Nelle tante località turistiche venete di montagna quasi ovunque si possono praticare la maggior parte degli sport invernali. Qui ci soffermiamo su quelle più note per pratiche che consentono un maggior contatto con la natura, soprattutto in modalità slow.

Per farsi assorbire dall’ambiente montano e goderne tutte le sfumature, la bellezza, i benefici per corpo e anima. Allora parliamo di sci nordico, ciaspole e sleddog, sulla slitta trainati da Fido e i suoi fratelli.
Altopiani celebri e montagne “di città”

In questo caso il primo sito che viene alla mente è il magnifico Altopiano di Asiago, anche detto dei Sette Comuni.
A solo un’ora d’auto circa da Vicenza, la morfologia e la posizione geografica ne fanno un vero paradiso per lo sci di fondo, un tappeto innevato che somma ben 500 Km di piste dedicate.
Diverse sono anche percorribili con le ciaspole. I centri organizzati per gestire questa estesissima rete sono ben sei.
Questa zona è non a caso definita la “Capitale dello sci nordico“, uno dei templi mondiali della disciplina, dove si svolgono campionati del mondo e gare internazionali.
Enormi spazi, differenti scenari paesaggistici, boschi sconfinati.

Tutti possono sciare lungo i percorsi perfettamente manutenuti, scegliendo fra piste di varia lunghezza e difficoltà. Davvero suggestiva l’esperienza dello sci notturno sulle piste illuminate del Centro Fondo Monte Corno.
Le ciaspole, o ciaspe come si chiamano in Veneto, sono perfette pure per sentieri e fuori pista, approfittando delle guide locali.
Un pizzico di avventura e l’emozione del rapporto speciale con i cani da slitta: è lo sleddog, da provare assolutamente, anche con i bambini. Una gioia indescrivibile per loro e per tutti.
Nel bosco dei Dogi

È una delle zone di montagna più comode per veronesi e vicentini. Le piste da fondo del comprensorio Alta Lessinia sono l’ideale per escursioni e per prestazioni agonistiche.
Siamo nel territorio dell’Altipiano delle Prealpi Veronesi, nel cuore del Parco Naturale Regionale della Lessinia. Questo terrazzo privilegiato offre spettacolari panorami che spaziano dagli appennini alle Dolomiti.
I tracciati turistici, su cui è possibile praticare sia la tecnica classica che lo skating, sono di difficoltà medio-facile. Due i punti di partenza: Malga S. Giorgio e Bocca di Selva.

Ci spostiamo decisamente più a est per un altro tratto montano dove lo sci nordico, fra le diverse possibilità, è un vero richiamo della natura.
Siamo nel Cansiglio. Anticamente era il “Bosco dei dogi”, la riserva di legname per i cantieri della flotta della Serenissima.
Oggi è un altipiano in cui domina la foresta, in particolare di faggete e abetaie, seconda in Italia per estensione, a cui fa da contorno il verde pascolo punteggiato di malghe.
L’habitat di cervo, lince e orso bruno

Sugli sci stretti, o con le ciaspe, ci si può addentrare in percorsi dove è facile scoprire le orme di una fauna preziosa e, fortunatamente, ancora abbondante. Per il fondo a disposizione più di venti chilometri di tracciati, anche con una pista illuminata.
Molto in auge lo sleddog, con base in Pian Osteria: vi sono diversi percorsi da 2 a 12 km sulle piste sede di gare internazionali. Fra le stazioni turistiche la più elevata è Tambre.
Ancora zone prealpine perfette per fondo e ciaspole. L’Alpe Nevegàl si trova nelle Prealpi Bellunesi: posta a sud est della città, comodissima da raggiungere. L’ambiente naturale è fatto di boschi di abeti, larici, betulle.
Il Monte Avena inserito nella catena delle Prealpi Feltrine, nel Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi, è particolarmente adatto alla pratica degli sport invernali. I tracciati per il fondo sono ideali per sciatori di qualunque livello.
Diversi gli itinerari, godendo di splendidi panorami sull’intera vallata come a Cima Lan e al Forte Leone sopra il paese di Arsié, fino a traguardare il Bellunese.
Sempre più in alto

L’area dolomitica, dichiarata dal 2009 patrimonio dell’Umanità UNESCO, è uno scrigno di bellezza, e un eden eccezionale per gli sport invernali. In Veneto, parlando di escursioni con le racchette da neve è ormai assodato che le Dolomiti del Cadore sono un regno delle ciaspole.
Questo sport decisamente in crescita e alla portata di tutti, grandi e piccoli, è il massimo per vivere l’ambiente naturale di montagna, lontano dalle affollate piste da discesa, in un silenzio quasi magico e irreale.
Si hanno a disposizione tantissimi itinerari segnalati (i più noti sono oltre 30) di vario grado di difficoltà, molti in prossimità di rifugi in cui, volendo, si può passare la notte.
Per quanto riguarda lo sci di fondo c’è solo l’imbarazzo della scelta. Fra le mete più note le località della Val Comelico.
Qui le piste si snodano per oltre 30 chilometri lungo il circuito turistico che dallo Stadio del Fondo risalgono sino alla Val Grande, lungo splendidi falsipiani di abetaie secolari, fino a passare davanti alle Terme delle Dolomiti, nella conca di Padola di Comelico Superiore.

