
I corsi dicono che Napoleone riconoscesse il profumo della sua città natale a occhi chiusi. Vero o no, nel capoluogo della Corsica il legame di Ajaccio con l’Imperatore, che qui vi nacque il 15 agosto del 1769, si sente praticamente ovunque. Il nome (da Ajace, eroe mitologico) fa pensare alla presenza greca sull’isola già molto prima che diventasse una città fortificata della Repubblica di Genova nel XVI secolo.
Tranquilla cittadina di mare, tutta raccolta attorno alla città vecchia, Ajaccio non rimane in mente per la monumentalità e la pletora di attrazioni. Più facile che sovvengano in mente le spiagge e le calette che costellano i dintorni del litorale occidentale. Località note come la Riserva naturale di Scandola, il sito archeologico di Filitosa, Girolata, ad esempio, sono facilmente raggiungibili dalla capitale corsa e per questo motivo la città funge da punto di partenza strategico per esplorare i tre grandi golfi (Porto, Sagone e Ajaccio), che dominano questo tratto di costa.
Restando in città, invece, ci si gode il lento tran tran di una cittadina vivace ma non caotica.
La dolce brezza mediterranea accarezza le palme del rilassato lungomare; il clima mite, anche d’inverno, invita a intrattenersi nelle piazze, all’aperto. Ciò che invece rimane scolpito in modo quasi indelebile al visitatore è la presenza e il ricordo di Napoleone, che aleggiano nell’aria, vuoi perché all’eroe isolano, e a quello che gli gira intorno, sono dedicate vie, fontane, statue, parchi, musei e poi bar, ristoranti, negozi.
Il cuore di Ajaccio è Place Foch, bella piazza circondata da edifici color pastello, bar e negozietti, dove al centro campeggia imponente la statua di Napoleone. L’arteria principale è cours Napoléon e da qui si parte per andare a conoscere la città vecchia, passeggiando per il dedalo di vicoli pittoreschi che celano spesso scorci inaspettati. Il centro storico custodisce i principali musei ed edifici che vale la pena di visitare in città.
Si inizia da Palazzo Fesch. Costruito nel 1839 per volontà di Joseph Fesch, zio di Napoleone, ha riaperto i battenti nel 2010 dopo un accurato restauro.
Il museo conserva una interessante collezione di pittori italiani come Botticelli, Tiziano, Bellini. Una sezione del museo è dedicata ad opere di epoca napoleonica, tra cui spiccano diversi ritratti della famiglia Bonaparte. E poi non mancano le opere di artisti corsi locali, con una sezione dedicata.
Interessante è la programmazione delle mostre temporanee. Con lo stesso biglietto si può visitare la Chapelle Impériale, che custodisce le spoglie di alcuni famigliari di Napoleone. Un’ala del Fesch ospita la Biblioteca municipale, costruita nel 1801 dal fratello di Napoleone, Luciano. Si entra e si rimane colpiti dalla bellezza della sala progettata dall’architetto Caseneuve, con la boiserie in noce e i 40 mila volumi ben disposti sugli scaffali.

Seconda tappa è la Casa Natale di Napoleone, oggi Museo Nazionale. Mobili, dipinti, decorazioni riportano indietro di quasi tre secoli. A qualcuno l’allestimento potrebbe sembrare didattico, ma la visita dell’edificio è utile se si vuole meglio comprendere il legame dell’Imperatore con la sua città natale, la Corsica e quello che Napoleone diventò poi per l’intera Francia. Il percorso ripercorre la sua giovinezza, la famiglia, e i passaggi durante l’impero.
Altro edificio che merita la visita è la Cattedrale. Recita l’iscrizione: “Heic baptisatus Imperator Magnus”. All’interno dell’edificio manierista è conservato il fonte battesimale dove fu battezzato Napoleone nel 1771. La facciata è in stile tardo rinascimentale di colorazione ocra e l’interno è a croce latina, con una grande navata centrale alta e larga coperta con volta a botte a tutto sesto.
Lasciando per un momento da parte Napoleone, è bene dirigersi verso un altro museo. Stiamo parlando del Lazzaret-Ollandini Eretto nel 1841, il Lazzaret era inizialmente un luogo di quarantena. Da quando François Ollandini lo ha acquistato, è diventato per la città un importante contenitore culturale. In questa cornice eccezionale nel 2008 è stato inaugurato il museo Marc Petit, considerato tra i più grandi scultori contemporanei . Più di 30 bronzi sono esposti in modo permanente nei giardini e nei viali e ospita durante tutto l’anno numerosi eventi, mostre d’arte, workshop, concerti, conferenze.
