di Stefania Bortolotti
Lasciatevi contagiare dal “mal d’Africa”. Ecco alcuni itinerari in Kenya. Il primo è dedicato a chi visita questo Paese per la prima volta, il secondo ai grandi parchi, il terzo alle spiagge più belle. L’ultimo vi guiderà alla conquista del Monte Kenya.
In Kenya per la prima volta
Il Kenya riserva al viaggiatore una sorprendete varietà di habitat ed ambianti naturali diversi tra loro: dai 450 chilometri di spiagge della costa orientale africana alle savane e ai laghi salati, dalle nevi del monte Kenya ai selvaggi contrafforti del Rift e alle fertili praterie degli altopiani. A chi giunge per la prima volta una visione d’insieme di questo Paese sarà offerta dalle meraviglie dei suoi grandi parchi nazionali.
Nairobi: è la capitale di tutte le etnie kenyane, da qui un viaggio a ritroso nei secoli per raggiungere le falde del Kilimangiaro, quindi i due Tsavo, due differenti parchi nazionali che hanno solo il nome in comune ed infine la costa dell’Oceano Indiano.
L’Amboseli: è il parco nazionale ai confini con la Tanzania da dove si gode la miglior vista del Kilimangiaro.
Lo Tsavo Ovest: questo parco nazionale è il regno di giganteschi baobab e degli elefanti.
Lo Tsavo Est: è ricco di foreste e di corsi d’acqua ed è abitato da giraffe ed impala.
L’Oceano Indiano: calde spiagge protette al largo da una splendida barriera corallina.
I grandi parchi
Bufali, leoni, elefanti, giraffe, zebre e leopardi: i signori delle foreste e delle savane sono sicuramente una delle ricchezze più preziose del Kenya che, oramai da anni, ha imparato a tutelarla. E i grandi parchi e le riserve del Paese sono i veri santuari della Wilderness africana.
Il Maasai Mara: a quattro ore da Nairobi, è il parco più rappresentativo dal punto di vista naturalistico del Kenya. Il Maasai Mara è poi il proseguimento naturale del Parco del Serengeti, in Tanzania.
Il lago Naivasha: è quasi una tappa obbligata dove pernotta chi è diretto verso i parchi del Kenya centrale. E anche il paradiso dei “birdwatcher”.
Il lago Nakuro: è famoso per i fenicotteri rosa che si radunano qui a milioni.
I parchi di Samburu, Buffalo Springs e Shaba: un fiume rosso, l’Ewaso Nyro separa queste tre riserve naturali ricche di una fauna diversa da quella del Kenya meridionale.
Il Meru: al suo interno alcune zone sono “off limits” per l’uomo. Nelle sue savane vivono gli unici esemplari di rinoceronte bianco del Kenya.
Spiagge e coralli
Affacciato sulle acque dell’Oceano Indiano, il Kenya vanta 450 chilometri di spiagge coralline protette da una barriera di madrepore ben visibili nei momenti di bassa marea, il completamento ideale di un viaggio in questo splendido Paese.
L’isola di Wasini: è il paradiso dei sub che qui possono nuotare tra coralli e madrepore ancora intatti e dedicarsi alla pesca.
L’incanto di Diani: è considerata la regina della costa meridionale con i suoi colossali baobab e le suggestive rovine islamiche.
Nyali, Bamburi e Kikambala: sono le porte d’ingresso alla costa settentrionale, a nord dell’isola di Mombasa. Chilometri di spiagge bianchissime, si affacciano sulle acque del parco marino di Mombasa.
Watamu: le sue spiagge sono così belle che l’Unesco ha voluto proteggerle con una riserva.
Malindi: qui Hemingway veniva a praticare la pesca d’altura, trovando l’ispirazione per il suo capolavoro “Il vecchio e il mare”.
Trekking sulla Montagna Sacra
Il Monte Kenya svetta proprio sulla linea dell’Equatore. Giungere ai 5.188 metri d’altezza della cima è un’impresa per soli alpinisti esperti. Ma questo itinerario vi guiderà sui sentieri di un emozionante trekking d’alta quota.
Protetto dall’Unesco: il monte Kenya sorge nel cuore di un parco nazionale che si estende per 580 kilometri quadrati. I paesaggi sono tra i più vari: foreste d’alta quota, zone di tundra alpina, deserti e ghiacciai.
La salita da Naro Muro: è il nome del villaggio da cui parte una delle tre vie al Monte Kenya, scelta per questo trekking che dura due giorni.
La palude verticale: è la zona attraversata dal trekking per raggiungere quota 4.160 metri e assai insidiosa in caso di pioggia.
Come organizzare un viaggio in Kenya
Con un’esperienza quasi quarantennale, IL VIAGGIO Journeys & Voyages ha una collaudata specializzazione sul continente africano e ha conquistato una posizione di leadership per quanto riguarda questa destinazione. Negli itinerari di questo tour operator milanese, proposte quanto mai varie e studiate “su misura”: dai soggiorni balneari ai safari nei parchi, agli itinerari turisticamente poco battuti, ma organizzati in ogni dettaglio, in modo da non dover rinunciare ai comfort essenziali, il tutto per vivere l’emozione di un viaggio a contatto con la natura africana. I programmi sono molto vari: c’è solo l’imbarazzo della scelta. i trasferimenti sono in pulmino, in aereo o in fuoristrada, i pernottamenti avvengono in genere in “lodge” all’interno dei parchi, ma è anche possibile provare l’emozione di trascorrere la notte sotto le stelle, nel cuore della savana, scegliendo la sistemazione nel campo tendato, suggestiva quanto confortevole. ? sb
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