Che sia la porta d’accesso delle Alpi Marittime la dice già tutta: affacciata sul Mediterraneo e protetta dai monti, Mentone offre una varietà di paesaggi incredibili e sorprendenti. Fra escursioni alla scoperta di natura e patrimonio architettonico, vi raccontiamo alcuni segreti di questo scrigno di Francia e dei borghi arroccati nei suoi dintorni.
Testo e foto Sonja Vietto Ramus

Affacciate sulla baia, le case colorate di Mentone si susseguono una dopo l’altra: a guardarle non si può non rimanere affascinati dai toni del giallo e dell’ocra che ne scaldano le facciate, quasi a voler prolungare i raggi del sole quelle poche volte che le nubi li nascondono.
Ma chi pensa che il patrimonio di questa città della riviera francese, adagiata fra mare e monti, sia tutto qui sbaglia di grosso. Mentone, “perla di Francia”, è una destinazione tutta da scoprire e per farlo non c’è nulla di meglio che passeggiare fra le sue vie, dal lungomare sino all’entroterra, passando pure per la città vecchia dove ogni viuzza parla di fiori e piante profumate.
Mentone, città-giardino
Laboratorio botanico a grandezza naturale, Mentone ha splendidi giardini, quei jardins remarquables che tanto fanno parlare di sé per la diversità delle loro specie e la bellezza dei paesaggi.
C’è il Maria Serena, sulla Promenade Reine-Astrid, antica testimonianza dell’arte dei giardini della Bella Époque, con palme e piante esotiche e una temperatura che, non scendendo mai sotto i 5° C, la rende l’area verde più temperata di Francia.
C’è poi le Colombières, grandioso spettacolo della natura e omaggio di Ferdinand Bac al Mediterraneo: qui protagoniste non sono varietà rare ma solo piante che crescono naturalmente nel terreno, in un ambiente impreziosito da affreschi dipinti dallo scrittore e disegnatore tedesco naturalizzato francese.
E che dire del giardino del Palais Carnolès con la sua collezione di agrumi, la più grande per varietà di tutt’Europa (oltre 100 specie provenienti da mezzo mondo)? Ma una delle meraviglie naturali da non perdere la s’incontra spingendosi sino in Avenue St. Jacques dove si trova il Giardino Botanico di Val Rahmeh, creato all’inizio del XX° secolo da un generale britannico, Sir Percy Radcliffe, come omaggio all’adorata moglie, il cui nome arabo-persiano (Rahmeh per l’appunto) significa “tranquillità”.
Acquistato nel 1957 da Miss May Campbell, una ricca e facoltosa donna inglese appassionata di fiori, quest’oasi-giardino è oggi un museo a cielo aperto con una varietà eccezionale di piante esotiche: ne accoglie ben 1700, originarie di regioni mediterranee, subtropicali e tropicali, che qui crescono rigogliose grazie a un microclima del tutto unico, ancora più caldo e umido rispetto a quello del resto del litorale.
Fra palme, bamboo, piante di agrumi, giacinti d’acqua, papiri, ninfee giganti e tante altre specie spicca anche il Sophora Toromiro, un albero originario dell’Isola di Pasqua, che ora vive solo qui a Mentone.

