Perché fare un viaggio in West Virginia? La risposta è semplice: perchè è quasi un Paradiso. Almost Heaven, così si chiama oggi questa parte occidentale della West Virginia.

Sulle note della famosa canzone “Take Me Home Country Roads“, scritta nel 1971 da John Denver, senza che lui mai vedesse questa regione (la strada a cui fa riferimento si trova infatti nel Maryland), si viaggia in un territorio tutto da scoprire che custodisce una natura ancora incontaminata e parchi naturali, fra i quali il New River Gorge National Park, ultimo nato fra i Parchi Nazionali americani.
Da Washington agli Appalchi
Per chi arriva da oltreoceano, il punto di partenza è generalmente Washington, la capitale federale degli States. Da qui alle soglie del paradiso è poco più di un’ora d’auto lungo highways sempre più quiete.

Si attraversano prima le zone rurali, la campagna dei farmers o delle vaste tenute, per poi avvicinarsi ai monti Appalachi e immergersi nelle foreste.
La catena degli Appalachi corre parallela alla costa orientale del Canada e degli Stati Uniti, dal golfo del San Lorenzo fino all’Alabama per circa 2500 km.
La porzione meridionale di questi monti è, dal punto vista geologico, la catena montuosa più antica delle Americhe. Dal punto di vista socio-economico risulta una delle regioni economicamente più depresse degli States.
Dal punto di vista paesaggistico, questa parte di West Virginia è un tripudio di colori in autunno, forse la stagione migliore per la visita, ma regala anche primavere esplosive ed estati meno afose rispetto al proverbiale caldo tipico del sud est americano.
Un tuffo nella storia

La prima tappa è Harpers Ferry, il luogo più significativo nella storia della West Virginia. Raccolta attorno alle sue vie acciottolate e a una manciata di edifici d’epoca, affacciata sulla confluenza fra i fiumi Shenandoah e Potomac, la cittadina è una sorta di museo all’aria aperta.
Harpers Ferry ha avuto un ruolo importante nell’espansione pionieristica verso Ovest e nello sviluppo dell’industria del Nuovo Mondo.
Famosa grazie alla tentata insurrezione, guidata da John Brown nel 1859, azione che contribuì allo scoppio della Guerra Civile Americana un anno e mezzo più tardi, Harpers Ferry è oggi un vivace centro turistico che permette ai visitatori di entrare in contatto con la vita quotidiana di un piccolo centro d’altri tempi.

Il raid fallì ma polarizzò le fazioni e i partiti politici, influenzando persino le elezioni presidenziali del 1860 quando Abraham Lincoln fu eletto presidente. Oggi Harpers Ferry è, nella parte superiore, una pittoresca cittadina ottocentesca le cui architetture raccontano una storia importante: cruciale snodo dei trasporti dal 1800 al 1860, luogo strategico durante la Guerra Civile e fiorente centro industriale basato sull’energia idraulica alla fine del 1800.
Nella parte inferiore, fa parte dell’Harpers Ferry National Historical Park che offre numerose attività all’aria aperta, oltre a musei, eventi e tour. Dal 1859 il suo nome continua ad influenzare le conversazioni americane sulla razza e il ruolo della forza nella lotta all’ingiustizia.
Da non perdere l’occasione di visitare l’omonimo Parco Nazionale che si sviluppa intorno alla cittadina e che vanta numerosi punti panoramici, sentieri naturali e itinerari che toccano diversi campi di battaglia.
Da Harpers Ferry a Seneca Rocks

Dal parco nazionale di Harpers Ferry, due ore e mezza di guida panoramica attraverso alcune delle zone più scenografiche di Almost Heaven ed eccoci davanti ad una vista eccezionale e maestosa, all’estremità nord del fiume Knobs: la parete verticale di Seneca Rocks, uno dei più famosi monumenti naturali della West Virginia diventato la mecca per i free climber del sud-est americano.

