Siena Awards: appuntamento con la grande fotografia mondiale

Siena diventa la capitale della fotografia dal 26 ottobre al 1 dicembre, ospitando le immagini e i reportage dei fotografi più importanti del mondo.

Una delle foto della mostra “Above us only sky”

Anche quest’anno Siena si prepara ad ospitare il grande evento dedicato alla fotografia internazionale: dal 26 ottobre al 1 dicembre, infatti, nella città toscana si svolgerà il Siena Awards, festival dedicato alla fotografia che raccoglie mostre ed eventi espositivi con protagoniste le immagini e gli straordinari reportage realizzati da più importanti fotografi mondiali. L’evento si aprirà con la cerimonia di premiazione del Siena International Photography Awards, il contest di fotografia che ha raccolto ben 45 mila immagini in gara, opere di fotografi professionisti, dilettanti e amatori provenienti da 161 Paesi.

L’appuntamento è per sabato 26 ottobre, dalle ore 17.30, sul palco del Teatro dei Rinnovati per la cerimonia nella quale saranno assegnati i riconoscimenti ai primi classificati di ciascuna categoria in concorso. Inoltre sarà decretato il vincitore assoluto a cui andrà il titolo di SIPA Photographer of the Year. A valutare i lavori è stata designata una giuria internazionale qualificata, dove figurano firme di National Geographic nonché fotografi e picture editor di fama mondiale.

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I migliori scatti del Siena Awards

Mauro De Bettio, “Chasing Spirits”

Domenica 27 ottobre sarà inaugurata “Imagine all the people sharing all the world”. La mostra, in programma negli spazi espositivi dell’ex distilleria dello Stellino, raccoglie i migliori scatti del Siena International Photography Awards.

Per l’occasione, lo spazio che si caratterizza per il forte carattere industriale ospiterà le 143 fotografie di 48 fotografi divise in 10 categorie tematiche.

Nel corso della rassegna, aperta fino a domenica 1 dicembre, si potranno ammirare anche autentiche opere d’arte, fotografie di Premi Pulitzer e pluripremiati vincitori del World Press Photo. La mostra, inoltre, sarà arricchita anche dalle fantastiche immagini video degli autori di National Geographic.

La fotografia aerea di “Above us only sky”

Una delle foto della mostra “Above us only sky”

Nei locali del complesso della Basilica di San Domenico, per tutta la durata del festival, sarà ospitata “Above us only sky”, prima mostra collettiva realizzata in Italia sulla fotografia aerea. La rassegna esamina l’uso della forma, del colore, della prospettiva e dell’astrazione, per rielaborare la comprensione dei paesaggi, dell’ambiente, della fauna selvatica e, più in generale, del mondo intero.  Le opere esposte rilanciano i processi fotografici storici e, al contempo, utilizzano tecniche innovative e attrezzature non convenzionali per rappresentare il mondo in modi sorprendenti.

La sfida ambientalista di Randy Olson: “Planet vs Plastic”

Una foto di Randy Olson per la mostra “Planet vs Plastic”

Nella stessa Basilica sarà lanciata la sfida ambientalista contro l’inquinamento con scatti di Randy Olson, uno dei più importanti e storici collaboratori di National Geographic e docente del Siena Stories Workshop. Dal 27 ottobre, e per tutta la durata del festival, si potrà visitare “Planet vs Plastic”, una sorta di evento-manifesto che mira a sensibilizzare il visitatore alla difesa dell’ambiente attraverso un viaggio tra i contrasti delle bellezze della Terra e le azioni, spesso distruttive, dell’uomo.

Il reportage del soldato Philip Coburn in Afghanistan

Philip Coburn, “Afghanistan Desert Patrol”

Imperdibile a Siena Awards è anche l’appuntamento nel padiglione esterno dell’Ex Distilleria Lo Stellino con “Afghanistan Desert Patrol”, il racconto della drammatica esperienza vissuta in Afghanistan dal marine Philip Coburn. Il soldato, nel gennaio del 2010, è riuscito a sfuggire alla morte dopo che una bomba aveva colpito il mezzo su cui viaggiava. Nell’incidente morirono due marines mentre Coburn rimase gravemente ferito perdendo entrambi gli arti inferiori. I suoi scatti raccontano la missione dell’ISAF legata alla riconquista di Musa Qala.

“Life force” nel Chiostro di San Domenico

Constanza Portnoy, “Life force”

Al Chiostro Basilica di San Domenico, invece, si potrà visitare “Life force: what love can save” di Constanza Portnoy. La fotografa argentina ha scelto di raccontare la straordinaria storia di Jorge, Vero e della piccola Ángeles, una famiglia speciale nata dall’amore tra Jorge e Vero che, nonostante le difficoltà legate alle malformazioni dei due, riescono a dare alla luce la bambina. L’obiettivo della fotografa si posa proprio sulla vita quotidiana di famiglia in stato di povertà, per raccontare il legame d’amore, il sostegno e la tolleranza. Il progetto fotografico della Portnoy cerca di rompere con i preconcetti diffusi in molti ambienti della società definiti “normali”, cercando di “illuminare” la semplicità e l’autenticità dei rapporti umani.

