Mendrisio – In viaggio nella terra dei Leponzi

Le Alpi Lepontine si tingono di rosa al sorgere dell’alba mentre costeggiamo il lago di Lugano. Poco lontano, la sagoma piramidale del Monte Generoso svetta quasi fosse una sentinella in quella che un tempo era la terra dei Leponzi, popolo di orgine celtica sceso dal nord.

Testo e foto di Livio Piatta

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Il treno del Monte Generoso mentre sale in quota ©Livio Piatta

Guardo verso la cima e intravedo una costruzione architettonica ottagonale che invita alla curiosità. “Ma come ci si arriva lassù?”, chiedo a Paolo. “A piedi o… in treno. Da Capolago si sale a bordo della  cremagliera, l’unica di tutto il Ticino e una delle più antiche ancora in funzione in Svizzera! In 40 minuti si percorrono 9 km in mezzo al bosco e il panorama è davvero fantastico!”, fa eco Silvia, mentre attraversando Mendrisio noto il convoglio arancione-blu delle 9,25 salire il versante della montagna e nascondersi tra i boschi a latifoglie.

“Oh, finalmente ci siamo!”, esclamano Elena e Giorgio, due giovani escursionisti saliti in vetta al Monte Generoso alla ricerca di un po’ di refrigerio dall’afa della pianura.Siamo venuti qui da Milano- aggiungono estasiati da tanta bellezza per goderci questa vista straordinaria che ci hanno suggerito alcuni amici. E per rimetterci in forma in vista dei prossimi impegni alpinistici sulle montagne Svizzere. Qui ce n’è per tutti i gusti”.

Sono questi due esempi di accesso a quella che è considerata la montagna simbolo del basso Canton Ticino: il Monte Generoso che, con i suoi 1704 metri, è il perno centrale della regione del Mendrisiotto, tra Lombardia e Ticino.

L’avvento del turismo di montagna

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Panorama sulle Grigne e sul lago di Como dal Monte Generoso ©Livio Piatta

A due passi dalle grandi città, i primi vagiti di un turismo di prossimità verso il Monte Generoso si ebbero nel 1867, quando il dottor Carlo Pasta, medico di Mendrisio, fece costruire l’Hotel Monte Generoso a Bellavista, con uno splendido affaccio sulla Pianura Padana e sulle Alpi. L’avvento di un turismo d’élite in forte espansione convinse il dottor Pasta a spingersi verso un progetto ancor più ambizioso. Nel 1890 fece costruire una ferrovia a cremagliera a scartamento ridotto con partenza da Capolago, sul Lago di Lugano.

Questo rese più accessibile il viaggio fino alla vetta del Generoso (sino ad allora raggiunta solo a dorso di mulo o in portantina), permettendo in breve tempo di raggiungere la vetta della montagna, con vista a 360° sulle Alpi e sulla pianura. Così la Ferrovia Monte Generoso iniziò il suo viaggio, in un periodo di splendore del turismo di montagna, tra gli sfarzi della Belle Époque.

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Veduta del ristorante Fiore di Pietra, sulla cima del Monte Generoso. Sullo sfondo la Pianura Padana e il Lago Maggiore ©Livio Piatta

Tuttavia, le alterne vicende dovute agli eventi bellici in Europa, ebbero un effetto contrario, tanto da far pensare alla chiusura della stazione e alla dismissione della tratta.

La notizia, diffusasi all’epoca negli ambienti ticinesi, fece scalpore tanto da indurre Charles Hochstrasser, nel 1941, a proporre l’acquisto della ferrovia a Gottlieb Duttweiler, imprenditore nel campo della distribuzione alimentare in Svizzera e fondatore della Migros SA.

Hochstrasser, grazie alla sua visione e lungimiranza, era convinto non solo che la ferrovia dovesse essere salvata, nonostante il futuro incerto, ma che dovessero essere sviluppati ulteriori opportunità turistiche.

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Mark Bertogliati, direttore del Museo etnografico della Valle di Muggio, sul sentiero per Nadigh, Monte Generoso ©Livio Piatta

Negli anni vari alberghi, uno dopo l’altro, hanno accolto un gran numero di escursionisti amanti della natura e dei panorami straordinari, agevolati anche dall’elettrificazione della tratta ferroviaria avvenuta nel 1982.  

