Gli elementi del paradiso tropicale ci sono tutti. Ma in più ci sono gli abitanti di queste isole, con il loro calore e la loro indole tranquilla. E ancora i parchi nazionali, le riserve marine e un insospettabile patrimonio culturale legato all’artigianato, alla musica e alla danza.

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Anse Source d’Argent a La Digue, un assaggio di paradiso ©Shutterstock

È possibile andare…oltre il Paradiso?

La risposta è sì, alle Seychelles è possibile.

Sfogliate un qualsiasi opuscolo di questo fantastico arcipelago e vedrete un Eden di mari turchesi, spiagge bianche, palme sotto cui stendersi e sognare.

Non è forse abbastanza? Questa volta la risposta è no.

No, perché c’è molto altro e non è nemmeno difficile trovarlo.

Che la vacanza sia breve o lunga, basterà sottrarci per un po’ alle tentazioni delle nuotate in acque tiepide, del relax sulla battigia, degli aperitivi al tramonto e andare a scoprire cosa c’è “oltre il Paradiso”.

Innanzitutto ci sono loro, gli abitanti delle isole, una mescolanza di etnie che, al di là di ogni retorica, hanno davvero fatto delle differenze la loro forza.

Anche qui esistono difficoltà, come in tutto il mondo, ma per comprendere l’indole allegra e tranquilla dei Seychelloises basta vederli il sabato e la domenica sulle spiagge.

Qualcuno è intorno ai barbecue, altri giocano con i figli in riva al mare, mentre i giovani ballano sotto le palme o giocano a pallone.

I problemi possono aspettare lunedì.

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La popolazione delle Seychelles accoglie sempre il visitatore straniero con un sorriso. Qui un venditore di frutta al Sir Selwyn Clarke Market di Mahe ©Lucio Rossi

Take it easy” sembra essere molto più di uno slogan alle Seychelles.

È uno stile di vita, ereditato dai primi abitanti del paese, schiavi africani portati dai colonizzatori.

Quando il lavoro finiva, erano liberi di esprimere la loro voglia di libertà ballando intorno ai falò accesi sulla spiaggia. Anche allora le preoccupazioni potevano aspettare l’indomani.

E il visitatore straniero? Cosa deve aspettarsi?

Se ama camminare può approfittare dei numerosi parchi naturali di Mahè, Praslin e La Digue. Esistono sentieri per principianti e per camminatori esperti.

Chi preferisce il mare può dedicarsi a fantastiche esperienze di snorkeling in diversi punti delle isole più frequentate, per non parlare di quelle più lontane. In pochi metri d’acqua, dalla superficie si scopre un’inaspettata varietà di fauna marina.

I subacquei hanno a disposizione siti d’immersione sia a poca distanza dalla costa che più al largo, nelle secche.

Sono tutte immersioni non profonde, fra i 20 e i 30 metri, dove è facile incontrare squali, barracuda, aquile di mare, tartarughe, carangidi dalle proporzioni pazzesche e molto altro.

Coloro che preferiscono attività più adrenaliniche possono scegliere fra moto d’acqua, parasailing, flyboard e il nuovissimo skydive, un modo originale di vedere le Seychelles dall’alto che anche i principianti possono permettersi scendendo con il paracadute governato dall’istruttore.

E per le persone più tranquille?

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Durante il carnevale la gente balla nelle strade ©Shutterstock

C’è un mondo di curiosità ad attenderle. È opinione di tanti che lo sviluppo turistico abbia ormai cancellato ogni traccia delle attività tradizionali.

Certamente anche qui la modernità è arrivata, ma, a saperle cercare, sono ancora molte le persone che hanno caparbiamente continuato a mantenere vivo l’ artigianato artistico con opere che un tempo abbellivano le loro case e oggi sono a disposizione dei visitatori.

E non è tutto: il patrimonio culturale legato alla musica e alla danza è incredibilmente vasto e, sia nelle feste dei villaggi che nei resort, tanti gruppi locali si esibiscono più volte a settimana per mantenere viva l’attenzione su canti e balli tradizionali, un’eredità che in tanti difendono nonostante le suggestioni esercitate sui più giovani dai ritmi e dalle tendenze occidentali.

Un altro aspetto sorprendente delle Seychelles è l’attenzione che pittori e scultori dedicano alla propria cultura e al territorio che li circonda.

Decine di atelier, aperti al pubblico, rappresentano un’interessante finestra sulle tendenze artistiche del Paese ed è facile comprendere, dalle opere esposte, quanto forte sia l’influenza dell’ambiente e della natura sulla creatività degli autori.

C’è qualcos’altro oltre…il Paradiso delle Seychelles?

Sì e per esserne certi basterà leggere il resto di questo dossier.

Testo di Pier Vincenzo Zoli |Riproduzione riservata © Latitudeslife.com