Surrealism Beyond Borders alla Tate Modern di Londra

La nuova mostra della Tate Modern ci rivela il Surrealismo come movimento pressoché globale che sfida le convenzioni sociali e le ideologie dominanti attraverso la totale libertà di espressione.

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Surrealism Beyond Borders, Tate Modern, 2022, ©Tate

Ha recentemente aperto alla Tate Modern di Londra la ricchissima mostra Surrealism Beyond Borders, organizzata in collaborazione con il Metropolitan Museum of Art di New York.

L’esposizione, come rivela anche il titolo, si propone di mostrare quanto il Surrealismo abbia viaggiato oltre i confini di un singolo luogo o periodo.

L’immagine comune di questo movimento, cioè quella legata al Bureau de Recherches Surréalistes nato a Parigi nel 1924, e associata a Dalì, Duchamp e Magritte, viene qui ampiamente superata attraverso l’esibizione di opere provenienti da 50 diversi Paesi da tutto il mondo, datate fra gli anni Venti e gli anni Settanta del Novecento.

Il Surrealismo è stato insomma un movimento universale e il suo successo nasce dalla creazione di un linguaggio rivoluzionario.

Gli oggetti poetici e l’importanza del sogno

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Leonora Carrington Self-portrait c.1937–38. The Metropolitan Museum of Art, New York, The Pierre and Maria-Gaetana Matisse Collection, 2002 © 2022 Estate of Leonora Carrington / Artists Rights Society (ARS), New York. Image © Metropolitan Museum of Art.

Il concetto alla base del Surrealismo è la sovversione del quotidiano. Gli oggetti comuni vengono trasformati in qualcos’altro, come il celebre telefono con l’aragosta di Salvador Dalì.

Ma anche la realtà delle fotografie (basti pensare alle opere di Dora Maar) assume nuovi significati e pone domande perché in essa vengono evidenziate le coincidenze accidentali, le ripetizioni e i rischi della vita giornaliera. I Surrealisti offrono nuove molteplici chiavi di interpretazione del quotidiano per dimostrare come anche le cose più comuni e banali possano produrre risposte inaspettate.

Il sogno e l’inconscio, in antitesi con il razionalismo che aveva permeato la cultura occidentale dall’Illuminismo in poi,sono per i Surrealisti le leve per scardinare la realtà e, di conseguenza, le convenzioni sociali, che creano controllo e limitazione della libertà.

È superfluo dire che gli scritti psicoanalitici di Freud, e su tutti “L’Interpretazione dei Sogni“, hanno avuto una grande influenza sugli artisti appartenenti a questo movimento.

La forte valenza politica del Surrealismo

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Antonio Berni – Landru en el Hotel, Paris 1932. Private Collection, Courtesy Galeria Sur

Il Surrealismo, basandosi sull’assoluta libertà di pensiero, si è distinto fin dalle origini come un movimento rivoluzionario. L’uso esteso della creatività ha permesso agli artisti di trattare temi come l’imperialismo, l’autoritarismo, il capitalismo e il militarismo.

Il movimento del resto nasce in un periodo di conflitti territoriali e limitazioni delle libertà individuali (basti pensare all’ascesa del Nazismo in Europa) e perciò ha assunto fin dalle origini una forte connotazione politica.

Proprio grazie a questa sua caratteristica di incidere in maniera forte sul dibattito politico, il Surrealismo diventa il linguaggio privilegiato da artisti e intellettuali in varie parti del mondo: da Haiti a Il Cairo, da Cuba a Chicago, passando per il Messico e Martinica, la critica al potere si esprime con i codici surrealisti attraverso pitture, sculture, fotografie, filmati e, naturalmente, la parola scritta.

Connessione e lavoro collettivo

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Koga Harue Umi(The Sea) 1929. The National Museum of Modern Art, Tokyo. Photo: MOMAT/DNPartcom

La diffusione del Surrealismo nel mondo è stata possibile grazie anche all’interazione, talora fortuita, fra gli artisti di nazionalità diverse in luoghi che sono diventati dei veri e propri punti di convergenza.