Oggi questa visione imprenditoriale continua grazie al supporto del Percento culturale Migros e delle Cooperative Migros.

Il secondo gruppo svizzero per fatturato, facendo seguito ai progetti di Duttweiler, ha proseguito nella politica di rinnovamento con la costruzione del Fiore di Pietra, inaugurato nel 2017, gioiello di architettura firmato dal celebre architetto ticinese Mario Botta, al risanamento in quattro fasi – tra il 2019 e il 2022 – del binario ferroviario del 1890 e alla ristrutturazione del Buffet Bellavista, l’iconico grotto nel cuore di generazioni di momò, gli abitanti del Mendrisiotto.

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Il treno del Monte Generoso accanto al Fiore di Pietra, progettato dall’architetto ticinese Mario Botta ©Livio Piatta

Dopo 133 anni attività la Ferrovia Monte Generoso continua questo “viaggio nel silenzio” tra vigneti, boschi e valli alpine. Sempre più persone cercano, per il weekend o per un giro fuori porta, questo lento scandire del tempo, una sorta di “viaggio d’antan” lontano dai rumori della città e vicini alla realtà del buon vivere quotidiano.

Ma cosa cercano le persone oggi?

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Capre al pascolo sul Monte Generoso ©Livio Piatta

Sono molti e partono di buon mattino alla ricerca del detox da fine settimana per ritornare a beneficiare degli ingredienti primari del benessere psicofisico: come ascoltare il vento o il silenzio dei boschi.

O ancora come lasciarsi rapire dal profumo delle erbe alpine e dal suono delle campanelle delle capre al pascolo dell’Agriturismo Cereghetti. Quassù in estate sono i variegati sapori dei prelibati formaggi d’alpeggio a riportare gli escursionisti alla tradizione casearia ticinese.

L’aria frizzante avvolge i nostri volti mentre dalla vetta del Generoso, osserviamo la regione dei 7 laghi.  Dal Lago di Lugano al Lago Maggiore è un susseguirsi di specchi lacustri, tra sprazzi di luce che vanno dal blu all’argento, per dare spazio al verde smeraldo dei crinali nelle vallate.

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Stelle alpine sul Monte Generoso ©Livio Piatta

Dipinti quotidiani, come una tavolozza di colori degni del miglior pennello di Cezanne o Segantini. Ma che cosa troviamo attorno a questa straordinaria montagna lepontina, posta a cavallo tra il Lago di Como e quello di Lugano, che fa da cerniera di confine tra due identità protese a valorizzare un’economia sostenibile?

Che sia la strada ferrata o la rete di sentieri sapientemente attrezzati, il Monte Generoso ci accompagna in modo lento a scoprire gli angoli più nascosti di questi luoghi un tempo frequentati dagli alpigiani e le mandrie nel periodo estivo.

È un susseguirsi di esempi dove la misura del tempo e la semplicità, nate dalle sapienti mani dell’uomo, s’intravedono nell’architettura povera lungo il “Sentiero delle Nevère” dell’alta Valle di Muggio.

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Una nevera per la conservazione del ghiaccio in Valle di Muggio ©Livio Piatta

Gli antichi frigoriferi naturali d’alpeggio, usati per il deposito e conservazione del latte, resistono ancora alle intemperie del tempo che lasciano traccia nei gradini delle scalinate dell’abitato di Nadigh. 

O semplicemente nella cura delle valli alpine del versante soleggiato, come racconta Mark Bertogliati, direttore del Museo etnografico della Valle di Muggio, mentre percorriamo il sentiero che ci conduce verso l’agriturismo Dosso de l’Ora.  “Ma anche fermarsi ad ascoltare il ritmo giornaliero della natura, mentre un camoscio attraversa i boschi a faggete della stazione Bellavista. Tutto si rallenta in attimi che ci aiutano a riflettere sul vero senso della vita”.

