St. Moritz. Lusso e tradizione al Kempinski Grand Hotel

St. Moritz è da sempre rinomata per essere un’esclusiva località sciistica dai panorami mozzafiato. Il Kempinski Grand Hotel offre motivi in più per visitarla, lusso, tradizione ed impronte famose.

C’è un modo insolito, spettacolare e divertente per raggiungere St. Moritz nell’Engadina: viaggiando con il Bernina Express. Durante le tre ore che il pittoresco “ trenino rosso” impiega per percorrere la tratta Tirano – St Moritz è impossibile annoiarsi . Ogni curva, ogni galleria superata, ogni viadotto rivela un paesaggio sempre nuovo e sorprendente… si passa dai 400 metri di Tirano, la stazione di partenza, ai 2200 del passo dove è situato il Rifugio Ospizio Bernina , attraversando città e piccoli borghi , costeggiando fiumi e laghi, correndo accanto a millenari ghiacciai per arrivare infine al capolinea di St Moritz.

Situata nel Canton Grigioni , St Moritz, località turistica per eccellenza, tra le più rinomate e famose, si affaccia delicatamente sull’omonimo lago, immerso in un paesaggio suggestivo di foreste, corsi d’acqua e montagne con viste mozzafiato. Luogo dotato di un fascino selvatico, nonostante la sua fama cosmopolita, dovuta alle numerose frequentazioni del jet set internazionale e ai Vip che arrivano da ogni parte del mondo.

In questo paesaggio, lievemente incantato, spiccano i battenti celesti e le caratteristiche torri d’angolo del Kempinski Grand Hotel des Bains, che si erge maestoso, come un castello delle fiabe.

L’odierno albergo a cinque stelle, sorge su quello che all’epoca, negli anni 1862-66, si chiamava Parkhotel Kurhaus, un edificio di due piani, senza le attuali due torri d’angolo (aggiunte solo nel 1905) , che apriva le porte al pubblico per la prima volta nel 1864. Non ci poteva essere una posizione migliore per un grande albergo a St. Moritz, che all’epoca era, soprattutto, una stazione termale. Infatti , la sorgente di acque minerali di San Mauritius – ( origine di St. Moritz ) veniva citata e descritta nei trattati del noto medico Paracelso, in cui annoverava queste acque tra le curative d’Europa.

L’edificio, oggi completamente restaurato, è particolarmente sfarzoso, e vanta un patrimonio edilizio di ricca tradizione. Malgrado ciò, appena si oltrepassa la soglia, l’atmosfera cambia, offrendo una sensazione di leggerezza e discrezione. Gli arredi sono un felice connubio di tradizione e modernità, che si rivela in un design contemporaneo.

Sia gli interni che gli esterni dell’edificio, sono stati restaurati, rispettando la struttura e il disegno originale. L’arredamento è stato studiato in modo da far risaltare gli ambienti luminosi, rinunciando all’uso di tessuti pesanti e di colori scuri. La biblioteca, rimasta chiusa per decenni, è interamente conservata nella sua struttura primaria. Il soffitto, dipinto a legno, è un esempio, particolarmente ben conservato, della Biermalerei , una tecnica pittorica a stampo, molto in voga allora, che mirava ad imitare l’aspetto del legno. I dipinti portano la firma del pittore Donazzi di Celerina. Durante i lavori di restauro dell’Enoteca e del ristorante Cà d’Oro, sono venuti alla luce affreschi di particolare bellezza, che emozionarono un imbianchino che vi stava lavorando: “ Venite a vedere cosa ho trovato , ci dobbiamo veramente tinteggiare sopra?” . L’Enoteca ( 15 punti Gault Millau) si trova in quella che, nel secolo scorso, era denominata la Sala della Dame, perché frequentata da sole donne , le quali amavano incontrarsi, una sera alla settimana , a parlare e cenare per loro conto, lontane da fidanzati e mariti.

Un luogo fortemente evocativo , se si pensa alla quantità di impronte famose che hanno calpestato questi corridoi, queste stanze, questi saloni. Coco Chanel, tanto per citarne una, un’icona del lusso, vi trascorreva le vacanze. E fu nell’inverno del 1946, che proprio al Kempinski Grand Hotel des Bains di St. Moritz, Mademoiselle rincontrò l’amico scrittore Paul Morand, con cui trascorse numerose serate a chiacchierare , confidando la storia della sua vita.

Dopo aver trascorso qualche ora camminando all’aria fresca e pungente, oppure al termine di una giornata sugli sci , non c’è niente di meglio che immergersi nell’atmosfera avvolgente delle terme Kempinski The Spa. E’ sufficiente rilassarsi, per godere con tutti i sensi, degli elementi naturali prodotti dalle Alpi.

Acque dei ghiacciai, graniti della Bregaglia, piante aromatiche e legnami dell’Engadina, creano una raffinata atmosfera dal carattere singolare. Si può scegliere tra la sauna biologica, la sauna alle pietre e la grotta aromatica, fino alla sauna finlandese ad alta temperatura ed aria secca ed il bagno di vapore ad alto tasso di umidità. L’acqua è un elemento naturale essenziale alla vita. La sorgente di Mauritius, che ha origine in uno degli edifici che compongo l’albergo, è stata dissotterrata e resa facilmente accessibile per gli ospiti dell’albergo.

Testo di Silvana Benedetti

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