Crans e Montana, due località e un solo Comune, che si sdoppia d’inverno con gli sciatori e d’estate con gli amanti dell’outdoor. Oggi è diventato la destinazione svizzera più apprezzata da bikers, runners, famiglie e amanti di buon cibo e vino.
Testo e foto di Eugenio Bersani

Crans-Montana è un luogo differente da quello che galleggiava nella nostra memoria. Un luogo da cartoline ingiallite con i bordi accartocciati dal tempo: ricche signore italiane con pellicce, trasportate da lussuose berline che correvano lungo Rue Central. Erano gli anni 20 e Crans-Montana era definita la Perla delle Alpi, poi giù fino agli anni 60 quando divenne il ritrovo del jet set internazionale, fino al luminoso oggi che la vede capitale delle attività sportive di montagna. Absolutely! dice Evan che col tipico orgoglio da svizzero di origini italiane e ci racconta l’evoluzione di questa località che ogni anno attira migliaia di italiani in cerca di attività sportive, aria buona, e specialità da gourmand, vino e cibo, eccellenti.
Una storia lunga 125 anni

Era il1893 quando un vallesano dal nome esotico Luis Antille aprì il primo albergo l’Hotel du Parc. Louis mai avrebbe potuto immaginare che quelle montagne, quasi disabitate, si sarebbero incredibilmente popolate nel corso delle decadi successive. Qui in 125 anni sono passati personaggi del mondo della cultura, politici e specialmente attori, come Roger Moore che qui era di casa e a cui è dedicato anche un murales.

La storia di Crans-Montana si sviluppa attorno al campo da golf realizzato nel 1906 e poi nel 1911 con la creazione della funicolare che collega ancora oggi Montana col fondovalle di Sierre dove scorre il Rodano e la linea ferroviaria collegata all’intera federazione elvetica.

Lo sci e tutti gli sport invernali qui l’hanno sempre fatta da padrone, perché la neve non manca mai , anche in questi ultimi anni di riscaldamento globale. Pattinaggio, bob, slittino, si sono sviluppati tanto da rendere l’offerta turistica sempre più vivace e variegata. Dal 1939, si svolge qui l’European Master di golf, uno dei top events di Crans. I campionati del Mondo di Sci del 1987 hanno lanciato Crans-Montana nell’Olimpo delle grandi località internazionali delle Alpi. Oggi, è in lizza per ospitare i Campionati del Mondo di Sci del 2025.
Ma è in primavera e specialmente in estate che scoppia la frenesia per la vacanza attiva: 4 campi da golf, 15 percorsi di trail running, 177 km per bike MTB enduro. Poi skatepark, trampolini, rampe indoor e infine la novità del momento: le onde artificiali di Alaia Bay il surf spot più spettacolare dell’Europa Continentale.
Bisse du Ro

Ma andiamo con ordine: una delle passioni che più infiammano i visitatori sono le escursioni a piedi sui sentieri segnati da secoli di camminamenti e ruscelli. Nella zona di Crans ci sono ben 8 percorsi cosidetti “bisse” ma il più bello è senz’altro quello della Bisse du Ro. Le bisse sono dei canali scavati nella roccia per convogliare le acque dei ruscelli prodotti dallo scioglimento della neve. Dalla montagna scendono a valle ad alimentare i laghetti attorno a Crans, e infine, queste acque purissime, servono ad irrigare le coltivazioni e le vigne.

La Bisse du Ro risale al XV secolo ed è particolarmente interessante perchè passa in mezzo a boschi rigogliosi e ogni tanto si spinge sulle rocce a strapiombo sul vuoto. Ma niente paura, il percorso è in assoluta sicurezza grazie a camminamenti costruiti in legno con paratie che ne garantiscono un attraversamento sicuro.