Ci sono tracciati adatti per tutti i livelli, dai principianti agli agonisti e appassionati. Inoltre è disponibile un anello illuminato che permette di sciare in notturna.
Tornando alle ciaspe la valle offre anche decine di chilometri di percorsi battuti per comode e suggestive passeggiate a piedi sulla neve per conoscere questa splendida e incontaminata valle dalla quiete magica, sotto lo sguardo delle Tre Cime di Lavaredo.
Per le slitte con il traino dei cani nella valle vengono utilizzati i mitici siberian husky, preziosi, intelligentissimi, mansueti, infaticabili.
Sotto il seggiolone del Padreterno

Nell’area della Val di Zoldo si può provare lo sci nordico a Palafavera, a quota 1550 m. Il centro fondo presenta anelli da 5 a 7,5 km di media difficoltà, adatti a tutti, e alcune varianti impegnative.
In un contesto naturalistico di grande impatto sono le cime a dare un particolare magnetismo a questi luoghi, parliamo dei monti Pelmo, Moiazza, e Civetta, noto a tutti i grandi scalatori come “la parete delle pareti”.
Nelle aree confinanti ecco l’Agordino e il grazioso paese di Alleghe, centro alpino a misura di bambino. Anche qui ovunque molti i percorsi per ciaspolate fra i boschi innevati, così come più a nord a Selva di Cadore, e in tutta la Val Fiorentina.

Val Fiorentina presidiata a sua volta da “El Caregon del Padreterno” (il seggiolone del padreterno) ossia il citato Monte Pelmo. Fondo speciale nel Canale di Agordo – valle di Gares, con alcune entusiasmanti piste agonistiche.
Sempre largo a fondisti e ciaspolatori per sfoderare nomi ben conosciuti. Lo scenario naturale si fa davvero impressionante. Ecco Falcade nella Valle del Biois.
Sorge in una conca soleggiata, circondato da alcune tra le più belle vette dolomitiche: il gruppo del Focobon, le Pale di S. Martino, la Marmolada e il Civetta.
Diverse le piste e un rinomato Centro Fondo. Per le racchette una fitta rete di sentieri battuti, come il Giro delle Coste, fra architettura tipica e paesaggi suggestivi.
Le montagne del mito

Siamo ai piedi della Marmolada, autentica cattedrale delle Dolomiti. Gli amanti dello sci nordico si ritrovano a Malga Ciapèla, per godere di percorsi elettrizzanti, alcuni piuttosto impegnativi. Le ciaspe vanno alla grande su itinerari come Franzei, Gran Pian, Val Franzedaz.
Arabba è cuore ladino, e le ciaspole sono le benvenute per scoprire tanti angoli straordinari attorno alla Marmolada. Come la Valle di Fodom, dominata dal Gruppo Sella.
Misurina è frazione del comune di Auronzo di Cadore. Nota per il bellissimo lago, le fanno da corona il versante sud-ovest delle Tre Cime di Lavaredo, il Sorapiss, i Cadini e il Cristallo.
Il fondo trova piste alla portata di tutti, molto gradite dai bambini. Con le racchette, imperdibile l’itinerario dl Col de Varda, sotto lo sguardo benigno delle tre cime. Natura viva, silenzio, sosta gustosa in malga.
C’è bisogno di presentare Cortina? Anche per il fondo la “Regina” offre agli appassionati 70 km di piste di ogni livello tecnico incorniciate da alcuni dei panorami più spettacolari delle Dolomiti, spesso all’interno del Parco Naturale delle Dolomiti Ampezzane.
La natura intorno regala lo splendore delle Tofane, del Monte Cristallo e dei passi alpini.
La tradizione dello sci alpino è salda: già nel febbraio 1927 si tennero i Campionati Mondiali di Sci Nordico e nel 1936 fu disputato il primo Palio di fondo.
Fra i tanti percorsi famosi, il Passo tre Croci. Ciaspe ai piedi per arrivare a malghe e rifugi attorno alla conca ampezzana, alcuni vere e proprie celebrità.
Il magico mondo dei cani da slitta s’incontra nell’incantevole Piana di Fiames: tutti alla corte di Zanna Bianca! E a poco più di un’ora d’auto da Venezia.
Informazioni sul sito Veneto.eu
Testo Gianfranco Podestà |Riproduzione riservata © Latitudeslife.com
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