Abruzzo: la regione più green d’Europa è da vivere in bici. Si chiama Abruzzo Bike friendly ed è una grande rete regionale costruita con un lungo lavoro tutt’ora in progress, allo scopo di accogliere chi ama vivere il territorio in modo sostenibile, coniugando lo sport con la scoperta di luoghi, paesaggi e culture.
A disposizione un’intera regione ed un ampio numero di itinerari che percorrono mare, pianura, collina, montagna dove la natura regna, e s’incontrano scenari unici, oltre a località impregnate di storia, tradizioni e folclore.
Percorsi segnati, piste ciclo-pedonali e strade adatte sia agli sportivi, sia a chi vuole esplorare il territorio a ritmi slow, per una vacanza rilassante e di scoperta. Abruzzo significa poter passare con facilità dall’aria salmastra delle spiagge al profumo di campi, vigneti, frutteti, alla balsamica atmosfera di foreste e montagne selvagge, dove ancora vivono il lupo, l’aquila, l’orso. Del resto l’Abruzzo è una delle regioni più verdi d’Europa, con un terzo del suo territorio dedicato a Parchi Nazionali, Riserve e Aree Protette.
Alla rete regionale aderiscono strutture ricettive, stabilimenti balneari, ristoratori e fornitori di servizi complementari (come negozi specializzati di biciclette, noleggi e bike center, scuole bike, servizi di trasporto, bici taxi, agenzie viaggi e tour operator) riconoscibili dal marchio Active and Sustainable Tourism. A loro ci si potrà rivolgere con fiducia perché, per far parte di Abruzzo Bike Friendly, bisogna possedere i requisiti previsti da un apposito disciplinare dedicato al cicloturismo. Questo è il primo tassello di un più ampio disciplinare dedicato al Turismo Attivo e Sostenibile che la Regione Abruzzo ha predisposto insieme a Legambiente, per costruire un intero sistema ricettivo e di servizi eco sostenibile. La strada è segnata: l’Abruzzo ha fatto una scelta radicale per il futuro del turismo, puntando proprio sull’integrità di gran parte del territorio, da fruire principalmente attraverso le piste ciclo-pedonali.
Ma vediamo qualche esempio, tanto per iniziare ad immaginare gli scenari che ci attendono: per quanto riguarda le piste ciclabili vi è stato un poderoso lavoro di creazione e sistemazione, con un investimento di 84 milioni negli ultimi sei anni. Il fiore all’occhiello è la Bike to Coast, che percorre i 130 km della costa abruzzese e che ha un suo punto di eccellenza nel tratto della Costa dei Trabocchi, creata lungo l’ex tracciato ferroviario e interamente affacciata sul mare. Oltre alle storiche piattaforme per la pesca, veri piccoli capolavori d’ingegneria del legno, la pista accede a dei punti del litorale privi di strade, solitari e intoccati, angoli naturali ora raggiungibili. In più le vecchie stazioni ferroviarie, da Francavilla al Mare a Vasto-San Salvo, sono diventate centri intermodali per il sistema treno-bus-bici e parcheggi di scambio, con diverse possibilità di organizzare il percorso.
In programma c’è il potenziamento e la realizzazione dei collegamenti ciclo-pedonali interni che raggiungono località ed ambienti paesaggistici imperdibili, da Roccaraso a Pescocostanzo, da Scanno a Pescasseroli, dall’Alto Aterno alla Val Vibrata. Insieme a tanta bellezza, un patrimonio enogastronomico vario e colmo di prodotti unici, come in pochi altri contesti, potendosi giovare delle specialità di mare, di cereali tradizionali, salumi nostrani, formaggi e carni dell’Appennino, vini di sicura stoffa. Tanti e ancora di più oggi sono i richiami per chi vuole conoscere nel profondo l’animo forte e gentile dell’Abruzzo.
Per info: abruzzoturismo
Testo di Gianfranco Podestà|Riproduzione riservata ©Latitudeslife.com
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