Augusta e la sua Fuggerei

La terza città della Baviera è una delle più vecchie città della Germania. Si vanta d’aver dato i natali a illustri personaggi: i pittori Hans Holbein (il Vecchio e il Giovane); Elias Holl, tra i maggiori architetti del Rinascimento tedesco; Leopold Mozart, padre di Wolfgang Amadeus; Rudolf Diesel, inventore dell’omonimo motore; Bertolt Brecht, commediografo, drammaturgo, poeta.

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Il Municipio di Augusta dalla torre di Perlach (Perlachturm) al tramonto ©Shutterstock

Ma gli abitanti di Augusta (Augsburg), ricordano con piacere anche un figlio del passato, Jakob Fugger, mercante e filantropo, fondatore nel Cinquecento di un’istituzione d’accoglienza che ancor oggi non manca di suscitare ammirazione e rispetto: la Fuggerei.

Capoluogo provinciale dell’Impero romano

Augusta (Augsburg) è stata fondata nell’anno 15 a.C. da Druso e Tiberio, figliastri dell’imperatore Augusto. Si chiamava Augusta Vindelicorum perché i Vindelici erano stanziati tra i Reti del sud della Baviera e i Celti del nord della regione.

Per quattrocento anni Augusta ha ricoperto il ruolo di capoluogo provinciale dell’Impero Romano e per altri cinquecento è stata una libera Città Imperiale. Situata a circa 500 metri sul livello del mare, circondata dai fiumi Wertach e Lech (tributario questo del Danubio) la città registra un notevole sviluppo nel XV secolo, periodo durante il quale acquisisce prestigio e potenza nell’intera Germania, grazie soprattutto ad alcune ricche famiglie di commercianti – i Fugger e i Welser più di altre – così potenti da arrivare persino a sostenere le finanze di re e imperatori, debilitate dalle onerose e continue spese militari.

Si sa: i commerci, se ben condotti, generano ricchezza e la ricchezza, se amministrata da persone di buoni sentimenti e di provata fede, può favorire la realizzazione di particolari iniziative. È questo il caso della Fuggerei che vede la propria nascita, come istituzione sociale, nell’anno 1516.

Fugger il ricco

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Il profilo degli edifici che compongono la Fluggerei, singolare nucleo abitativo di Augusta, Baviera ©Shutterstock

Ideatore e fondatore di questa ormai antica comunità, successiva in occidente al fenomeno dei Beghinaggi del Belgio, è Jakob Fugger il Ricco (aggettivo che spiega tutto o quasi!) nato nel 1459 e morto nel 1525.

Con i fratelli Ulrich e Georg, Jakob Fugger, uomo probo e religiosissimo, finanzia diverse iniziative commerciali e lavora così bene e così onestamente da meritarsi la piena fiducia e la conseguente nomina a “banchiere” degli imperatori Carlo V e Massimiliano I.

Grande lavoratore, trova anche il tempo di creare un fondo di carità speciale (conto di Sant’Ulrico) e ordina quindi la costruzione della Fuggerei, il particolare nucleo abitativo della sua città. Il piccolo insediamento verrà ultimato nell’anno 1521.

Col documento di donazione il mercante Fugger precisa le condizioni giuridiche che regolano il reclutamento degli ospiti e detta alcuni punti fondamentali di comportamento e di usufrutto degli appartamenti. Punti in vigore anche ai nostri giorni.

Un tetto per gli sfortunati della vita

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La fontana centrale sul vicolo Herrengasse nella zona di edilizia sociale di Fuggerei ©Shutterstock

Grand’uomo e vero democratico, questo Fugger. Non ha pensato, come sarebbe apparso giustificabile ai più, a un’istituzione tesa a favorire gli ex dipendenti della sua Compagnia. Al contrario, ha creato una fondazione benefica che aveva per scopo primario quello di privilegiare i cittadini cattolici di Augusta “…caduti in miseria senza loro colpa”.

Molti i candidati in ogni tempo, tant’è che sin dall’inizio viene istituito un Collegio degli Anziani della Famiglia Fugger per meglio valutare ogni singolo caso. Il notevole patrimonio della Fondazione, investito in proprietà abitative concesse in affitto, oltreché in terreni, foreste, attività e beni agricoli, viene gestito dall’amministrazione dell’istituto assistenziale.

Gli utili consentono dunque l’assegnazione degli appartamenti della Fuggerei, composti in genere da tre stanze e una cucina, ad un affitto annuo del tutto simbolico che persino i nuclei familiari più bisognosi sono in grado di soddisfare. Un tempo era di un Fiorino renano, quindi di 1,72 Marchi tedeschi, ora di poco meno di un Euro.

La piccola città nella città

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L’interno delle abitazioni della Fuggerei, il più antico complesso di edilizia popolare del mondo ancora in uso ©Shutterstock

Negli appartamenti della Fuggerei vengono di norma ammesse coppie sposate e persone sole. Nel caso in cui le coppie abbiano un figlio celibe o una figlia nubile, questi hanno diritto di residenza insieme ai genitori.

C’è addirittura, tra le molte case che compongono questo particolare villaggio, un edificio detto delle “vedove”: persone che hanno diritto ad una stanza provvista di cucinino e angolo letto, più uno stanzino adiacente; l’affitto annuo del mini appartamento scende a un corrispettivo di poco meno di mezzo Euro.

La Fuggerei, attraverso il tempo, ha passato i suoi guai: prima durante la guerra dei trent’anni (tra il 1618 e il 1648) quindi con la seconda Guerra Mondiale, alla fine della quale i quattro quinti degli appartamenti risultavano inabitabili.

Ma già nel 1955, dieci anni dopo la fine del conflitto, la vecchia Fuggerei è stata ricostruita – bella e raccolta come prima – inserendo zone a verde dove prima c’erano le macerie del conflitto.

Particolare di non trascurabile importanza: i lavori di ripristino del dopoguerra vengono fatti impiegando capitali della Fondazione, senza ricorrere a prestiti dello Stato o della Chiesa. Non solo; i lavori vengono affidati a manodopera interna: muratori, falegnami, idraulici e così via.

Una sola delle case originarie della Fuggerei si è conservata intatta come un tempo; è quella di Mittelere Gasse al n° 13, la “via di mezzo” del piccolo villaggio. Ora è sede di un grazioso museo che espone ogni cosa che già era presente nel momento della fondazione (1516): le pareti sono in legno, il camino della cucina, i soffitti, sono quelli originali.

Attraverso i piccoli usci si entra nei minuscoli locali che sono stati arredati di nuovo con mobili di proprietà dei Fugger; mobili completi di suppellettili dell’epoca.

Augusta, città imperiale

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La famosa Rathhausplatz nel centro storico di Augusta ©Shutterstock

Non resta che una passeggiata nel centro di questa bella città, situata nell’itinerario tracciato dalla Strada Romantica: 300 chilometri che attraversano il meglio del territorio bavarese.

Cuore di Augusta, la Rathausplatz, con il Municipio e la sua Sala Dorata; quindi la bellissima Cattedrale cattolica in stile romanico dedicata ai Santi Ulrico e Afra, fondata nell’XI secolo con aggiunte gotiche del XIV secolo. Per uno sguardo d’assieme sul territorio e sulla città, non resta che salire sino ai 70 metri della Perlachturm (torre Perlach). Da qui, anche la Fuggerei sembra costruita con mattoncini lego.

Libertas Dicendi n°398 del ‘Columnist’ Federico Formignani |Riproduzione riservata © Latitudeslife.com

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