Il tramonto da cartolina, invece, è quello sulle Isole Sanguinarie, l’arcipelago di roccia rossa, oggi area protetta, che si trova di fronte alla Pointe de la Parata.
Da Ajaccio a Calvi on the road

É la strada che da Ajaccio porta a Calvi: la D81, detta anche la Route des Calanques, è uno degli itinerari più affascinanti di tutta la Corsica. 150 chilometri di rara bellezza che si snodano fra tratti costieri e ameni borghi dell’entroterra.
Merita la sosta Cargese, “la città greca”, fondata nel 1774 da una comunità ellenica esiliata in Corsica. Il retaggio greco è ancora oggi visibile nelle case, che ricordano la tipica architettura delle isole greche. La fama di questa cittadina è legata alle due chiese che si fronteggiano, una di rito cattolico e l’altra di rito ortodosso e che costituiscono le principali attrattive del posto.
Proseguendo sulla strada, straordinario è lo spettacolo che si palesa al viaggiatore nei pressi delle Calanques di Piana, Patrimonio UNESCO: qui il mare e il vento hanno dato vita a un paesaggio di pietra ancestrale, con rocce di 400 metri di altezza che si gettano a picco in mare. Il vantaggio di percorrere questo itinerario fuori stagione è di ammirare la scenografia naturale senza la folla e il traffico che invece è una costante d’estate. Godendosi la strada.
Ajaccio tutto l’anno: gli eventi in calendario
Partiamo dall’evento più vicino, ossia il Capodanno: di solito l’arrivo del nuovo anno è salutato con il tradizionale spettacolo di fuochi pirotecnici sul mare.
Tra gli altri eventi da segnare in agenda ci sono le Journées Napoléoniennes, che si celebrano dal 13 al 15 agosto: 2 giorni di festeggiamenti, parate, spettacoli che ricordano il grande stratega, fondatore della Francia moderna e nato ad Ajaccio proprio il 15 agosto del 1769.
Nel cuore di ogni abitante di Ajaccio c’è il 18 marzo, giorno de La Madunuccia. La festa ha origini antichissime: nel 1656, quando la peste imperversava in Italia, gli Anziani di Ajaccio decisero di invocare la Madonna Nostra Signora della Misericordia di Savona per avere la sua protezione e tenere lontano l’epidemia. Da allora la Madonna è la santa patrona della città, con la processione che raccoglie ogni anno un’ampia folla di devoti che seguono la statua in una manifestazione suggestiva.
Molto famosa anche la fiera della castagna di Bocognano (dicembre), a 40 chilometri dalla città, e il Festival Jazz in Ajaccio a fine giugno.
Dove dormire e dove mangiare
Hotel Palm Beach, conosciuto anche per il rinomato ristorante A Rena d’Oro, premiato con una stella Michelin. Il ristorante propone cucina corsa, rivisitata dallo chef.
Il posto gode anche di una posizione straordinaria, affacciato sulla bellissima spiaggia di sabbia bianca della Route des Sanguinaires.
Come arrivare ad Ajaccio
La Corsica è facilmente raggiungibile dall’Italia con i traghetti di Corsica Sardinia Ferries
Capodanno in Corsica
Corsica Sardinia Ferries organizza crociere per salutare l’ultimo dell’anno a bordo delle sue navi con partenza da una città della Corsica.
Il 2018 prevede la partenza da Livorno e l’arrivo a Bastia; per chi fosse interessato il pacchetto prevede
Capodanno in Corsica a bordo della m/n Sardinia Regina
Livorno – Bastia: 1 notte
Partenza da Livorno la mattina del 31 dicembre, arrivo a Bastia nel primo pomeriggio, con possibilità di sbarcare per visitare la città.
Una notte a bordo, due pranzi e un ricco cenone con veglione, con musica, giochi e brindisi.
Il primo giorno dell’anno vi regalerà una rigenerante passeggiata a Bastia, prima del rientro a Livorno, dove l’arrivo è previsto alle 17:30.
Tariffe a partire da € 230,00 per persona, in cabina doppia interna, tasse incluse.
Link utili
Visit Corsica https://www.visit-corsica.com/
France.fr https://it.france.fr/it
Ajaccio Tourisme https://www.ajaccio-tourisme.com/
Testo di Francesca Calò|Riproduzione riservata © Latitudeslife.com
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