Ma la vera chicca si incontra a metà percorso quando il sentiero si apre su una vasta gola attraversata dalla spettacolare passerella sospesa a 120 metri. Qui si può provare l’emozione del vuoto in totale tranquillità e sicurezza. La passeggiata finisce dopo due ore alla diga di Rawyl, dove è possibile ritornare in paese con i mezzi pubblici. Per chi vuol fare sul serio però ci sono i trail running e Crans Montana ha ben 15 percorsi per questa attività per un totale di 200km.
Photogallery
Energia da vivere in Bike

C’è da sgambare su e giù per le valli e i monti del Vallese. Crans Montana non fa mancare nulla ai patiti della bicicletta, che siano miti famigliole sulle blande salite in e-bike, sino agli assatanati bikers in discesa a cento all’ora sulle piste nere.
Per cominciare tutti i mezzi pubblici hanno la possibilità di caricare le bici e già dal fondovalle di Sierre si può risalire a Montana caricando la propria bici sulla funicolare; poi con un pass per le risalite si caricano le bici sui vari impianti. Da qui si sale in quota ad affrontare le piste più impegnative. Noi siamo saliti in e-bike fino a Chetzeron con Aldo Albini, istruttore italiano di sci adottato vallese, che durante la stagione estiva fa la guida ciclistica.

La salita con la bici elettrica è divertente e non troppo impegnativa e permette di vedere il magnifico panorama senza il fiatone. Ma la parte più bella è la discesa sulla pista, quella blu naturalmente, perchè quella rossa e specialmente quella nera sono riservate ai veri patiti del Downhill.
All’inizio bisogna prenderci la misura e rischiare di cadere (col casco però!), ma poi diventa davvero divertente perché la velocità in discesa è elettrizzante. Naturalmente chi vuole può scendere lentamente e godersi il panorama. Le e-bikei che sono sempre di ottima qualità con freni a disco davvero efficienti, garantiscono una sicurezza ottimale. Si possono affittare nei negozi specializzati in paese.

Crans-Montana offre infinite scelte ai ciclisti di ogni genere: la rete dei percorsi si estende per 200 chilometri con itinerari per bici da strada, 177 chilometri segnati per MTB, cross-country ed enduro, tre piste per bici da discesa e degli itinerari specifici per e-bike. C’è anche l’accoglienza dedicata ai ciclisti negli alberghi “Swiss Bike Hotels”, con garage e officine.
Sport da scivolamento

Per gli amanti delle sensazioni forti a pochi km dal centro di Crans, ecco lo Chalet Alaïa, vero e proprio tempio degli sport d’azione. Qui skatepark, trampolini, rampe indoor, foam pit e bowl che consentono di praticare sport diversi, per tutto l’anno.
Ci accoglie Chany Jeanguenin surfer prestato alle attività di scivolamento, che ci fa visitare gli oltre 5.000 mq di infrastrutture indoor e outdoor che rendono questa struttura la più grande e completa della Svizzera per sport d’azione; intanto frotte di ragazzini scatenati svolazzano in aria con salti spericolati e figure aeree impressionanti.
Quando la famiglia vola alto

Ma le famiglie cosa trovano da queste parti? La risposta è il Parco sospeso Fun Forest sul lago Moubra proprio sotto la piazza principale di Crans. Nicolas ci fa assistere all’imbragamento di una simpatica famigliola francese che s’appresta ad attraversare questa piccola foresta sui camminamenti a 15 metri d’altezza.
Padre e madre seguono un po’ timorosi i due ragazzini scatenati che si lanciano nel vuoto in tutta sicurezza. Adrenatour organizza tree climbing per bambini a partire da 4 anni e attività outdoor per gruppi.
Respiro di Cultura alla Fondazione Opal

Fra un salto nel vuoto e impegnative attività fisiche, ci rimane il tempo per nutrire anche la mente con una pausa culturale. Eccoci alla Fondazione Opale a Lens, una struttura sospesa fra acqua e cielo, dove ci accoglie Gautier Chiarini il direttore, che ci racconta la nascita della Fondazione.
Bérengère Primat, è stata il motore di questa istituzione; ereditiera di una famiglia di imprenditori francesi, residente a Crans e collezionista specializzata in arte aborigena, ha voluto dare a quest’arte un respiro europeo.

Dal 13 giugno 2021, la Fondazione Opale presenta Breath of Live– La vie n’est qu’un souffle. Questa mostra dedicata allo yadaki (didgeridoo), strumento emblematico dell’Australia aborigena, e alla creazione contemporanea della Terra di Arnhem; l’esposizione farà tuffare il pubblico in spazi di vibrazioni visive e sonore. Davvero emozionante la parte con installazioni con luci e suoni.
Bere i vini della valle

Il Vallese gode di grande fama tra gli esperti e la sua reputazione quale regione vinicola di qualità è in costante ascesa. E’ il clima da “midì” della valle che genera bottiglie interessanti, (primo fra tutti il Cornalin), tanto che la produzione vinicola locale, ha superato i confini della confederazione. Per i visitatori è anche l’occasione per percorrere le tortuose strade delle vigne e quelle deliziose dei sapori.