Giallo, il colore del sole e dei limoni
Gli agrumi. Assieme alle mimose, di cui condividono il colore (almeno i limoni!), sono il simbolo della città dove coltivarli è una tradizione che risale a più di sei secoli fa.
Con un gusto impareggiabile e un profumo unico, quello di Mentone è un limone che si distingue da tutti gli altri per la forma ellittica e la colorazione che cambia in base alla maturazione, diventando da giallo chiaro a inizio coltivazione a una tonalità più intensa quando ormai maturo. Anche l’aroma, la leggera acidità, lo spessore della buccia e la dimensione che varia fra i 53 e i 90 mm lo rendono un frutto a sé.
Per conoscere la storia e l’approccio con cui negli ultimi decenni gli agricoltori mentonesi hanno ripreso a coltivare questo “frutto d’oro”, si può partecipare alle randonnées du citron (ma anche a quelle sulla mimosa e gli alberi monumentali), interessanti percorsi alla scoperta del patrimonio arboreo della città rivierasca: in compagnia di esperte guide (come Sebastien Yago, responsabile dell’Agenzia Viaggi a Piedi “Orgaya” – www.orgaya.com) si parte dai Giardini Biovès (di fronte all’Ufficio di Turismo), in pieno centro, per raggiungere i luoghi in cui il carattere botanico di Mentone risalta in maniera ancor più sorprendente.
Dal lungomare ci si arrampica dolcemente fin sulle colline dove agrumeti e mimose impreziosiscono da secoli i paesaggi locali. Un’escursione di mezza giornata (il percorso è adatto a tutti; sono sufficienti calzature comode) per apprezzare l’eccezionale ambiente naturale di Mentone e dintorni prima di scendere nuovamente in quei giardini, quelli di Biovès, che ogni anno dal 1936, ospitano le creazioni di agrumi della Festa del Limone.
“Nel XIX° secolo Mentone era già la capitale europea di questo agrume e per l’ottima qualità dei suoi frutti dorati era soprannominata la Rocca del Limone – spiega Sebastien – In realtà però è solo nel 1929 che il limone lega la sua storia a quella del carnevale, quando cioè un albergatore organizzò un’esposizione di fiori e agrumi nei giardini dell’hotel Riviera: il successo fu così grande che l’anno seguente la festa si svolse per le strade di Mentone dove sfilarono carri di agrumi accompagnati dalle più belle ragazze della città”.
La seconda metà di febbraio, Mentone ospita da decenni la celebre Fête du Citron che richiama oltre 250 mila persone. Da tutto il mondo vengono spedite più di 180 tonnellate di agrumi, che assieme a 1 milione di elastici e 15 tonnellate di metallo, sono necessari per realizzare carri e creazioni artistiche.
Chi pensava che i limoni fossero quelli di Mentone si sbagliava: essendo rari e protetti da IGP, quelli prodotti nella città francese sono infatti riservati ai buongustai. Ma non preoccupatevi: questo evento ha da sempre anche un carattere responsabile poiché a fine festeggiamenti gli agrumi vengono venduti ai cittadini e ai turisti, evitandone così l’inutile spreco.
Gioiello d’architettura

Ben inteso: Mentone non è certo solo giardini e limoni. Da esplorare c’è la città vecchia dove stradine strette e tortuose si snodano fra le case alte. Per conoscere la storia della città basta passeggiare per Rue Longue, poco meno di 300 metri che collegano Place Saint-Julien a Place du Cap o salire dall’Esplanade des Sablettes sulle scalinate di Saint-Michel dove, in cima, s’innalza una meraviglia barocca, l’omonima basilica fiancheggiata dal maestoso campanile in stile genovese alto 53 metri.
La bellissima torre campanaria, chiamata Campanin, non solo è visibile a molti chilometri di distanza ma è anche uno dei simboli di Mentone tanto che un proverbio recita “…qualche giorno senza il loro campanile e i mentonesi muoiono di dolore”.
Ci sono poi il vecchio porto e una curiosa fortezza del XVII° secolo quasi incastonata nella diga, sede del Musée du Bastion Jean Cocteau, artista ammaliato dal fascino di questa località dove mare e montagna s’intrecciano fra loro alla perfezione.
Fortezze d’altri tempi

E proprio sulle alture nei dintorni di Mentone si trovano alcuni splendidi borghi medievali abbarbicati su speroni rocciosi, antichi scrigni da visitare a piedi, passeggiando fra vicoli e perdendosi in chiacchiere con gli artisti e gli artigiani locali che qui realizzano le loro opere d’arte.
Fra i villages perchés c’è Roquebrune-Cap-Martin, a una manciata di chilometri da Mentone, con il suo splendido castello Lascaris. Dal cammino di ronda dell’antica fortezza Grimaldi (chiamata anche così perché appartenuta per 5 secoli a Monaco) la vista a picco sul Mediterraneo è qualcosa d’indescrivibile.
Costruita alla fine del X° secolo da Corrado I°, conte di Ventimiglia, questa fortificazione, che vanta il torrione carolingio più antico di Francia, in estate apre le sue porte a spettacoli teatrali e culturali trasformandosi in un anfiteatro a cielo stellato.
Visitato il castello e attraversato a piedi tutto il villaggio antico, con lo sguardo sospeso fra mare e cielo, si arriva anche a scoprire un olivo millenario, classificato fra gli “alberi notevoli” di Francia. Sospeso in mezzo alle montagne anche il villaggio di Sainte-Agnès, il più alto della costa mediterranea, è uno di quei luoghi da non perdere, non foss’altro che per la strada tortuosa che dal litorale sale fin sulle alture.
Le sue case arroccate sulla montagna danno il benvenuto così come i vicoletti che si snodano tutt’attorno: da lassù i tetti ocra di Mentone, e più in lontananza dell’Italia, prendono forma mentre la vegetazione circostante ricorda che ci si trova nel cuore delle Alpi Marittime.
Da visitare c’è molto, ad iniziare dalle rovine dell’antico castello con il giardino medievale sino al forte militare della Linea Maginot, un tempo utilizzato per respingere le truppe italiane.
Scavata sotto il villaggio, a 55 metri di profondità sotto la roccia, c’è una vera e propria fortezza sotterranea che si estende su una superficie di 2 mila metri quadrati fra gallerie, sale e postazioni di comando, dotata di attrezzature a dir poco ultramoderne per l’epoca della Seconda Guerra Mondiale.
Un tuffo insolito, ma estremamente interessante, fra i patrimoni fortificati che hanno fatto la storia di Francia. E se si ha poi ancora un po’ di tempo a disposizione, passeggiare fra le viuzze di questo borgo costiero farà capire facilmente quanto sia bello vivere in un villaggio di montagna, racchiuso fra le Alpi e proteso verso il Mediterraneo.

