Parliamo di gente che vuole vivere la neve e la montagna come una piccola sfida per arrivare dove non tutti possono. E così trovare l’essenza della natura. Oppure lanciarsi in discipline invernali nuove e divertenti. Sarà anche per pochi, ma ne vale la pena.

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Sci alpinismo

Niente impianti di risalita. La montagna innevata va guadagnata salendo con gli sci ai piedi, spesso con l’aiuto di pelli di foca o affini. Poi la discesa, in neve fresca, talvolta in solitaria, con qualche compagno affiatato, ma sempre meglio con una guida.

Solo silenzio e ambienti naturali intatti, fra foreste, canaloni, creste superbe. Sulle montagne del Veneto ci sono enormi possibilità per questa pratica di fatiche e soddisfazioni. 

Nella zona di Asiago, vari i percorsi con diversi gradi di difficoltà. Fra gli altri Cima Portule (BSA), Cima Ferrozzo (BSA), Monte Gomion (OSA) Monte Verena.

Molte alternative sulla Marmolada, come Punta Rocca.

Il Cadore del resto è una garanzia. Ben noti gli itinerari Monte Corvo Alto – Mondeval, Monte Rite, Monte Tranego, così come quelli del Monte Pelmo.

Free ride

Sostanzialmente è il fuori pista, con gli sci, lo snowbord o con la tecnica del telemark. Rispetto allo sci alpinismo l’ascesa può anche essere effettuata non in autonomia appoggiandosi agli impianti o, talvolta, all’elicottero.

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Per sci (e snowbord), belle esperienze a Pian Falzarego sul Col di Lana, Arabba, Sass Pordoi, Cima undici e Ortigara (Asiago), Pecol; entusiasmante anche il Canalone di Fertazza per una versione veramente inedita della parete nord-ovest del Civetta e del Lago di Alleghe.

Questo è ovviamente solo un assaggio. In elicottero le piste più battute si trovano sulle Marmarole, l’Antelao e il Civetta.

È la tecnica sciistica più antica. Richiede equilibrio, eleganza, controllo totale del corpo. Il telemark richiama gloriosi pionieri dello sci dei paesi nordici.

La discesa a tallone libero in Veneto si pratica in varie località. Tra le sedi di elezione non manca Cortina, con una nota scuola, quindi Alleghe e l’Altopiano di Asiago.

Importanti appuntamenti per i telemarker: la Scalcagnada del Monte Avena, goliardica e stravagante, e la Scufoneda, con le sue sessioni di sciata vintage.

Arrampicata sul ghiaccio

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La gioia di sentire lo scricchiolio dei ramponi sul ghiaccio, il rumore della piccozza quando lo trafigge regalando il piacere di procedere passo dopo passo fino ad arrivare in cima.

Allenamento, tecnica, tenuta fisica, passione. L’alpinista su ghiaccio possiede queste caratteristiche e ama la sfida di salire su “pareti” che spesso d’estate svaniscono. Come arrampicarsi su un miraggio.

Sulle montagne venete ben conosciuti e apprezzati alla Marmolada sono i siti di Ru del Pisolot presso Laste, e i Serrai di Sottoguda. In uno stretto canyon, meraviglia della natura, frequentati in estate come un luogo di relax, si trasformano in inverno in pareti impressionanti.

Arrampicate sul ghiaccio anche a Zoppè di Cadore ai piedi del Monte Pelmo, e una palestra artificiale per corsi e allenamento ad Arabba denominata “Glacions de Reba”.

Molti appassionati cercano le cascate ghiacciate, non sempre presenti in inverno. Citiamo a Cortina la cosiddetta Travenanzes e quella di Valsorapis, la Gran Dama in Val di Zoldo, quella in Val di Gares a taibon Agordino.

Fat bike

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Qui parliamo della bici a gomme larghe per gente che non teme ripide salite e vertiginose discese.

Se la fat bike da neve è buona per tutte le età, specialmente a pedalata assistita, su percorsi piani e battuti, diventa una sfida appassionante quando ci si avventura nelle zone impervie, dove domina la coltre bianca.

Tante le possibilità, come ad Alleghe, salendo verso malghe e piccole frazioni. Poi la Val di Zoldo, partendo da Pecol.

Ottime opportunità sull’Altipiano di Asiago e nell’Ampezzano, con itinerari nei boschi di Fiammes e sul Col Gallina. Grandi spazi e natura viva per biker scatenati nella foresta del Cansiglio.

Esperienze fuori dal comune

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Si stanno affermando, un po’ di nicchia ma ormai entrate nella sfera dei desideri. Parliamo ad esempio dello Snow kite, un modo innovativo per poter “surfare” sulla neve con la tavola da snowboard o con gli sci trainati dalla propria vela grazie alla forza del vento.

Il passo Giau offre il terreno ideale per praticare questa attività grazie agli ampi spazi di pendenza uniforme e le condizioni di vento spesso favorevoli. Che dire poi dello skijoring, ovvero lo sci da fondo con aiuto in trazione dal cane?

Ci vuole grande intesa, un affiatamento speciale tra sciatore e cane, ma poche esperienze possono essere così appaganti. Un centro specializzato si trova in Cansiglio, nella foresta dell’Alpago.

Informazioni sul sito Veneto.eu

Testo Gianfranco Podestà |Riproduzione riservata © Latitudeslife.com

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