Il senso di una cultura autentica e …

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Viviana Pasta con un bicchiere di Merlot della casa vinicola Castello di Cantone ©Livio Piatta

E che dire dei prelibati prodotti che ci regala il Monte Generoso? Lo Zincarlin DOP, oggi presidio Slow Food, rappresenta l’emblema dei formaggi prodotti nel Mendrisiotto e che trova nell’agriturismo Dosso de l’Ora motivo di degustazione all’aria aperta sotto le fronde dei castagni secolari; o nelle bevande alle erbe aromatiche bio di Simone Galli (di Erbe Ticino Cofti di Chiasso), impegnato nella ricerca e produzione di prodotti naturali, continuando con i vini BIO della Val Mara dell’Azienda Agricola Bianchi, premiata dall’importante guida gastronomica Gault Millau, per l’impronta sostenibile data dai fratelli Gabriele e Martino Bianchi.

E la giovane casa vinicola Castello di Cantone (di Viviana Pasta e Dario Pistarà a Capolago) in luce con i Merlot, bianchi e rossi di ottima leva, che deliziano i fini palati svizzeri e d’oltreconfine.

Di questo va senz’altro dato merito all’illustre capostipite del turismo nel Mendrisiotto, quel Gottlieb Duttweiler che, con intuito sapiente, seppe trasmettere anima e idee alla prospettiva di uno sviluppo del turismo nel Mendrisiotto. Meritevoli di una visita sono anche i vari musei dislocati sul territorio di Mendrisio e dintorni, accompagnati dalla sobria architettura di Mario Botta.

… sempre più sostenibile!

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Il treno del Monte Generoso verso la stazione di San Nicolao ©Livio Piatta

La Ferrovia Monte Generoso si è posta come obiettivo quello di diventare una destinazione sostenibile a tutto tondo. Chi sceglie di salire a bordo della sua cremagliera, grazie all’adesione a myclimate, ha l’opportunità di compensare le emissioni di CO2 del viaggio con l’aggiunta volontaria di 1 franco al costo del ticket.

Il contributo viene raddoppiato dall’azienda e la somma destinata a progetti ecosostenibili interni o territoriali. Oggi la FMG è impegnata nell’ottenimento del terzo livello del certificato Swisstainable che Svizzera Turismo ha creato per promuovere al meglio un turismo consapevole, da parte di chi riceve ma anche da parte di chi sceglie.

La Fondazione Natura&Economia dal 2019 ha certificato la capacità dell’azienda di mantenere a prato magro le aree verdi attorno al Fiore di pietra, malgrado la grande affluenza annuale di turisti.

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Il ristorante della stazione Bellavista sul Monte Generoso ©Livio Piatta

In questo momento si sta procedendo alla certificazione anche della zona del Buffet Bellavista (stazione intermedia sul Monte Generoso), grazie alla creazione della vasca di fitodepurazione per lo smaltimento delle acque reflue, alla realizzazione di preziosi habitat per insetti, rettili e volatili, quali la catasta di legno e il cumulo di sassi e il ripristino della Bolla “Alpe di Mendrisio”.

Anche nella scelta enogastronomica la FMG punta a mettere in evidenza il territorio e i suoi produttori. Solo etichette ticinesi per i vini che accompagnano i piatti della tradizione culinaria ticinese fatti con prodotti di stagione e a km zero. Focus delle ultime stagioni è stata la Tisana Monte Generoso, un mix esclusivo di erbe biologiche, tra cui la Stella Alpina, coltivate presso il Giardino della Biodiversità di Rovio.

Non dimentichiamo i dintorni

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Museo Vincenzo Vela a Ligornetto ©Livio Piatta

Il Museo Vincenzo Vela, a Ligornetto, che espone sculture e opere di pregio dell’autore e della famiglia, tra i quali spiccano la Sala degli Eroi, la sala dedicata a Napoleone e la statua de “I giochi d’infanzia”, autentico esempio di una accattivante e spigliata “ritrattistica di genere” per il periodo.

Meritevoli di nota sono inoltre il Museo dei Fossili a Meride, vanto dell’area antropologica del Monte San Giorgio, di grande interesse scientifico, e il più autentico e interessante Museo etnografico della Valle di Muggio.

