Metropoli a misura d’uomo, Anversa conserva intatto il fascino dei suoi secoli d’oro nel centro storico attraversato da un dedalo di vicoli acciottolati e popolato da palazzi sontuosi e chiese scenografiche.

C’è una piazza ad Anversa, la Groenplaats, al cui centro si trova la statua di un uomo di bell’aspetto e vestito da gran signore. Si tratta del pittore Pieter Paul Rubens, uno degli artisti più famosi del mondo. Perché questo omaggio? Semplice: Rubens è stato uno degli “inventori” del Barocco Fiammingo.
Quando il Barocco Italiano diventò Fiammingo

Rubens, che era contemporaneamente pittore, disegnatore ed architetto, importò ad Anversa un nuovo stile che aveva tanto ammirato in Italia: uno stile eccentrico e maestoso, spumeggiante e scenografico. In una parola, Barocco.
Con Rubens, e grazie a Rubens, il Barocco Fiammingo si trasformò in una vera e propria tendenza per il panorama artistico europeo dell’epoca, una tendenza tutta da imitare e replicare.
La città di Anversa diventò (ed è ancora oggi), per antonomasia, la città di Rubens e solo percorrendone le strade, le piazze ed entrando nei suoi palazzi e nelle sue chiese si può scoprire l’affascinante storia di questo eclettico artista del Seicento.
Rubenshuis e Casa Plantin Moretus, non solo case ma anche Musei
Dopo il Grand Tour in Italia, dove si innamorò delle forme monumentali delle sculture greche e romane, Rubens, infatti, scelse come sua residenza Anversa, dove abitò fino alla morte.
Progettò lui stesso la sua casa (la Rubenshuis), pronta a ricreare l’eleganza sfarzosa dei palazzi genovesi che avevano tanto meravigliato Rubens durante il suo soggiorno nella Superba.
Ed ecco allora che la Rubenshuis (per qualche tempo non sarà visitabile per lavori di restauro) si presenta con una lussureggiante facciata e un porticato in stile barocco, un giardino rinascimentale, impreziosito da statue, fontane e un padiglione che replica la struttura della Cappella Pazzi di Firenze.
Non è solo la casa di Rubens ad essere diventata un museo: nel centro storico un’altra antica abitazione – che non a caso è anche patrimonio Unesco – è diventata uno scrigno di arte fiamminga.
Si tratta di Casa Plantin- Moretus, tra ‘500 e ‘600 abitazione dell’editore Christophe Plantin e del genero Jan Moretus dove tra stanze arredate con mobili d’epoca, quadri (c’è una tela di Rubens!) ed arazzi, travi di legno e macchinari utilizzati per stampare sono esposte le testimonianze della vita e del lavoro di questa grande dynasty dell’editoria fiamminga: un viaggio tra antiche Bibbie illustrate (con testi a fronte in latino, greco e aramaico) ma anche mappe, testi scientifici di botanica, classici greci e latini.
I capolavori di Rubens si trovano nelle chiese della città

Ma nel cuore barocco di Anversa c’è dell’altro: i luoghi di culto, veri scrigni d’arte sublime. La chiesa di San Carlo Borromeo, per esempio, costruita per l’Ordine dei Gesuiti in piena epoca di Controriforma dove Rubens giocò un ruolo importantissimo sia come pittore che come architetto (ne disegnò la facciata e molti elementi decorativi) facendone il più chiaro manifesto del Barocco Fiammingo.
E ancora, nella parte più antica della città, all’interno della alte navate gotiche della Onze-Lieve-Vrouwekathedraal (la cattedrale di Nostra Signora), la chiesa monumentale dedicata alla Vergine, si conservano i grandi capolavori di Rubens.
Qui, infatti, tra le colonne e gli archi a sesto acuto in pietra grigia, nell’assetto vertiginosamente verticale della struttura, si trovano le magnifiche pale d’altare in cui Rubens volle raffigurare i momenti più toccanti della passione di Cristo: in un tripudio di corpi muscolosi e di linee diagonali, le figure di Gesù, della Vergine e dell’apostolo Giovanni sembrano uscire con prepotenza dalla superficie pittorica.

Non è tutto: anche nella chiesa di San Paolo ci sono opere che seguono le orme dello stile post-rinascimentale, le quindici tele dei misteri del Rosario, per esempio, ma anche tre quadri di Rubens e un barocchissimo altare di marmo.
Ma anche in Grote Markt Plaats, la Piazza del Mercato, batte il cuore barocco di Anversa. Dall’insolita forma triangolare, la piazza è fiancheggiata su due lati dai pittoreschi palazzi delle Corporazioni, costruiti tra ‘500 e ‘600 per ospitare i rappresentanti delle potenti Gilde cittadine, ed è dominata dall’imponente struttura teatrale e scenografico dello Stadhuis (il Municipio).
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Testo di Enrico Saravalle foto di Lucio Rossi|Riproduzione riservata © Latitudeslife.com
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