Il camping è tra le modalità di vacanza più scelte per quest’estate, ma ci sono alcune cose importanti da sapere.

Le vacanze in campeggio sono sicuramente tra le modalità più scelte dell’estate 2020: vuoi per riscoprire la natura, vuoi perché il distanziamento sociale è più facile da mantenere. Per molti tra quelli che quest’anno scelgono di partire con tenda sulle spalle qualche consiglio e qualche considerazione sulla vacanza in tenda può essere utile.
Ad esempio: sapete che non è legale campeggiare (fuori dalle aree adibite a campeggio) in alcuni Paesi? Dov’è meglio piantare la tenda? Ma, sopratutto, cosa bisogna mettere nello zaino e cosa non si può assolutamente dimenticare?
I vantaggi del camping

A prescindere dalla strana estate che stiamo vivendo, alloggiare in tenda è un’esperienza che porta vantaggi incondizionati. Innanzitutto il camping permette un considerevole risparmio di denaro rispetto a una struttura alberghiera. Poi c’è da considerare che, specialmente se si pianta la tenda al di fuori dei campeggi, non c’è da perdere tempo in prenotazioni con mesi di anticipo e pagamenti di caparre. Anche le aree di campeggio spesso non necessitano di prenotazione, soprattutto in bassa stagione; tuttavia quest’anno più di un campeggio richiede di prenotare, per garantire le norme di sicurezza.
La natura e ciò che comporta stare a contatto con essa, il più piacevole dei vantaggi del campeggio; dormire a pochi centimetri dall’erba di un prato, magari a pochi metri dal mare o sulle falde di un massiccio montuoso; sentire, al di là della tenda, il vento tra i rami degli alberi; regolare il proprio orologio biologico ed il ciclo del sonno, basandosi non più sulle sveglie e sulle luci artificiali, ma sull’alba e sul tramonto; la luce del sole aiuta a ristabilire un ritmo giornaliero di veglia e sonno che può fare davvero bene, soprattutto a chi soffre di disturbi legati al riposo notturno.
Si può campeggiare ovunque?

Importante sapere che non è possibile piantare la tenda ovunque; nonostante nessuno pianterebbe una tenda nel bel mezzo di una città, in alcuni paesi è comunque vietato campeggiare fuori dalle aree adibite a campeggio, pur trovandosi in riva al mare o in mezzo a un bosco.
Riguardo la chiarezza delle leggi riguardanti il campeggio, si aprirebbe un discorso tutt’altro che semplice: in effetti le normative di molti Paesi europei non specificano cosa si intenda con il termine campeggio; la conseguenza è che pochissime leggi sono davvero chiare e definite. In Italia per esempio si considera campeggio l’installazione stabile di tende oltre le 48 ore o comunque nelle ore diurne; in poche parole piantare la tenda solo durante la notte (e per una sola notte) sembra che non sia illegale.
Considerate le normative, possiamo darvi qualche consiglio più preciso: decidere di piantare la tenda su un terreno pubblico implica la necessità di informarsi specificamente sulle leggi dello Stato o della Regione di cui quel terreno fa parte. Molto più semplice è campeggiare in terreno privato: se non è adibito a campeggio, è comunque possibile accamparsi, previo accordo con il proprietario del terreno: questa spesso si rivela un’ottima idea. Per quanto riguarda i Parchi Nazionali e le aree protette, la possibilità (o il divieto) di campeggiare è specificata nel regolamento del Parco o della riserva.
Per quanto riguarda gli Stati europei nei quali il campeggio è espressamente vietato, si annoverano Lussemburgo, Andorra, Germania e Austria, oltre al Liechtenstein e all’Irlanda.
Consigli su dove piantare la tenda

Anzitutto: meglio campeggiare lontani dai centri abitati: sicuramente stare in mezzo alla natura è più nello spirito di una vacanza in campeggio e si incontrano meno persone. È importante anche informarsi su animali potenzialmente pericolosi, che potrebbero essere attratti dall’odore del cibo che cucinate davanti alla vostra tenda. A questo proposito è meglio mantenere gli alimenti sigillati; in caso di incontro con animali selvatici, è comunque meglio non avvicinarli, anche se innocui.
Piantare la tenda vicino al mare o in località turistiche costituisce sempre un rischio maggiore, perché si incontrano più persone, e i territori sono solitamente più sorvegliati.
I campeggi sono luoghi sicuri da tutti questi punti di vista, ma chiaramente bisogna pagare un prezzo (solitamente basso) e a volte risultano affollati: non l’ideale per chi cerca un po’ di solitudine.
Ultimo consiglio, ma non meno importante: essere sempre ben attrezzati; proprio a questo proposito abbiamo stilato un elenco con gli oggetti più importanti da mettere nello zaino da campeggio.
Cosa portare in campeggio

L’oggetto più scontato in questa lista è la tenda, ma è consigliabile investire un po’ di denaro, se dovete comprarne una. Infatti le tende più leggere e più resistenti costano di più, ma i vantaggi sono molteplici; fra questi, meno problemi se di notte piove e meno peso sulle vostre spalle, sopratutto se campeggiate durante un trekking e quindi dovete portare tutto a mano.
Lo stesso ragionamento vale per il sacco a pelo e per il materassino: il vostro sonno sarà più o meno buono a seconda della qualità di questi due oggetti fondamentali.
Accessori utili

Una torcia frontale è comodissima per muoversi nell’oscurità senza avere le mani occupate per tenerla: si rivelerà molto utile.
Ultimo, ma non meno importante: un anti-zanzare. Sembra l’ultimo dei problemi, ma le zanzare e gli altri insetti possono essere fastidiosissimi e rovinare le notti che altrimenti sarebbero sicuramente riposanti e piacevoli.
A questo proposito vi consigliamo Bite Away: un dispositivo originale ma molto interessante; non serve per allontanare le zanzare, ma per alleviare il fastidio che le loro punture producono sulla pelle; è totalmente privo di sostanze chimiche, quindi è adatto anche a bambini e persone allergiche agli spray anti-zanzare.
Tra gli altri oggetti che consigliamo di portare: un kit di pronto soccorso, materiale per pulirsi e lavarsi, qualche indumento di ricambio, cibo e acqua; inoltre, se avete in progetto un lungo trekking, una buona scorta di cerotti per eventuali vesciche.
Testo di Stefano Ghetti|Riproduzione riservata © Latitudeslife.com
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