Non solo natura: i parchi del West Virginia raccontano, nella bellezza mozzafiato di Almost Heaven, la storia degli uomini e delle donne che hanno fatto l’America.

I ricordi della terra sono immagazzinati negli alberi: sono dati che gli ecologisti del National Capital Region Network (NCRN) raccolgono per capire il passato e il presente, la salute dell’ecosistema forestale e la biodiversità. Lo sentirete, esplorando le ondeggianti montagne Blue Ridge, seguendo i sentieri e i campi di battaglia o, più romanticamente, arrivando fino al punto panoramico di Maryland Heights.
Il 70% del parco è di latifoglie: castagni, aceri rossi, abeti e pioppi. Fate silenzio: qui abitano 170 specie di uccelli e più di 30 specie di mammiferi. Se sarete fortunati potrete incontrare l’aquila calva, il falco dalla coda rossa, il cervo dalla coda bianca e lo scoiattolo volante meridionale.
Un luogo perfetto per rientrare nel tempo universale che qui è registrato fisicamente nel tempo geologico delle rocce: il parco ha una sua scala del tempo conservata nei paesaggi del parco e divisa in quattro grandi periodi: l’era cenozoica, l’era mesozoica, l’era paleozoica e il precambriano.
I sentieri nell’Harpers Ferry National Historical Park

È alla confluenza dei fiumi Shenandoah e Potomac, a solo un’ora da Washington DC, che si dipana un percorso storico naturalistico da vivere outdoor nell’Harpers Ferry National Historical Park. Nel parco troverete 22 miglia di sentieri escursionistici per tutti i livelli di esperienza.
Il più facile è il Virginius Island and Hall’s Island Trail, un cammino di un’ora che si snoda attraverso la foresta ripariale, oltre le rovine di mulini, turbine e acquedotti e il sito di John Hall’s Rifle Works. Una bella idea per vedere il fiume Shenandoah, fiori selvatici primaverili, uccelli e fauna selvatica fluviale.
Se cercate un cammino più impegnativo, potete optare per il Loudoun Heights Trail (7,5 miglia tra andata e ritorno, si fa in 4-5 ore) e vedere così l’Appalachian Trail, l’Harpers Ferry, panorami sui fiumi e sulle valli Potomac e Shenandoah, formazioni di fillite e roccia di quarzite.
È faticoso ma sarete ricompensati con l’unica vista a est sulla Pleasant Valley e con quella a sud sulla città di Harpers Ferry e sulla confluenza dei fiumi Potomac e Shenandoah.

Una confluenza anche tra storia e natura: ad Harpers Ferry si snoda la storia della Guerra civile. Il 16 ottobre 1859 l’ardente abolizionista John Brown, con 21 compagni, attaccò l’armeria degli Stati Uniti per equipaggiare un esercito di liberazione degli schiavi, in una Virginia che era, all’epoca, il più grande stato schiavista nell’Unione.
Se volete rivivere invece la storia della Battaglia di Harpers Ferry del 1862 avete a disposizione quattro percorsi. Il primo sentiero, abbastanza semplice, è il Bolivar Heights Trails: offre alcune delle migliori viste sulle Blue Ridge Mountains, sul fiume Potomac e sulla Shenandoah Valley con la minor quantità di camminare.
Si parte dal parcheggio di Bolivar Heights (fine di Whitman Avenue), con un anello di 0,3 miglia in cima a Bolivar Heights, il posto migliore per riflettere sulla strategia della Guerra civile. Cannoni e terrapieni riflettono la storia di questo sito.
L’anello superiore di 1,3 miglia continua sulla cresta e poi gira a destra, lungo un sentiero boscoso fino a una splendida vista di Schoolhouse Ridge. Qui, gli escursionisti possono proseguire attraverso il campo per 1,1 miglia sul Lower Loop verso Lower Bolivar Heights, oppure girare a destra e seguire la linea degli alberi fino a un altro sentiero boscoso fino al parcheggio di Bolivar Heights.

Dall’anello inferiore attraversa Bakerton Road per collegarsi allo Schoolhouse Ridge North Trail che è il secondo sentiero possibile, nel luogo in cui Stonewall Jackson posizionò le sue truppe durante l’attacco confederato contro le forze dell’Unione a Harpers Ferry. Entrambi i siti hanno sentieri e percorsi interpretativi per i visitatori.
Un altro luogo simbolo è la Fattoria Murphy-Chambers che faceva parte dell’attacco confederato nel 1862: offre sentieri escursionistici con panorami spettacolari, artiglieria dell’era della guerra civile, lavori di sterro e percorsi interpretativi. Questa fattoria ospitò anche John Brown’s Fort dal 1895 al 1909 dopo che fu riportata ad Harpers Ferry da Chicago. Nel 1906, i membri del Movimento Niagara si recarono in pellegrinaggio in questo sito.
Da Jefferson Rock alla Lockwood House

