Italo Calvino nel suo romanzo “Le Città Invisibili” scrisse che di una città “non godi le sette o le settantasette meraviglie, ma la risposta che dà a una tua domanda” e le sensazioni e le emozioni che suscita. L’affermazione del grande scrittore calza a pennello per Zagabria, una fra le capitali europee meno conosciute, ad oggi solo sfiorata dal turismo di massa.
Testo di Tiziano Argazzi
Zagabria: città sicura ed accogliente

La città, che si trova all’imboccatura della grande pianura pannonica, è da sempre punto d’intersezione geografico, culturale, storico e politico tra Occidente e Oriente. Una metropoli sicura ed accogliente dove convivono, in perfetto equilibrio, antichità e modernità. Una realtà rilassante che conquista con la sua eleganza e le sue tante sfaccettature.
Appena arriva la primavera ed il sole ritorna a scaldare, si aprono le porte di caffè, bar, ristoranti e pasticcerie. Le vie e le piazze diventano luoghi di passeggio dove gustare un cappuccino, godere della compagnia degli amici magari passeggiando nel Parco Zrinjevac, uno dei luoghi più romantici della città.

Di grande fascino anche il riflesso dei lampioni a gas della Città Alta, la sua parte più antica, le canzoni degli artisti di strada, l’intimità dei bar al tramonto, la luce delle candele della Cattedrale e della Porta di Pietra. Zagabria è una città dall’anima speciale, con una storia ancora in corso di scrittura.
Una realtà che sorprende per il ritmo palpitante della grande città, sempre sveglia, e poi, basta svoltare l’angolo, per incontrare una viuzza pittoresca, tranquilla e silenziosa dove regnano sovrane calma e tranquillità e si respira un’atmosfera quasi rurale.
La nascita di Zagabria
Anche se le tracce di insediamenti nel territorio risalgono alla preistoria, Zagabria è stata nominata, per la prima volta, in fonti scritte, solo nel 1094, quando il re ungherese Ladislao, in viaggio verso l’Adriatico, vi fondò una diocesi. All’epoca si trattava di due piccoli insediamenti posti in colline adiacenti: Gradec e Kaptol.
Su quest’ultima il re ungherese fece costruire la cattedrale che ancora oggi domina il panorama della città. All’inizio i due agglomerati erano separati da un ruscello, il Medveščak che esiste ancora e scorre in corrispondenza di Via Tkalčićeva (una pittoresca stradina pedonale costellata di caffè con tavolini all’aperto) e poi continua la sua corsa fino a sfociare nella Sava.
Oggi Zagabria è divisa in due zone distinte, la Città Alta e la Città Bassa, collegate tra loro dal 1890 da una veloce funicolare. La Città Alta, sulle colline di Grič e Kaptol racchiude il nucleo storico. La Città Bassa, moderna e dinamica, è sontuosamente mitteleuropea.
Città Alta: il nucleo antico di Zagabria

Nella Città Alta, Gornjigrad in croato, si trova il nucleo storico di Zagabria. Si è sviluppato nel corso del XIII secolo e da allora, almeno per quanto riguarda l’aspetto urbanistico, poco è cambiato.
Al suo fascino, ed all’atmosfera indimenticabile e romantica, contribuiscono anche i 214 lampioni a gas che da oltre 150 anni illuminano le strade di questa parte della città. Particolarmente interessante è il fatto che tali lanterne, in cima a lampioni di ghisa, sono quotidianamente accese a mano dai “lampionai” cittadini, fornendo così un tocco di autentica atmosfera storica.
Il cuore della Città Alta è da sempre Trg Svetog Marka, la piazza dedicata a San Marco, con la bellissima chiesa trecentesca. L’edificio religioso colpisce soprattutto per il tetto multicolore realizzato dall’architetto Herman Bollé in piastrelle bianche, rosse e celesti.
All’esterno c’è uno straordinario portale gotico ed all’interno si possono ammirare le opere del più grande scultore croato Ivan Meštrović e del pittore Jozo Kljaković.
Sulla piazza hanno anche sede i vertici delle istituzioni croate. Il sontuoso Banskidvori, l’ex Palazzo del Governatore, ospita il governo croato. Sul lato opposto della piazza si trova il Parlamento croato.
Nelle strade circostanti si incontrano il Municipio, la Cattedrale greco-cattolica, il Museo di Arte Naïve e il Museo delle Relazioni Interrotte. Nelle vicinanze anche un bel complesso gesuita, con la chiesa dedicata a Santa Caterina.

