Il Monferrato, patria di vini rinomati, di ricca cucina e borghi incantevoli, si estende fra le terre di Asti e Alessandria, arrivando a coprire il Casalese, fino all’Appenino Ligure. Patrimonio Unesco, da poco è Monferrato Identity. Per onorare i vini del territorio il 20 e 21 maggio scorsi si è tenuta la prima grande kermesse nel castello di Costigliole d’Asti.

Oggi il Monferrato è un territorio che vuole raccontarsi e farsi conoscere attraverso le sue eccellenze, partendo ovviamente soprattutto da quelle enologiche, ma svelando molto di più. Se la Barbera (al femminile) è senza dubbio un simbolo e uno dei vitigni più identificativi di tutto il Monferrato, fin dall’antichità nella zona ne sono stati coltivati anche altri, autoctoni di assoluto prestigio, contribuendo a creare quella biodiversità che contraddistingue il territorio.
da 70 anni il Consorzio promuove il vino e il territorio

Il Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato svolge un ruolo centrale da oltre 70 anni nel promuovere e tutelare le eccellenze vinicole del Monferrato. Dal 1946 (quando si chiamava Consorzio per la Tutela dei Vini Tipici Barbera d’Asti e Freisa d’Asti) ad oggi, è passato da 7 a 404 aziende consortili, per 13 denominazioni attualmente rappresentate. Seguendo l’evoluzione del Consorzio, si comprende perfettamente come un’eccellenza produttiva possa incidere sul territorio (plasmandone il paesaggio) e cambiare la vita della comunità (qui favorendo la spinta propulsiva allo sviluppo, negli anni ’80).
Il Monferrato Wine Festival

Una storia emblematica che è stata raccontata alla prima edizione di Monferrato Wine Festival. Appuntamento che diverrà annuale, per un impegno collettivo di Consorzio e aziende partecipanti al servizio di un’area vitivinicola tra le più estese e variegate d’Italia. Monferrato Wine festival si è tenuto nella speciale cornice del Castello di Costigliole d’Asti, accompagnando il pubblico in un vero e proprio viaggio attraverso le tredici denominazioni tutelate dal Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato.
34 aziende produttrici e 100 etichette, proposte in degustazioni nelle masterclass guidate dal relatore AIS Andrea Dani, oppure offerte in tanti banchi d’assaggio. Che hanno permesso ai visitatori di incontrare chi crea vini capaci di raccontare questo territorio unico. E non sono mancati stimolanti abbinamenti con il cibo della tradizione.
Un mare di colline e di cantine cercando Paolo Conte

Il Monferrato accomuna contrade di Asti, Alessandria e Casale, in un mare di colline. O meglio dune di vigneti, morbide e invitanti. Dolci e in un attimo scoscese, inframmezzate da boschi e più a valle da risaie che allagate diventano un altro mare. In mezzo il Po e tante occasioni per un turismo lento, culturale, amante dei vini, dei castelli medievali e pievi romaniche, e borghi fra i più belli del Piemonte.
Ma è nella visita alle cantine e nelle soste nei ristoranti che s’incontra la vera anima, fatta di grandi vini: barbera, freisa e grignolino i più tipici. E di preziose ricette recuperate alla tradizione monferrina verace. Oppure di atmosfere uniche in manifestazioni legate al folklore e alla cultura locale. Perdendosi tra strade tortuose per assistere a un incontro di pallone elastico, fra gesti da iniziati, bevute, scommesse. Con le orecchie ancora inondate dalle parole argute e jazzate di Paolo Conte.
Monferrato vino, cibo, borghi e castelli

Ricco di storia e tradizioni, il Monferrato è una terra di scoperta, come si diceva attraverso i vini, il cibo, le mille suggestioni. Ma che dire dei castelli medievali, pievi romaniche, i magnifici borghi fermi nel tempo, alcuni inseriti fra i più belli d’Italia? Girando si ritrovano cantine stupende, a cominciare dalle cattedrali sotteranee di Canelli, musei storici come quello dello della Bersano, piccole gallerie d’arte con piacevolissimi dehors. Godendo di soste nelle piacevoli piole (osterie), oggi spesso ristoranti di charme e qualità, a volte produttori in prima persona di vini e formaggi. E tanti agriturismi immersi nella natura ma con ogni comfort, dalla piscina, all’ottima cucina, altra base di partenza ideale per scoprire il territorio.
Allasilo nel paese delle rose