Così, ad esempio, i poeti Aimé e Suzanne Césaire incontrarono nella loro Martinica André Breton e l’artista cubano Wilfredo Lam che vi erano stati trattenuti dalle autorità locali.

Oppure Eugenio Granell, in esilio politico a seguito della Guerra Civile Spagnola, che, si stabilì nella Repubblica Domenicana e poi in Guatemala e a Puerto Rico, costruendo proficui legami con gli intellettuali di tutti questi Paesi.

La connessione è sicuramente una parola chiave di questo movimento che era pienamente consapevole della forza del collettivo rispetto al singolo. I gruppi dei Surrealisti hanno prodotto ovunque non solo opere d’arte, ma anche innumerevoli scritti, spesso raccolti in riviste e pamphlets da loro create per alimentare il dibattito.

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Surrealism Beyond Borders, Tate Modern, 2022, ©Tate

Il lavoro di gruppo è al centro di mostre collettive, performance di poesia e musica, come quelle dei Chicago Surrealists, e di opere partecipative come i “cadavre exquis” (letteralmente “cadaveri squisiti”). Queste opere peculiari venivano create a partire da un artista che disegnava qualcosa su un foglio che veniva poi piegato e passato a un altro partecipante che faceva la stessa cosa e così via. In questo modo ciascuno poteva vedere solo la creazione immediatamente precedente alla propria, contribuendo allo sviluppo di un’opera collettiva.

Nella mostra della Tate Modern è esposto il bellissimo Long Distance di Ted Jonas, un cadavre exquise lungo più di 9 metri, cui hanno contribuito 132 partecipanti incontrati da Jonas durante i suoi viaggi.

Quest’opera è una delle tante rivelazioni dell’ampiezza e della forza del Surrealismo, movimento artistico e di idee rivoluzionario, purtroppo spesso sminuito a semplice corrente artistica.

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La Tate Modern di Londra ©Shutterstock

Info utili:

Surrealism Beyond Borders – Tate Modern, Londra fino al 29 agosto 2022.

Aperto tutti i giorni dalle 10 alle 18. Biglietto £18. È consigliato prenotare il biglietto sul sito ww.tate.org.uk

Credit fotografici

Salvador Dalí Lobster Telephone 1938 Tate Purchased 1981 © Salvador Dali, Gala-Salvador Dali Foundation/DACS, London 2022

Leonora Carrington Self-portrait c.1937–38. The Metropolitan Museum of Art, New York, The Pierre and Maria-Gaetana Matisse Collection, 2002 © 2022 Estate of Leonora Carrington / Artists Rights Society (ARS), New York. Image © Metropolitan Museum of Art.

Koga Harue Umi(The Sea) 1929. The National Museum of Modern Art, Tokyo. Photo: MOMAT/DNPartcom

Antonio Berni, Landru in the Hotel, Paris, 1932 Private Collection, Courtesy Galería Sur. Photo courtesy Eduardo Baldizán

Ted Jonas, Long Distance © Tate, Photo SonalBakrania

La mostra Surrealism Beyond Borders © Tate, Photo SonalBakrania

I nostri blogger in viaggio
Maria Ilaria Mura

Nata in Sardegna, vive a Londra da sei anni. Dopo la laurea in Lettere e molti anni di lavoro nel marketing ha deciso di dedicare la fase matura della sua vita alle cose che ama di più: i viaggi. Nel 2008 ha fondato e diretto Prama Turismo, il DMC di riferimento per il turismo culturale in Sardegna. Ha coordinato il progetto delle audioguide di Cagliari sul sito cagliariturismo.it. Ora va alla ricerca di posti insoliti in tutto il mondo, costruisce percorsi e racconta ciò che scopre su magazine di viaggi e cultura.