Infoutili
Come arrivare:
situata subito dopo il confine italiano, Mentone è la prima città francese che s’incontra dopo Ventimiglia. Lambita dalle acque del Mar Ligure, questa località del dipartimento delle Alpi Marittime, nella regione Provenza-Alpi-Costa Azzurra, può essere facilmente raggiunta in auto.
Per chi proviene dall’Italia: uscita 59 (Mentone) dell’autostrada A8; uscita 58 (Roquebrune-Cap-Martin) e direzione desiderata (Mentone, Beausoleil, Roquebrune-Cap-Martin…); uscita Ventimiglia della A10 e direzione Mentone via strada litoranea. In treno (alta velocità TGV, LGV e treni interregionali TER): la stazione ferroviaria è in centro città; si può optare anche per le stazioni di Mentone-Garavan, a un chilometro dal confine con l’Italia, e di Carnolès a Roquebrune-Cap-Martin, entrambe servite dagli interregionali.
L’aeroporto più vicino (dista 42 km) è quello di Nizza Costa Azzurra da dove sono disponibili mezzi pubblici, taxi e servizi di noleggio auto per spostarsi e raggiungere Mentone.
Quando andare: grazie alla posizione fra mare e montagna, il territorio di Mentone gode di un clima mediterraneo mite e molto gradevole che la rende una meta perfetta da visitare tutto l’anno.
Dove dormire:
Al 10 di Rue Albert 1er, nel centro di Mentone (5 minuti a piedi dalla stazione ferroviaria e a 300 metri dal mare), l’Hotel Lemon (www.hotel-lemon.it) è un accogliente hotel ospitato in un edificio del ‘900 che ha saputo conservare intatto il suo fascino autentico.
Alcune delle 15 camere affacciano sul grazioso giardino fiorito dell’hotel dove crescono limoni, palme centenarie e banani.
Dove mangiare:
per un’ottima pizza napoletana, preparata con ingredienti di qualità e rigorosamente campani, ‘O Sole Mio (Facebook: O Sole Mio),al 18 di Avenue Boyer, è il posto giusto dove andare: in questo angolo di Napoli nel cuore della Costa Azzurra, la pizza viene cotta nel forno a legna ed è un’autentica bontà (da assaggiare assolutamente anche i primi piatti e i dolci).
In Square Victoria, al civico 13, si possono invece assaporare le specialità della cucina pugliese preparate dallo chef Paolo Leone che dal 2010 porta in tavola i sapori e i colori del sud Italia.
Fra le bontà del Leone Restaurant Italien (), oltre alla “pepata di cozze” e alle orecchiette alle cime di rapa, ci sono spaghetti all’astice e alle vongole, risotti e dolci maison.
Nel villaggio di Sainte-Agnès, il ristorante Le Saint-Yves, al 76 di Rue Sarrasins, è uno di quegli indirizzi in cui andare almeno una volta: il locale di Georges Tibert offre delizie per il palato e una vista mozzafiato fin sulle cime del Mercantour e la Valle delle Meraviglie. Da provare: paté di campagna, ravioli in salsa, spezzatino di cinghiale e crostate di frutta.
Suggerimenti:
fra gli eventi organizzati a Mentone, nella seconda metà di febbraio c’è la Fête du Citron che dal 1934 richiama visitatori provenienti da tutto il mondo. Le sfilate dei carri di agrumi competono ogni anno con i più bei carnevali internazionali.
Link utili: Ufficio del Turismo di Menton, Riviera & Merveilles www.menton-riviera-merveilles.fr
Testo e foto Sonja Vietto Ramus |Riproduzione riservata © Latitudeslife.com
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