Il food è ovviamente un tema centrale del territorio. E allora si può cominciare da un pranzo da Allasilo a Cerreto d’Asti, conosciuto come il “Paese delle Rose”, fra le colline del Monferrato astigiano. Grande bellezza a 40 minuti dal centro di Torino e di Asti.Un luogo di incontro, ristoro e condivisione nato dal recupero dell’ex sede dell’Asilo del Comune di Cerreto, una magnifica struttura di inizio ‘900 che ha mantenuto intatto il suo fascino e le suggestioni del passato. Dal 2019 il Comune ha affidato la gestione della struttura alla SAN (Scuola di Agricoltura Naturale), che ha portato ALLASILO la sua filosofia di accoglienza e di cucina, oltre al suo impegno per la valorizzazione della comunità e del territorio.
Qui si propone tradizione contadina, territoriale e con opportune contaminazioni. Spettacolari i friciulin (polpettine monferrine), ottimi i vini di loro produzione biologici e naturali (il patron Andrea Pirollo è presidente del consorzio dell’Albugnano), che portano i nomi di famiglia. E per chi lo desidera ci sono 3 ampie e confortevoli camere per godersi appieno una cena o per soggiorni alla scoperta del Monferrato e delle colline torinesi. Un bel dehors per cene sotto le stelle. Alle pareti quadri d’autore, e che autore! È un’attrattiva culturale, quasi com’era la Colombe d’Or di St. Paul de Vence. (Figlia di Modigliani, Warhol, Bansky, concesse da un amico gallerista.

Terra di eccellenze, vale la pensa di fare una sosta a Cocconato per assaggiare la famosa robiola. Una delizia quella dell’ Agriturismo Cascina Rosengana, qui tutto è a metro zero, biologico e biodinamico e soddisfa i criteri Demeter. E anche un ottimo indirizzo per fare base per un soggiorno, camere accoglienti, giardino, piscina e ristorante.
Un Museo delle Contadinerie e libri rari a Nizza Monferrato

La Bersano dal 1907, è una delle poche che può vinificare il barolo in sede, sono cantine storiche a Nizza Monferrato nel cuore della regione geografica. Vale la pena di visitare i Musei Bersano per conoscere da vicino la cultura rurale autentica: c’è il Museo delle Contadinerie dove ritrovare attrezzi per la campagna e la vinificazione, torchi a vite risalenti al ‘600 e anche una locomotiva.
L’unicità e la rarità delle testimonianze raccolte hanno permesso al Museo delle Contadinerie di essere inserito nella lista dei beni protetti dall’Unesco durante il riconoscimento di Langhe-Roero e Monferrato a Patrimonio Mondiale dell’Umanità. Nella palazzina liberty che fu abitazione della famiglia Bersano, interessante la Raccolta delle stampe enoiche che raccontano quattro secoli di stampe, disegni, quadri, incisioni e libri rari legati al mondo del vino.

Un giro ad Asti: nelle cantine dell’Alfieri ci sono i bozzetti di Guglielminetti
Nelle storiche cantine di Palazzo Alfieri, che merita sicuramente una visita, la sopresa sono le sculture, i bozzetti e le scenografie di Eugenio Guglielminetti, pittore (allievo di Felice Casorati), scultore e scenografo sensibile alle ricerche delle avanguardie storiche. Nella sua carriera l’artista astigiano indagò vari campi artistici e contribuì con la sua visionarietà a creare spazi e mondi incredibili.

Attività realizzata con il contributo del MASAF, ai sensi del decreto direttoriale n. 553922 del 28 ottobre 2022 – CUP J88H22001700008
Testo di Teresa Scacchi|Riproduzione riservata ©Latitudeslife.com
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