Viaggio o non viaggio? In questo periodo moltissimi passeggeri aerei si stanno chiedendo se ci sia la possibilità di essere risarciti in caso di rinuncia al volo a causa dell’emergenza Coronavirus. Ma come funziona? Cerchiamo di fare chiarezza.

Non si parla d’altro su tutti i giornali. Il Covid-19 è protagonista di tutte le testate. Ma mentre molti quotidiani vengono accusati di allarmismo inutile, diverse domande rimangono senza risposta. Noi cerchiamo di darne qualcuna. In particolare parliamo dei viaggiatori italiani che hanno in programma voli per l’estero durante questo periodo.
Come si fa a rinunciare al volo? Si ha diritto al risarcimento? Ma soprattutto: è una buona idea rinunciare al volo già prenotato? Vediamo.
La primissima constatazione da fare è questa: la situazione dei voli di linea è in evoluzione continua, siccome in evoluzione continua è anche la situazione del virus stesso.
Limitazioni ai voli nazionali? Quasi nessuna
Esclusi i residenti dei comuni della cosiddetta “zona rossa”, ossia quelli del lodigiano e di Vo’ Euganeo (che non possono uscire dai confini dei comuni), tutti gli altri italiani hanno la possibilità di volare liberamente all’interno del Paese. Stesso discorso vale per i treni nazionali.
Voli all’estero?
La stragrande maggioranza dei Paesi europei e occidentali, per ora, non impone limitazioni riguardo i passeggeri italiani che volano sui normali aerei di linea. Sono sempre più numerosi gli Stati che sconsigliano i viaggi in Italia ai propri cittadini, ma nessun tipo di limitazione legale. Ci sono però alcune eccezioni, ad oggi.
La prima è la più ovvia: i voli da e per la Cina sono temporaneamente bloccati per tutti.
Agli italiani che viaggiano verso la Gran Bretagna è richiesto un periodo di auto isolamento di 14 giorni a chi presenta sintomi anche lievi. Sito del Governo Britannico per info ulteriori https://www.gov.uk/guidance/wuhan-novel-coronavirus-information-for-the-public)
Allo stesso modo anche la Francia raccomanda l’auto isolamento a chi viaggia dall’Italia verso la Francia, specialmente a chi proviene dalle regioni “rosse”: Lombardia e Veneto. (info su https://www.gouvernement.fr/info-coronavirus)
Alcune compagnie aeree hanno sospeso i voli da e per l’Italia: Bulgaria Air e Kuwait Airways.
Rimborso per i biglietti aerei: sì o no?
Per quanto riguarda la questione dei rimborsi del biglietto aereo, c’è da fare una netta distinzione tra chi ha deciso volontariamente di rinunciare al volo, e chi invece è stato costretto a rinunciare per voli annullati a causa di Covid-19.
Gli italiani che hanno rinunciato volontariamente al volo molto probabilmente non avranno la possibilità di ottenere un risarcimento pari al prezzo del biglietto. Si potrà comunque richiedere e ottenere il rimborso delle tasse aeroportuali (sempre se non sia già stato effettuato il check-in). Chi ha acquistato un biglietto con tariffa rimborsabile avrà diritto al risarcimento, ma la restituzione è dovuta alle condizioni di vendita del biglietto, e non dipende dal Coronavirus.
A chi è stato annullato il volo a prescindere dalla propria volontà, spetta invece il totale risarcimento del prezzo del biglietto. Per esempio se avete prenotato per questi giorni voli su aerei di linea di Bulgaria Air o di Kuwait Airways da e per l’Italia, quasi sicuramente non potrete volare, ma avrete il diritto di rimborso totale.
In poche, semplici parole, la regola è: il risarcimento spetta solo a chi ha rinunciato al volo per responsabilità della compagnia aerea. Può essere interessante consultare anche questo articolo sul rimborso del biglietto aereo di Italiarimborso.
Volare o rimanere a terra?
Tranne per i pochi casi sopracitati di compagnie aeree che hanno sospeso i voli da e per l’Italia, ai passeggeri italiani spetterà la scelta se viaggiare o rinunciare e restare a casa, almeno per ora.
Ma allora la domanda è: cosa è meglio fare?
Rinunciare al volo per la possibilità di contagio è senza dubbio una motivazione plausibile e seria. Chi non vuole rinunciare al volo, e ha la possibilità di volare e un biglietto già in tasca, può comunque adottare una serie di precauzioni. Su queste si è molto discusso, e circolano una lunga serie di consigli e informazioni, non tutte attendibili. Le più autorevoli sono le regole emanate dal Governo italiano, consultabili sul portale del Ministero della Salute.
Tra queste c’è ovviamente quella di evitare di volare nelle aree più a rischio (Cina e Stati limitrofi). Si raccomanda, in particolare quando ci si trova nelle zone rosse, di evitare di visitare mercati, specialmente quelli di prodotti alimentari freschi di origine animale.
È fondamentale evitare il contatto con persone che presentano i sintomi del virus, e lavare frequentemente le mani. Sembrano consigli banali, ma possono salvare molti viaggiatori dal contagio.
Cosa succederà in futuro?
Quella attuale è una situazione che si evolve costantemente, di ora in ora. Le regole dettate oggi dal Governo potrebbero già essere modificate domani. Anche per quanto riguarda i viaggi aerei.
Per questo motivo, almeno per ora, è consigliabile non rinunciare a un volo aereo fissato per i mesi prossimi. Se avete già in tasca un biglietto per aprile, o maggio, o addirittura per quest’estate, per ora non ha senso rinunciarvi. Nel giro di un mese la situazione potrebbe essere cambiata notevolmente. Speriamo in meglio. Inoltre per ottenere il rimborso di un biglietto (nel caso in cui il vostro contratto di vendita comprenda questa possibilità) non sono necessari mesi, ma solo alcuni giorni. Se invece avete già comprato un biglietto aereo non rimborsabile per le vacanze di quest’estate, tanto vale aspettare l’evolvere della situazione, invece di cancellare il volo e rimetterci il prezzo del biglietto.
Per tenersi aggiornati è sempre meglio consultare il sito ufficiale del Ministero degli Esteri www.viaggiaresicuri.it
Testo di Stefano Ghetti|Riproduzione riservata © Latitudeslife.com
Caro lettore,
Latitudes è una testata indipendente, gratis e accessibile a tutti. Ogni giorno produciamo articoli e foto di qualità perché crediamo nel giornalismo come missione. La nostra è una voce libera, ma la scelta di non avere un editore forte cui dare conto comporta che i nostri proventi siano solo quelli della pubblicità, oggi in gravissima crisi. Per questo motivo ti chiediamo di supportarci, con una piccola donazione a partire da 1 euro.
Il tuo gesto ci permetterà di continuare a fare il nostro lavoro con la professionalità che ci ha sempre contraddistinto. E con lo stesso coraggio che ormai da 10 anni ci rende orgogliosi di quello facciamo. Grazie.