Al numero 9 di Strossmayerovo Šetalište, si trova uno degli edifici meglio conservati dell’antico sistema di difesa della città. Si tratta della duecentesca Torre di Lotrščak, dalla cui cima si gode uno spettacolare panorama sull’intera la città.
All’interno c’è il famosissimo cannone di Grič, che gli abitanti chiamano “Tuono dal Grič”, in ragione del colpo a salve sparato ogni giorno, dal lontano 1877, e che è sinonimo di mezzogiorno.
Non bisogna quindi spaventarsi nel sentire un colpo di cannone: è il modo che hanno gli zagabresi di “ricordare” che sono le 12 in punto, un modo abbastanza singolare per sincronizzare le lancette dell’orologio.
Nella Città Alta ci sono anche parecchi cortili, anche molto pittoreschi. Ognuno di questi ha una storia particolare da raccontare. Alcuni conservano, quasi gelosamente, vere e proprie opere d’arte, di architettura e di orticoltura.
Città Bassa: moderna e mitteleuropea

È arrivato il momento di spostarsi nella Città Bassa (Donji Grad in croato) con la veloce funivia che copre il percorso in meno di un minuto. Qui si trovano i parchi, i musei più importanti ed i palazzi più interessanti, pregevoli esempi di architettura asburgica ed otto-novecentesca.
Si può cominciare con una passeggiata nel Parco Zrinjevac che si trasforma quasi in un viaggio nella storia croata, grazie ai busti dei famosi personaggi storici che ospita, alle gallerie d’arte circostanti e al Museo Archeologico, che conserva reperti della storia mondiale. Nel centro del parco si trova il Padiglione Musicale dove ogni estate, dall’Ottocento, si tengono concerti all’aperto.
Nelle vicinanze anche Trgban Jelačić, la piazza intestata al governatore (ban in croato) Josip Jelačić è il cuore di Zagabria ed il più importante punto d’incontro degli abitanti. Al centro, il monumento equestre dedicato a Jelačić e la fontana che, secondo la leggenda, spiega il nome della città.
Leggenda vuole infatti che, in una giornata soleggiata, un valoroso soldato, al rientro da una battaglia, stanco ed assetato, chiese ad una ragazzina, di nome Manda, che si trovava vicina alla fonte di raccogliere (zagrabiti significa prendere, afferrare in lingua croata) per lui un po’ d’acqua. Per questo, dice la leggenda, la fonte venne nominata Manduševac, e la città Zagreb.
Assolutamente da visitare anche il cosiddetto “Ferro di cavallo verde” o “Ferro di cavallo Lenuci” una grande area verde a forma di ferro di cavallo, creata dal grande urbanista zagabrese del XIX secolo, Milan Lenuci.

È composto da sette piazze e dal Giardino Botanico ed è sede di istituzioni culturali e scientifiche, ministeri, tribunali, numerosi musei, alberghi e gallerie.
Si trovano qui anche palazzi storici, la stazione ferroviaria centrale, l’Accademia delle Arti e delle Scienze, l’Ateneo e la Biblioteca Universitaria, il Teatro Nazionale Croato e diversi altri palazzi molto celebrati.
Infine con una breve passeggiata, da Piazza Jelačić si arriva facilmente a Piazza Preradović, conosciuta come Piazza dei Fiori. Il tragitto è una sorta di salotto cittadino dove si ritrovano al sabato, verso mezzogiorno, gente di ogni età per sorseggiare un caffè, leggere i giornali e fare un salto da Dolac per fare la spesa.
Dolac è il più grande e caratteristico mercato di Zagabria con i caratteristici ombrelloni rossi e dove i sapori mediterranei incontrano quelli continentali.
Zagabria città d’arte e cultura

