Terranova e Labrador. Una sola città, tanti piccoli villaggi e un intreccio di culture

header_articoli_polaris_ok

Viaggi d’autore è l’appuntamento editoriale, a cura di Anna Maspero e degli autori di guide specializzati nelle diverse destinazioni, che nasce dalla collaborazione di Latitudes con l’editore Polaris, la “stella guida del viaggiatore” dal 1989. Da oltre 20 anni pubblica guide che si leggono come dei veri e propri libri, capaci di raccontare, incuriosire ed emozionare. Polaris è anche narrativa di viaggio e saggistica, con una serie di collane prestigiose per venire incontro a esigenze diverse e specifiche: “Le Stelle”, “Per le Vie del Mondo”, “Percorsi e Culture”, “Libri Fotografici” e “Polaris Romanzi”. Grandi viaggiatori, reporter, giornalisti e scrittori, tutti viaggiatori per vocazione, sono gli autori d’eccezione che vi condurranno su Latitudes alla scoperta di paesi e luoghi straordinari.

Perché visitare Terranova e Labrador di Pier Vincenzo Zoli e Mauro Camorani

Labrador-Torngat Mountains National Park
Torngat Mountains National Park ©Mauro Camorani

Nonostante i due nomi, Terranova e Labrador sono un’unica Provincia, una delle dieci (più tre Territori) che costituiscono il Canada.

Sono terre in gran parte selvagge, un’opportunità unica per chi cerca mete alternative a quelle classiche.

Andare alla scoperta di Terranova e Labrador significa spolverare capitoli di storia intitolati a Guglielmo Marconi e a Giovanni Caboto, oppure meravigliarsi per le abilità marinare dei Vichinghi, pensare alla tragedia del Titanic, chiedersi il perché di toponimi dai nomi francesi o di derivazione portoghese in un territorio di lingua inglese. Ma c’è dell’altro: i balenieri baschi, gli Inuit e gli attuali abitanti, consapevoli e orgogliosi di occupare terre tanto affascinanti quanto difficili.

Labrador Quidi Vidi
Il villaggio di Quidi Vidi ©Mauro Camorani

Ci sono decine di parchi naturali, tanti piccoli villaggi aggrappati alle sue coste, montagne, laghi, fiordi. Non mancano alcune città (poche, per la verità) e i servizi sono tutti di altissimo livello.

Gli animali che popolano la Provincia sono tantissimi: è sicuro l’avvistamento delle balene, dei caribù, degli alci, così numerosi da meritare cartelli segnaletici sulle strade che mettono in guardia dal loro attraversamento. Si vedono anche lontre, aquile e una sterminata quantità di avifauna.

La Penisola di Avalon, con il capoluogo, St. John’s, è la più abitata, sebbene sia sufficiente uscire dalla città di pochi chilometri e trovarsi sperduti in vaste brughiere spazzate dal vento con l’unico riferimento del faro di Cape Spear per non smarrirsi.

Labrador-Burnside St. Chads
Burnside St. Chads ©Mauro Camorani

Nei duecentocinquanta chilometri di costa che vanno da Cape Bonavista a Twillingate, s’incontrano non più di una decina di villaggi: questo è il corridoio degli iceberg, che da aprile a giugno passano in abbondanza davanti alle scogliere.

Il centro dell’isola di Terranova è disabitato, ma non inesplorabile: sentieri, canali e una buona organizzazione di guide del luogo consentono esperienze di full immersion nella natura.

Nel nord-ovest c’è il Gros Morne National Park, Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco, e la lunga e selvaggia Northern Peninsula, trecentocinquanta chilometri di coste selvagge, montagne e foreste. È, invece, difficilmente esplorabile il nord del Labrador, dove soltanto cinque villaggi aggrappati e isolati in una costa generosa di vento e di selvaggia bellezza, sono raggiungibili via mare; tutto il resto è “cosa” da professionisti dell’avventura.

Sei luoghi da non perdere

Cape St. Mary’s: spettacolare riserva di avifauna, con migliaia di sule, pulcinella di mare, urie, gabbiani tridattili che nidificano su imponenti scogliere, da raggiungere con una bellissima camminata.

Labrador Cape St. Mary's
Cape St. Mary’s ©Mauro Camorani

Cape Bonavista Lighthouse: uno dei fari simbolo di Terranova. È possibile visitare l’interno. Il capo su cui sorge fu probabilmente il primo lembo di Nord America avvistato da Caboto.

Labrador Cape Bonavista Lighthouse
Cape Bonavista Lighthouse ©Mauro Camorani

Terra Nova National Park: questo parco è adatto a tutti, esperti e famiglie con bambini. Si sviluppa, per una parte rilevante della sua estensione sul mare, per cui è possibile avvistare balene e aquile dalla testa bianca.