Le ripide pareti rocciose, a quasi 900 piedi sopra la confluenza del Seneca Creek con la North Fork del South Branch del fiume Potomac, sono una sfida popolare per gli scalatori. E questo soprattutto al picco sud che è inaccessibile se non si ha una grande tecnica di arrampicata.
Seneca Rocks è facilmente visibile e accessibile tramite la West Virginia Route 28, la West Virginia Route 55 e la US Route 33 nella Spruce Knob: le tre autostrade convergono nella frazione di Seneca Rocks, che prende il nome dalle scogliere vicine.
Il New River Gorge National Park & Preserve

Dal Seneca Rocks riprendiamo il nostro viaggio – circa tre ore di strada che corre circondata da natura e fattorie, fino all’ultimo nato fra i parchi americani, il New River Gorge National Park & Preserve.
Originalmente istituito come National River Reserve nel 1978, il New River Gorge National Park & Preserve è diventato Parco Nazionale nel 2020 con l’intento di salvaguardare il più antico dei fiumi del continente nord americano e aprirne al contempo gli scenari a milioni di potenziali visitatori, considerando che il vicino Smoky Mountains è il parco nazionale più visitato degli States.
Più di 70 mila acri di terreni pubblici che la gente del posto, per secoli, ha considerato sacri. A differenza della maggior parte dei fiumi nordamericani, il New River scorre da sud a nord, attraversando per 320 miglia, la Carolina del Nord e la Virginia, terminando appunto nel West Virginia.
Ci si arriva facilmente dalla Route 19 e dalla I-64, attraversando il ponte ad arco in acciaio, uno dei più fotografati al mondo (è il secondo arco in acciaio più alto degli Stati Uniti e il secondo ponte ad arco singolo più lungo del mondo), tempio dei jumper.
In verità, tutta la New River Gorge è una delle zone più fotografate del West Virginia: non solo per chi è a caccia fotografica di aquile calve e falchi pellegrini ma anche per i panorami spettacolari e le antiche città minerarie di carbone.
Il New River nasce nella Carolina del Nord, scorre a nord attraverso la Virginia e le montagne della West Virginia fino alla confluenza con il fiume Kanawha che, a sua volta, continua fino al fiume Ohio.
Proprio l’acqua è la forza che ha scolpito le caratteristiche geologiche del New River Gorge, creando la gola fluviale più lunga e profonda dei monti Appalachi e portando alla luce quattro giacimenti di carbone, considerato tra i migliori carboni bituminosi del mondo.
Il carbone senza fumo del New River un tempo alimentava le caldaie dei treni, delle fabbriche, delle flotte, delle fornaci per il ferro e delle centrali elettriche della nazione. Il parco ospita un gran numero di torrenti, rapide, stagni e cascate.
Foreste e ponti che saltano le gole

Il New River Gorge National Park and Preserve si trova al centro di una foresta di importanza mondiale dove sono state identificate almeno 1.342 specie e 54 piante rare e che costituisce l’habitat ideale per mammiferi in via di estinzione e uccelli. Le molte miniere abbandonate forniscono, invece, un rifugio per specie rare, tra cui pipistrelli, anfibi.
Qui vivono almeno 63 specie di mammiferi e 48 specie conosciute di anfibi, tra cui la salamandra dal ventre nero e la salamandra delle caverne.

Il parco tutela inoltre numerosi luoghi abbandonati storicamente significativi, alcuni in rovina e altri ristrutturati, risalenti al XVIII e XIX secolo: tra queste figurano, ad esempio, le strutture per l’estrazione del carbone e cokerie di impareggiabile integrità come il Nuttallburg Coal Mining Complex e il Town Historic District che contribuiscono a far luce sul periodo dello sfruttamento delle risorse naturali iniziato nel 1873.
Fulcro attrattivo del parco è il New River Gorge Bridge, il ponte che salta la gola del fiume. Come piace raccontare agli americani, si tratta del ponte ad arco singolo più lungo dell’emisfero occidentale, nonché il 13esimo più alto al mondo.
La sua costruzione iniziò nel 1973 per completarsi nel 1979. Alto 267 metri e lungo 924, pesa quasi 20mila tonnellate e nel suo ventre ospita una delle passeggiate più inconsuete degli USA: la famosa “bridge walk” che permette a turisti accompagnati e imbragati di scoprire in tutta sicurezza ogni segreto del ponte.
Dal New River Gorge National Park il viaggio alla scoperta di questa sorprendente parte degli Stati Uniti prosegue verso la North Carolina percorrendo una delle strade più belle che si possano immaginare: la spettacolare Blue Ridge Parkway che, con i suoi 759 chilometri di lunghezza tocca la Virginia e la Carolina del Nord, per arrivare al confine col Tennessee.
Testo di Marco Santini foto di Lucio Rossi|Riproduzione riservata © Latitudeslife.com
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