Seguendo il sentiero panoramico dell’Appalachian Trail, potrete portarvi a casa una foto del Jefferson Rock, una delle destinazioni più famose ad Harpers Ferry: è il punto da dove Thomas Jefferson, il 25 ottobre 1783, descrisse il panorama che avete di fronte, concludendo la frase con la famosa affermazione: ” … Questa scena vale un viaggio attraverso l’Atlantico.”
Ci si arriva da Lower Town: salite i gradini di pietra che si trovano tra l’African American History Museum e il Civil War Museum su High Street e seguite il sentiero. Siamo tra le aree del parco di Lower Town e Camp Hill, con splendida vista sui monti e sulla confluenza dei fiumi Potomac e Shenandoah e sul divario idrico.
Altro luogo storico da vedere nell’Harpers Ferry National Historical Park è la Lockwood House (attualmente in ristrutturazione), ex armeria diventata luogo educativo con oltre 40 acri di terreni pittoreschi.

La struttura, nata nel 1848 come alloggio per il Paymaster dell’Armeria e dell’Arsenale degli Stati Uniti, diventò ospedale di base durante l’estate del 1862 (il “Clayton Hospital”), poi quartier generale di Henry H. Lockwood, prigione, ospedale, di nuovo quartier generale e deposito di forniture mediche fino alla fine della guerra e, infine, dormitorio per lo Storer College, il primo istituto di istruzione superiore per afroamericani nel West Virginia.
Percorrendo la panoramica Spruce Knob-Seneca Rocks National Recreation Area (NRA) troverete la vetta più alta del West Virginia, alcune delle migliori arrampicate sulla costa orientale e panorami eccezionali sui grandi spazi aperti della Virginia.

Se siete in vacanza con la famiglia, al Cranberry Mountain Nature Center troverete un giardino di piante autoctone, un percorso naturalistico e molte attività per i bambini, oltre a una sala espositiva, un auditorium, eventi e programmi. Potete fare un pranzo al sacco al belvedere, con vista su Stamping Creek.
Allungatevi a scoprire un tesoro nascosto: le Falls of Hills Creek Scenic Area. Situate in una stretta gola appena fuori dalla Highland Scenic Highway, sono tre cascate di 25 piedi, 45 piedi e 63 piedi (la seconda cascata più alta del West Virginia).
Nel New River Gorge National Park

Da che parte iniziare a visitare l’ultimo parco nazionale nato in Virginia, il 63esimo in America? Dal New River Gorge National Park & Preserve. Il modo più semplice è partire dal Canyon Rim Visitor Center: molti lo considerano il panorama migliore del New River Gorge Bridge, soprattutto se ci arrivate all’alba o al tramonto (conta circa 300mila visitatori ogni anno).
Risalendo lungo il fiume, arrivate alla cascata più grande del New River, la Sandstone Falls: 1500 piedi di larghezza, un paradiso per i rafter.
Luogo gettonatissimo per escursioni, picnic e visite turistiche è Grandview con i suoi spettacolari rododendri viola Catawba che fioriscono a metà maggio ed i grandi rododendri bianchi. La località offre un centro visitatori (aperto stagionalmente), cinque sentieri escursionistici, passeggiate e conferenze guidate dai ranger, il Theatre West Virginia per spettacoli teatrali all’aperto da giugno ad agosto e aree pic-nic con campi da gioco.

Da qui si apre una delle viste più straordinarie del parco: a 1400 piedi sopra il fiume a Main Overlook, potrete vedere anche la città di Quinnimont, dove il primo carbone fu spedito fuori dalla gola nel 1873.
Nei quattro centri visitatori troverete mappe, informazioni, display interpretativi e una libreria. Per un’esperienza educativa con i vostri figli, visitate il Camp Brookside Environmental Education Center: si trova a 309 North Mullens Road, Hinton (dalla I-64 prendete l’uscita Hinton/Sandstone, uscita 139, e dirigetevi a sud verso Hinton sulla Route 20 South).
Testo di Marco Santini foto di Lucio Rossi|Riproduzione riservata © Latitudeslife.com
Caro lettore,
Latitudes è una testata indipendente, gratis e accessibile a tutti. Ogni giorno produciamo articoli e foto di qualità perché crediamo nel giornalismo come missione. La nostra è una voce libera, ma la scelta di non avere un editore forte cui dare conto comporta che i nostri proventi siano solo quelli della pubblicità, oggi in gravissima crisi. Per questo motivo ti chiediamo di supportarci, con una piccola donazione a partire da 1 euro.
Il tuo gesto ci permetterà di continuare a fare il nostro lavoro con la professionalità che ci ha sempre contraddistinto. E con lo stesso coraggio che ormai da 10 anni ci rende orgogliosi di quello facciamo. Grazie.