Terra Nova National Park
Terra Nova National Park ©Mauro Camorani

Twillingate: è un grazioso villaggio di pescatori dal quale partono numerosi sentieri che portano a vedute spettacolari. Da maggio a luglio è il luogo ideale per osservare iceberg e balene.

Twillingate Island-Back Harbour
Twillingate Island-Back Harbour ©Mauro camorani

Gros Morne National Park: è il parco più importante di Terranova e Labrador e merita tutta la sua fama. Qui si comprende con facilità la storia geologica e naturalistica del Paese.

Gros Morne National Park
Gros Morne National Park ©Mauro camorani

The Arches: Tre archi naturali proprio sulla spiaggia non sono un’attrazione comune. Lungo la strada che costeggia la Northern Peninsula, The Arches sono a disposizione dei visitatori appena scesi dall’auto.

Arches Provincial Park
Arches Provincial Park ©Mauro camorani

Itinerari

St. John’s / Interesse: storia, cultura, musica, costume / Durata: 2 giorni / Mezzo: piedi, autobus locali / visita della città.

Avalon Peninsula / Interesse: natura, paesaggio, tradizioni/ Durata: 2-3 giorni / Mezzo: auto / Tappe principali: Cape St. Mary’s, Whitbourne, Low Point, St. John’s.

Itinerario degli iceberg / Interesse: natura, paesaggio, storia, costume / Durata: 3 giorni / Mezzo: auto, piedi / Tappe principali: Cape Bonavista, Newtown-Barbour Village, Fogo Island, Twillingate.

Tablelands / Interesse: natura, paesaggio, trekking/ Durata: 1-2 giorni / Mezzo: piedi / Tappe principali: vari itinerari escursionistici.

Itinerario dei Fari / Interesse: natura, storia / Durata: 2-4 giorni secondo l’area scelta / Mezzo: auto, piedi / Tappe principali: penisola Avalon e penisola Burin o Great Northern Peninsula.

Da Happy Valley Goose Bay a Nain / Interesse: natura, storia, paesaggio, etnia, avventura / Durata: 6-8 giorni / Mezzo: traghetto linea / Tappe principali: Rigolet, Makkovik, Hopedale, Nain.

Quando andare

Forse è meglio cominciare con il consiglio su quando “non” andare, almeno se siete viaggiatori non particolarmente amanti dei disagi. L’inverno, infatti, è piuttosto rigido, con temperature medie dai -4 ai -8.

Il mese di giugno è, a nostro parere, da preferire; il clima è già più mite e permette di ammirare i giganteschi iceberg lungo le coste orientali.

Anche luglio è un buon mese; fino alla prima metà, gli iceberg sono ancora visibili e le temperature ideali. In agosto l’avvicinarsi dell’autunno, soprattutto dopo il 20, porta più pioggia e giornate di nebbia.

Un consiglio: in qualunque stagione occorre avere giacche pesanti, perché il vento, passando sopra i ghiacci della Groenlandia, si carica di freddo.

Bibliografia

Canada: i grandi spazi della natura – AA VV -Touring Periodici

Il Labrador – Robert Stewart – Arnoldo Mondadori Editore

Storia del Canada – Luca Codignola, Luigi Bruti Liberati – Bompiani

Mai gridare al lupo – Farley Mowat – Orme Editori

Newfoundland: An Island Apart – Dennis Minty – Breakwater

Trees & Shrubs Newfoundland and Labrador – Todd Bolan – Boulder Publications

Newfoundland Labrador, a history – Sean T. Cadigan – University of Toronto Press

Ufficio Turismo

Newfoundland and Labrador Tourism

Biografie

Mauro Camorani, nato a Forlì, ha collaborato come fotografo con le principali riviste di viaggio italiane. Per Polaris ha realizzato le guide “Montenegro” e “Pirenei”.

Pier Vincenzo Zoli, nato a Forlì, è specializzato in reportage di viaggio. Ha anche prodotto documentari per la RAI. Con Polaris ha realizzato le guide “Montenegro” e “Pirenei” e il libro di viaggi “David e Juliet, 22 Anni in Barca.

Se vuoi acquistare la guida clicca qui

Testo di Pier Vincenzo Zoli Foto di Mauro Camorani e del N&L Tourism| Riproduzione riservata Latitudeslife.com

 

Caro lettore,

Latitudes è una testata indipendente, gratis e accessibile a tutti. Ogni giorno produciamo articoli e foto di qualità perché crediamo nel giornalismo come missione. La nostra è una voce libera, ma la scelta di non avere un editore forte cui dare conto comporta che i nostri proventi siano solo quelli della pubblicità, oggi in gravissima crisi. Per questo motivo ti chiediamo di supportarci, con una piccola donazione a partire da 1 euro.

Il tuo gesto ci permetterà di continuare a fare il nostro lavoro con la professionalità che ci ha sempre contraddistinto. E con lo stesso coraggio che ormai da 10 anni ci rende orgogliosi di quello facciamo. Grazie.