Sono solo alcune delle attrattive culturali da conoscere in questo lembo di terra del basso Ticino. Il Mendrisiotto e la Ferrovia Monte Generoso vi attendono… sostenibili più che mai. In carrozza!

Infoutili

Informazioni: tutte le informazioni per pianificare un viaggio o un weekend si possono trovare su www.mendrisiottoturismo.ch e su www.montegeneroso.ch   

Come arrivare:

In auto o Bus:

Da Milano:

Autostrada A9 fino a Chiasso poi A2 uscita Mendrisio (CH). Prendere la Cantonale verso Lugano, uscita Capolago. Da qui con il treno a cremagliera fino alla Vetta del Monte Generoso. È anche possibile raggiungere la stazione intermedia di Bellavista, sul Monte Generoso (parcheggio a pagamento a circa 800 metri a piedi) si arriva alla stazione di Bellavista dove è possibile acquistare il ticket al Buffet prima di salire a bordo della cremagliera per raggiungere la Vetta.

Da Varese:

SS344, poi strada Cantonale verso Mendrisio (CH) con fermata a Capolago (CH) e poi in treno fino al Monte Generoso.   

In treno:

Dalla Stazione Centrale di Milano tutti i giorni e a ogni ora parte il TILO, direzione Locarno. Si scende a Mendrisio per prendere il treno regionale per Giubiasco. Si scende a Capolago – Riva S.Vitale e, nella stessa stazione, si trova la Biglietteria della Ferrovia Monte Generoso. Ogni ora parte un trenino a cremagliera che raggiunge la Vetta dopo 40 minuti di viaggio. In alternativa a Mendrisio si prende il bus per Capolago (CH). Da Varese si prende il treno per Mendrisio – Lugano. Si scende a Capolago-Riva S.Vitale (CH e nella stessa stazione si trova la Biglietteria della Ferrovia Monte Generoso. Ogni ora parte un trenino a cremagliera che raggiunge la Vetta dopo 40 minuti di viaggio. Orario e Prezzi della cremagliera.

Quando andare: Da maggio a fine ottobre i treni circolano tutti i giorni – Orari

Dove mangiare:

Consiglio il ristorante ‘Fiore di Pietra’ e il Self-Service in vetta al Monte Generoso, il Buffet Bellavista  e l’Agriturismo Dosso de l’Ora. (è richiesta la prenotazione)

Dove dormire:

Numerosa e variegata è la ricettività alberghiera del Mendrisiotto: dai Bed and Breakfast agli hotel più rinomati, ce n’è davvero per tutti I gusti. Di seguito qualche consiglio.

Momò Bellavista, elegante casetta di legno con tetto in vetro, immersa nella natura del Monte Generoso. Intimo, romantico ed ecosostenibile, dove la notte è un turbinio di stelle e il giorno l’incanto del silenzio.  Indimenticabile per piccoli e grandi sogni.

Albergo Diffuso del Monte Generoso

Osteria con Alloggio La Peonia

Eventi in quota:

al Fiore di Pietra giovedì, venerdì o sabato fino alle 23:00

Suggerimenti

Si consiglia di attenersi con scrupolo alle disposizioni doganali, consultando siti internet appropriati prima della partenza da casa. Rispettare i percorsi indicati e seguire i sentieri qualora frequentati. Portare a casa i propri rifiuti o, meglio, depositarli negli appositi bidoni di raccolta differenziata. Consultare il sito di Meteo Svizzera prima della partenza.

Itinerari a piedi consigliati:

Sentiero delle Nevère.

Sentiero da Bellavista al Monte Generoso.

Bike’n Wine pedalando e degustando tra i vigneti del Mendrisiotto

Cosa vedere:

Museo Vincenzo Vela a Ligornetto

Galleria Baumgartner di Mendrisio www.galleriabaumgartner.ch/it/

Museo dei Fossili del Monte San Giorgio a Meride

Museo etnografico della Valle di Muggio

Abbigliamento: Consigliato abbigliamento da montagna a seconda del periodo, con giacca in gore-tex, scarponcini, guanti, berretto e zainetto con le provviste di giornata (acqua, integratori, cibo)

Testo e foto di Livio Piatta|Riproduzione riservata © Latitudeslife.com

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