Sapori d’autunno. In agriturismo si gustano meglio

agriturismi-autunnoProfili che sembrano disegnati dalla mano di un pittore e profumi intensi. L’Italia anche in autunno stupisce tutti con colori e sapori. Dal tartufo bianco di Alba a quello emiliano, passando per la “città che muore”, ecco un tour gourmand a caccia delle provviste per l’inverno. Dove dormire? Ovviamente in agriturismo, per assaporare il gusto italiano a “filo diretto”.

Alba e il suo tartufo

Il tartufo bianco, diciamocelo, ad Alba regna sovrano. Giunta all’86^ edizione, la Fiera Internazionale del Tartufo Bianco, ha inaugurato quest’anno l’8 ottobre, ma non disperate, c’è ancora tempo fino al 27 novembre per leccarsi i baffi e portare a casa qualche souvenir gustoso. Nella terra delle Langhe, Casa Ressia, antico cascinale interamente ristrutturato, è il luogo ideale per conoscere da vicino la tradizione dell’”oro bianco”. Esternamente si presenta come una cascina che negli anni ha saputo mantenere la propria identità. Internamente 8 camere con bagno privato, tv, riscaldamento autonomo e 2 monolocali con cucina. Ogni camera si differenzia dall’altra in base all’arredo e ai dettagli, mai lasciati al caso. A soli 3,5 Km dal centro della città di Alba, l’azienda si sviluppa su più di 3 ettari di terreno coltivati a viti, nocciole, frutta e ortaggi. Per i più curiosi è possibile organizzare, su richiesta, la ricerca del tartufo bianco d’Alba accompagnati da un esperto cercatore della zona. E ancora tour dei castelli delle Langhe, dei vigneti e dei paesini circostanti. Piemonte, che passione.

casa-ressia-albaIl gusto delle colline toscane

Una volta provato, il sali e scendi delle colline toscane, non si scorda più. Se poi si pensa ai piatti cucinati secondo tradizione allora la voglia di tornare al grigiore della città finisce sotto le scarpe. Per riattivare le papille gustative, il fine settimana che va dal 29 ottobre al 1 novembre si rinnova l’appuntamento con Volterragusto, manifestazione che da anni promuove le eccellenze enogastronomiche toscane. A questo punto la domanda sorge spontanea: meglio soggiornare in un agriturismo o un’azienda agricola e cogliere l’occasione per far incetta di profumi e sapori? Diacceroni è entrambe le cose. Il casale è stato recentemente ristrutturato recuperando, quando possibile, i materiali originali: dai mattoni in cotto e pietra serena alle travi in legno di quercia. La miglior cornice pronta ad abbracciarvi notte e giorno? Le colline toscane. E il ritorno a casa si fa sempre più difficile.

diacceroni-volterraPer una “città che muore” c’è un turismo che vive

Sorge su fragili fondamenta d’argilla e le sue mura si stanno lentamente sgretolando, di circa 7 centimetri ogni anno. Stiamo parlando di Civita di Bagnoregio (VT), meglio conosciuta come “la città che muore”. Col passare degli anni, strano a dirsi, il destino del borgo è quello di scomparire. Perché allora non visitarlo prima che sia troppo tardi? A soli 2 chilometri dall’antica città medievale si trova l’Agriturismo Buonasera, il luogo perfetto per un soggiorno immerso nelle bellezze della natura. Qui l’ospite è il benvenuto e può scegliere tra trattamento b&b, mezza pensione, pensione completa con cucina tipica o sola ristorazione. Plus del Buonasera: tutti i piatti vengono preparati con ingredienti biologici dell’azienda agricola e prodotti tipici del territorio. Un parco di 20000 mq, un’area giochi per bambini e una piscina immersa nel verde completano l’opera. Quando si dice giocare in casa.

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agriturismo-buonasera-bagnoregioA tutto tartufo anche in Emilia

Bonariamente soprannominata “la piccola Alba reggiana”, anche Cavola (RE) ha il suo tartufo. Due le domeniche dell’attesissima Festa del Tartufo (il 13 e il 20 novembre) in cui poterlo assaggiare, accostato a sapori più o meno decisi come funghi porcini, salumi nostrani e qualche buon bicchiere di Lambrusco reggiano. Da cogliere al volo anche l’occasione di assaggiare almeno una scaglia di Parmigiano Reggiano del caseificio di Cavola: delizierà il palato al punto tale da volerne portare a casa un pezzo. Un po’ di relax dopo scorpacciate varie è quel che si desidera e lo si può trovare al Castello di Carpineti. L’antico maniero è uno degli elementi fondativi del sistema fortificato di Matilde di Canossa e fu così importante che nel 1077 Matilde decise di aprirne le porte a papa Gregorio VII. Le stanze adibite a pernottamento sono solo due, ma volete mettere l’emozione di dormire in un castello?

castello-di-carpinetidi Ilaria De Pasqua |Riproduzione riservata © Latitudeslife.com

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