Le pescatrici coreane fotografate da Alain Schroeder

“Grandma divers” di Alain Schroeder

“Grandma Divers” di Alain Schroeder, in mostra nell’Area Verde Camollia 85 a Siena, celebra l’affascinante ma poco conosciuta storia della comunità di pescatrici coreane, definite anche come le ultime sirene, dedite già dal 434 D.C. alla tradizionale attività dell’immersione subacquea in apnea senza bombole di ossigeno e attrezzature moderne in cerca di alghe, crostacei e frutti di mare. Le Haenyeo (letteralmente “donne di mare”) rappresentano l’esempio positivo di pesca sostenibile tanto che il lavoro, di recente, è diventato patrimonio culturale immateriale dell’UNESCO. Schroeder ha voluto fotografare le coraggiose donne con le loro tute di gomma sottile e con i loro vecchi occhiali, con la consapevolezza che quella delle Haenyeo rischia di diventare una professione destinata a scomparire. Un mestiere che promuove uno stile di vita ecologico e sostenibile, sostenuto anche dagli agli sforzi delle comunità locali e dal governo.

Le storie dei soldati coraggiosi raccontate da Mary Calvert

Uno scatto dalla mostra di Mary F. Calvert

Il Chiostro Basilica di San Domenico accoglie la mostra “Sexual Assault In America’s Military” di Mary F. Calvert che negli ultimi quattro anni ha concentrato la sua attenzione sugli abusi e sulle violenze sessuali perpetrate all’interno dell’esercito americano. Le immagini esposte raccontano la storia di alcuni coraggiosi soldati che hanno scelto di denunciare gli abusi subiti, nonostante le enormi pressioni affinché mantenessero il silenzio. Gli effetti del Military Sexual Trauma (MST) includono la depressione, l’abuso di sostanze stupefacenti, il ricorso all’alcol, la paranoia e l’isolamento e distruggono la vita delle vittime. L’obiettivo del fotografo al fianco delle vittime è quello di scuotere le coscienze e lottare per ottenere giustizia.

Un omaggio alle fragili meraviglie del mare: “Karma Blu”

Uno scatto dalla mostra “Karma Blu” di Filippo Borghi

A Palazzo Sergardi Biringucci, invece, ecco “Karma Blu” di Filippo Borghi. La mostra, una sorta di omaggio al mare, raccoglie alcune delle più belle immagini del fotografo. Le foto esposte esaltano la natura e rappresentano un viaggio attraverso le meraviglie degli abissi che sono sempre più messe a rischio dall’azione dell’uomo. Un modo, questo, per sensibilizzare sul rispetto dell’ambiente e fornire una corretta informazione sul mondo subacqueo.

Non solo foto: installazioni, workshop e approfondimenti

La stessa struttura ospiterà anche “Spazi Sonori” dalla collezione del poliedrico artista Antonello Palazzolo. L’evento consisterà in una istallazione permanente, laboratorio multimediale e salotto aperto dove suono, immagine e architettura si mescolano naturalmente, contribuendo ad una percezione multisensoriale davvero singolare ed emozionante. La mostra raccoglie le foto che Palazzolo ha cominciato a scattare alle persone che visitano Spazi Sonori.

Siena Awards prevede anche workshop e photo tour dedicati all’arte della street photography e della fotografia naturalistica, con escursioni alla scoperta di uno dei territori più fotografati e visitati al mondo: il Chianti.

Di grande interesse è anche l’appuntamento con “One Shot Together”, quando tutti i partecipanti del concorso si raduneranno per una speciale foto ricordo in Piazza del Campo.

Dal 28 ottobre al 1 novembre, Randy Olson e Melissa Farlow, grandi firme del fotogiornalismo internazionale e storici obiettivi di National Geographic, guideranno l’approfondimento dedicato a “Siena Stories”: un laboratorio di narrazione visiva che documenta la città del Palio e la sua popolazione.

Altro momento di approfondimento sarà il workshop con Oliviero Rossi, psicologo, psicoterapeuta e docente invitato della Pontificia Università Antonianum di Roma. Nell’incontro, in calendario il 16 novembre all’hotel Garden di Siena, si parlerà dell’utilizzo della fotografia in ambito psicologico.

Informazioni

È possibile consultare il sito di Siena Awards e i canali social Facebook sipacontest, Instagram @sipacontest, Twitter SIPAContest e YouTube Siena International Photography Awards.

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Testo di Gabriele Laganà|Riproduzione riservata © Latitudeslife.com

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