La Cave Romaine a Flanthey , è luogo di grande suggestione; ci accoglie Madame Edith Briguet moglie del vigneron Joel . Madame ci conduce a degustare nelle sue cantine che hanno inusuale forma semicircolare tanto che il colpo d’occhio e l’atmosfera sono quasi da chiesa ipogea. In effetti è con religiosa concentrazione che ci apprestiamo ad assaggiare una serie di vini che ci portano di volta in volta ad evocazioni sensoriali intense e a tratti sublimi.
Gli appassionati avranno l’occasione per riempire le valige con bottiglie di etichette famose, acquistate direttamente dal produttore. Da non dimenticare Il “Salone dei vini e del territorio” un evento, che ospitata 14 cantine dell’altopiano e si ripete annualmente nel mese di marzo.
Mangiare raclette &Co

Si sa la raclette è il tipico piatto vallesano e non si può pensare di tornare a casa senza aver provato il sapore del formaggio di latte vaccino fuso al fuoco di legna. Al ristorante Le Mayen nel centro di Crans , la raclette viene servita in abiti tradizionali vallesi. Ve n’è di diversi gusti: ogni piatto ha una storia particolare di produzione e sapore. Attenzione perché la regola è fare il giro dei piatti a volontà: chi ha la forza e lo stomaco può andare avanti senza fine.

Una cucina più internazionale si può provare invece al ristorante dell’hotel Chetzeron. La storia di questa struttura a è singolare: da ecomostro-stazione in quota di una funivia dismessa è stato trasformato in uno dei 100 hotel più belli del mondo con 16 stanze e una posizione panoramica invidiabile. Tutto questo grazie alla visione e alla tenacia di Sami Lamaa. I piatti dello chef si possono gustare sulla terrazza che si apre su tutta la valle del Rodano con una vista davvero spettacolare.
Quello che non si può mangiare qui lo si può portare a casa. Il territorio è costellato di negozi e attività artigianali che producono e vendono tantissime specialità come distillati di frutta, formaggio degli alpeggi insaccati deliziosi e ovviamente cioccolata sopraffina . Bon appétit!
Info Utili

Come arrivare
Auto: attraverso il passo del Sempione da Domodossola si raggiunge Brig. Da qui Sierre seguendo il Rodano da dove si sale in Val d’Anniers. Da Milano sono in tutto circa 250 km e 3,5 ore.
Treno: da Milano o Torino fino a Brig (circa 2 ore), poi da Brig con Treno Interregionale fino Sierre (circa 25 minuti). Da Sierre con Funicolare fino alla stazione di Montana (circa 20 minuti).
Quando andare – Clima
Qualunque periodo dell’anno, a seconda dell’attività. Clima alpino.
Dove dormire
Eldorado Hotel a Crans piccolo e accogliente hotel famigliare www.hoteleldorado.ch
Tutte le sistemazioni https://www.crans-montana.ch/it/alloggio
Dove mangiare
Ristorante Le Mayen in centro a Crans per gustare la tradizionale “serata Raclette” www.mayen.com Tutti i ristoranti https://www.crans-montana.ch/it/ristoranti
Lingua
francese, ma anche tedesco e un po’ di italiano.
Valuta
Franco svizzero CHF. Il cambio attuale è 1€ = 1,1 CHF
Elettricità
220 V 50Hz presa a tre fori con centrale non allineato, se l’apparecchio ha la terra occorre adattatore
Telefono
Svizzera + 41 per chiamare in Italia +039 Attenzione per evitare bollette astronomiche è consigliabile già a Domodossola disattivare il roaming traffico dati di navigazione internet.
Shopping
cioccolato, formaggi della valle, carne secca, vino vallese, attrezzatura tecnica da sci e alpinismo, skateboard
Linkutili
Sito ufficiale turismo Crans-Montana https://www.crans-montana.ch/it/
Sito ufficiale Turismo Svizzera https://www.myswitzerland.com/it-it/
Testo di Eugenio Bersani|Riproduzione riservata © Latitudeslife.com
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