia di viaggio, www.skandorinasdiary.com, che cura in italiano e in inglese. Da febbraio 2016 collabora con la rivista online LatitudesLife. A luglio 2017, è uscito con Polaris Editore il suo primo libro, “Racconti d’Irlanda”. Vive a Torino.

 

 

 

 

Galleria fotografica

[alert color=”FF9011″ icon=”9881″]Guarda la Photo Gallery[/alert]

Riproduzione riservata © Latitudeslife.com

Caro lettore,

Latitudes è una testata indipendente, gratis e accessibile a tutti. Ogni giorno produciamo articoli e foto di qualità perché crediamo nel giornalismo come missione. La nostra è una voce libera, ma la scelta di non avere un editore forte cui dare conto comporta che i nostri proventi siano solo quelli della pubblicità, oggi in gravissima crisi. Per questo motivo ti chiediamo di supportarci, con una piccola donazione a partire da 1 euro.

Il tuo gesto ci permetterà di continuare a fare il nostro lavoro con la professionalità che ci ha sempre contraddistinto. E con lo stesso coraggio che ormai da 10 anni ci rende orgogliosi di quello facciamo. Grazie.