In North Carolina ci sono strutture dove pernottare per ogni tipo di necessità. Così come è varia e decisamente saporita l’offerta culinaria.

Tra le montagne del North Carolina un posto comodo, spazioso e pulito per riposarsi e cenare è il Courtyard Boone della catena Marriott. È un ottimo stop on the road. Troverete al bistrot una varietà di opzioni per colazione – provate a iniziare la giornata con un avocado toast – e per la cena ma anche un buon fitness center aperto 24 ore su 24 con piscina ed un comodo parcheggio per la vostra a auto. Interessante il patio con il braciere e i cocktail artigianali.
Se cercate un tipico hotel on the road americano, a 10,6 km da Beech Mountain Resort e a 18,2 km da Grandfather Mountain. trovate il Best Western Mountain Lodge at Banner Elk: grandi spazi, camere sovradimensionate, ambienti comuni in stile country con focolari, ampia piscina all’aperto e palestra.
Pulito e conveniente, a patto di evitare le date di altissima stagione. Anche qui, centro fitness e piscina, stavolta all’aperto, stagionale, e un’area barbecue. Se avete animali con voi, prenotate una camera “Pet Friendly”.
Comodità e rispetto dell’ambiente

Grande attenzione agli aspetti green ed alla sostenibilità troverete al Victorian Inn, un boutique hotel a conduzione familiare situato nel cuore di Blowing Rock, il centro dell’High Country. La struttura si trova a solo un miglio dalla Blue Ridge Parkway, tra le Blue Ridge Mountains.
L’edificio storico vittoriano è stato perfettamente ristrutturato e rappresenta un’oasi di charme e pace nel centro della cittadina. Una manciata di camere accoglienti e confortevoli, con letto king, camino elettrico e vasca idromassaggio.
Su una collina che domina Bryson City, trovate il McKinley Edwards Inn. È un boutique hotel di montagna con vista sulle Smoky Mountains. Propone sia camere che cottage accomunati dall’atmosfera intima e calda. Ampio uso di pietra locale e legno. Giardino esotico con koi pond e focolare all’aperto. Indirizzo famoso per le colazioni curate nei minimi particolari.
Se siete un gruppo, potete anche optare per il cottage, con due letti queen size nella prima camera da letto, un altro letto queen size nella seconda camera da letto, più un divano letto queen size nel soggiorno.
Struttura perfette come base per attività outdoor

Rinnovato di recente, il Dogwood Motel si trova nel centro outdoor di Nantahala, ideale per chi segue corsi o escursioni al NOC. Tutte le sistemazioni dispongono di verande, riscaldamento e aria condizionata centralizzati e accesso a un’area comune con TV satellitare, frigorifero, forno a microonde, caffettiera, lavatrice e asciugatrice.
Perfetto per trascorrere una notte confortevole in una splendida cornice di montagna, a pochi passi dall’Appalachian Trail e dal NOC’s Adventure Center. Potete scegliere le baite di montagna o, se volete dormire sotto le stelle, le tende a piattaforma sopraelevate e impermeabili.
I sapori

E passiamo ora al food. Il North Carolina è famoso per i barbecue con pepe rosso e aceto, all’orientale, o all’occidentale unendo pomodori e zucchero. Inutile dirlo, menù a base di trota qui sono un must. Dove andare quindi per gustare la cucina del North Carolina? Ecco qualche suggerimento per voi.
Se siete a Banner Elk, andate al Grandview Restaurant: è un ristorante di vecchia data che propone colazione e pranzo tutto il giorno in un contesto di montagna. Cucina del sud con sapori casalinghi e porzioni palestrate. Chiuso il martedì, serve i piatti classici del sud ma anche Mimosa’s, Blood Mary’s, cocktail, birra, sidro e vino.
A Blowing Rock trovate lo Speckled Trout Restaurant: nel 1950 era una stazione di servizio, oggi è un buon ristorante specializzato nella preparazione di trote selvagge accompagnate dai sapori della cucina del sud. Ambiente familiare e accogliente. Uno di quei posti che invita a tornare.
Luogo iconico per la gente del posto e i visitatori di Bryson City è il River’s End Restaurant, aperto tutto l’anno. Si trova proprio sul fiume Nantahala: mentre pranzate, godendovi una vista spettacolare della gola, vedrete i canoisti passare davanti a voi nel loro percorso di rafting sul fiume.
Fermatevi a fare colazione o apertivo in musica in riva al fiume – potete prenotare anche on line un posto soleggiato – e scegliete tra una vasta gamma di antipasti appetitosi, hamburger, insalate, pizza e panini, cocktail, vino e birra d’autore, comprese le specialità locali.
Infine, un posto davvero speciale che unisce il patrimonio delle genti Cherokee fino ad oggi: il Native American Brewing. Qui troverete birre artigianali con un profondo legame con la terra e il ricco passato della tribù: durante le cerimonie tribali, i Cherokee hanno sempre condiviso bevande per scongiurare le malattie.
Native American Brewing rende omaggio alle tradizioni Cherokee e ai poteri curativi dell’uomo anche nel logo che è segno di salute, ricchezza e prosperità e ci ricorda come, un tempo, l’uomo di medicina raccoglieva le benedizioni della terra per aiutare la sua gente a prosperare.
Potete scegliere tra una Flaming Arrow IPA (viene utilizzata una selezione di luppolo rotante, quindi ogni lotto è un sapore unico da gustare), una Smokey Mountain Golden Ale (che combina la brillante luppolatura di una IPA di qualità con i sapori di frutta tropicale e drupacee), una The Warrior Blonde Ale (rinfrescante, ben bilanciata e dal sapore pieno, con malto al miele, malto a due file e luppoli a cascata insieme al vero miele grezzo, mix perfetto di dolcezza sottile e amarezza brillante).
La scelta è vasta: le proposte includono anche una Native Hard LemonAde (a base di limoni che bilanciano acidità e dolcezza), una Woven Walnut Stout (una sorta di birra dessert con latte, fiocchi d’avena zuccherati e noci e malto tostati scuri che lascia in bocca un finale tostato con note di cioccolato semidolce, caffè e caramello leggero) o una Smoke Signal Hazy IPA (corpo leggero e un equilibrio armonioso tra luppolo e malto), una Sunrise Hard Vanilla Spiced Ale (una cremosa miscela di vaniglia e caramello che ricorda l’Old Soda Shop Cream Soda) o una Native Hard Root Beer (miele crudo, chiodi di garofano…).
Cofondatrice è Collette Coggins, nipote di uno degli ultimi stregoni registrati della Banda Orientale degli Indiani Cherokee, legame vivente con la nostra dipendenza dai frutti della terra per nutrire e guarire.
Testo di Marco Santini foto di Lucio Rossi|Riproduzione riservata © Latitudeslife.com
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