La vita artistica e culturale della capitale croata è ricca ed intensa. Diversi sono i teatri e le compagnie stabili (una trentina circa), decine i musei, le gallerie e tantissimi sono anche i festival di teatro, musica e danza che si svolgono durante l’anno.
Le molteplici espressioni artistiche, professionali o amatoriali, classiche o d’avanguardia, pubbliche o private rappresentano un riflesso di quella sensibilità artistica presente in ogni abitante di Zagabria.
Testimone di questa cultura artistica è il Teatro Nazionale Croato che ospita un ricco programma, diviso tra opera, drammi e balletto. Tra le sale concertistiche la più rinomata è quella di Vatroslav Lisinski. Qui ci sono anche vari festival come ad esempio Animafest Zagreb, una manifestazione mondiale di cartoni animati.
La ricchezza culturale ed artistica di Zagabria si esprime anche attraverso i tanti musei. Ad esempio, il Museo civico di Zagabria interpreta in maniera moderna i fatti storici avvenuti a Zagabria dalla preistoria ad oggi. Il Museo di Arte e Artigianato fu fondato assieme alla scuola nella seconda metà del XIX secolo per conservare il patrimonio tradizionale dell’artigianato.
Nel Museo Mimara si trova una collezione singolare di oggetti d’arte risalenti a diversi periodi e provenienti da diversi settori. Il Museo archeologico conserva la misteriosa mummia di Zagabria. La mummia di una donna dell’egizia Tebe, avvolta in un telo di lino su cui è riportato uno dei più estesi testi etruschi, a tutt’oggi indecifrato.
Gastronomia di Zagabria un mix di gusti, profumi e colori

L’offerta gastronomica di Zagabria è una combinazione di cucine diverse. La storia e la geografia hanno influenzato in maniera determinante anche le tipicità. Gli Štrukli sono un cibo che ogni zagabrese riconosce come piatto autoctono. Si preparano in diversi modi: possono essere cotti, gratinati, possono essere un dolce o un primo.
Piatto tradizionale per eccellenza è il tacchino con i mlinci. I “mlinci” sono una specie di pasta. Il segreto per la buona riuscita del piatto è la lunga cottura del tacchino a bassa temperatura, con l’aggiunta costante di acqua in modo che la carne resti succosa.
A chi piace la carne c’è anche la bistecca zagabrese, fettina di carne di vitello impanata e ripiena di formaggio e prosciutto cotto.
Una delle particolarità della città sono i mercati all’aperto: ce n’è quasi uno per quartiere, ma il più famoso, come già ricordato, è il Dolac, nel cuore della città, vicino alla Cattedrale. Quasi ad ogni angolo ci sono anche panifici e pasticcerie. Durante il giorno si può fare un sosta gustosa in una delle tante tavole calde le vicine al mercato che offrono specialità locali a prezzi contenuti.
Per cena si può scegliere fra i numerosi ristoranti che propongono piatti tipici zagabresi. Bisogna tenere un posticino anche per i famosi dolci di Zagabria, gli strudel di mele, formaggio o visciole, nonché le paste alla crema. Non si può infine dimenticare il buon vino: nei dintorni della capitale croata si producono vini rinomati.
Infoutili
Informazioni: per informazioni su un weekend a Zagabria si può consultare il sito del turismo della città di Zagabria; ogni altra informazione sui viaggi in Croazia al sito dell’Ente del turismo croato.
Come arrivare
In aereo: Zagabria, come tutte le capitali mondiali, ha un aeroporto nelle sue vicinanze. A circa 20-25 minuti in macchina dal centro città si raggiunge l’’aeroporto Franjo Tuđman che si trova nelle vicinanze della città di Velika Gorica.
In treno: la stazione ferroviaria centrale di Zagabria è in Piazza del Re Tomislava soli 10 minuti a piedi dalla piazza principale di Ban Josip Jelacic. È la più grande stazione ferroviariain Croazia
In autobus: la stazione degli autobus, Autobusnikolodvor, si trova Avenia Marina Držića 4 a circa
10 minuti dalla stazione ferroviaria ed è servita da collegamenti nazionali ed internazionali.
In auto: Prendendo l’autostrada da Trieste via Lubiana si arriva in 2 ore circa. In alternativa
via Rijeka (Fiume) in Croazia che dista soli 150 km di autostrada da Zagabria.
Come muoversi in città
Zagabria è ben servita dai mezzi di trasporto pubblici, che garantiscono un servizio full-time per
spostarsi dal centro alla periferia, il centro storico si può visitare a piedi. La funicolare non è solo un
semplice mezzo per spostarsi a Zagabria, ma un vero e proprio viaggio nel tempo, una vera
attrazione turistica. Per un veloce giro panoramico in pullman ci si può affidare Hop On Hop Off
Zagreb Card: La tessera destinata ai visitatori di Zagabria offre numerosi sconti e sorprese. La card garantisce la gratuità del trasportopubblico al pari dell’ingresso nei quattro musei della città ed allo Zoo. Inoltre, i possessori di Zagreb Card possono usufruire dei vari sconti in oltre 70 punti diversi, come musei, ristoranti, punti vendita e servizi.
Testo e foto di Tiziano Argazzi|Riproduzione riservata ©Latitudeslife.com
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