Il 12 aprile a Roma, nella sede dell’Ufficio Cultura e Informazioni dell’Ambasciata di Turchia, ha avuto inizio la mostra delle opere di Fatih Mika. La rassegna sarà aperta al
pubblico fino al 13 maggio e avrà come protagoniste le incisioni dell’artista di Küçükçekmece (Istanbul): i paesaggi di questo luogo rappresentano la principale fonte d’ispirazione per le stampe con soggetti appartenenti al mondo animale e vegetale. I fogli trasmettono uno spirito misto di malinconia e astrazione fiabesca mutuata dall’amore di Mika per la poesia. Questa passione risulta influenzata dalle letture di Saif Faik e di Eugenio Montale, di cui ha illustrato i componimenti. La produzione copre vari temi tra echi marini, riletture di Roma e dei classici, i profili dei re Assiri e la filosofia. Nelle opere più recenti fanno capolino i personaggi delle favole turche mostrati
sotto una luce incantata, ingenua. La tecnica impiegata per la realizzazione è quella dell’acquatinta allo zucchero e, grazie a un procedimento con acido nella granitura, l’effetto ottenuto è sfumato e tridimensionale, oppure conferisce un aspetto di acqua e marmo alle figure. L’incisore stampa le proprie matrici e i supporti preferiti per le stampe sono la normale carta Catania e la carta riso colorata che attenua ulteriormente la sensazione di goffratura.
Testo di Mauro Pinto
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