La tartaruga punk dalla cresta verde rischia l’estinzione

Tartaruga del Fiume Mary (Elusor Macrurus) Photo© Chris Van Wyck

La Zoological Society of London (ZSL) ha inserito la tartaruga cresta verde del Fiume Mary (Elusor Macrurus) nella lista delle specie a rischio di estinzione. La notizia, riportata da testate famose come Newsweek, The Guardian e la CNN, ha fatto il giro del mondo.

Il motivo è duplice: da un lato si tratta di una specie antichissima senza altri sbocchi evolutivi, la cui origine probabilmente deriva dall’età dei dinosauri. Vive esclusivamente nelle acque di un fiume del Queensland australiano, il Mary River appunto, ed ha una capacità pressoché unica: quella di poter respirare normalmente, ma anche sott’acqua attraverso la cloaca. Un doppio sistema respiratorio che le consente di stare fino a tre giorni di seguito in acqua. Animale ovviamente innocuo ed onnivoro, si ciba di alghe, molluschi e piccoli pesciolini, raggiungendo i 50 cm di carapace, una ragguardevole dimensione.

L’altra caratteristica che l’ha resa famosa è legata all’aspetto del muso, da cui deriva il suo nome comune: punk-rock turtle. Due spuntoni sotto il mento ed una capigliatura mohicana formata da alghe che crescono sulla sua testa. Strana e bellissima al punto che negli anni sessanta e settanta furono prelevati dal fiume circa 15.000 esemplari all’anno che finirono come animali da compagnia nelle villette delle città australiane, molto apprezzati per la docilità del loro carattere. Considerando il lungo periodo di tempo che porta alla maturità sessuale questi animali (25/30 anni), la moda delle tartarughe punk-rock ha molto influito sulla loro sopravvivenza, eliminando in pratica un’intera generazione.

Per una volta non si tratta quindi di una specie minacciata dall’inquinamento, dalla caccia serrata a fini culinari, dalla povertà di una popolazione indigena che cerca a sua volta di sopravvivere a discapito della natura che la circonda; parliamo di una specie minacciata perché diventata animale da compagnia. Incredibile.

Ci auguriamo quindi che questa nuova notorietà a livello mondiale possa stavolta proteggere questo strano e magnifico animale dalla stupidità dell’essere umano.

Testo di Paolo Ponga | Riproduzione riservata Latitudeslife.com

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