Città giovane e dinamica, Nantes, ha un’anima artistica e decisamente green tutta da scoprire. Passo dopo passo si possono ammirare i tesori storico-architettonici di grande valore della capitale della Bretagna.
Testo e foto di Mauro Parmesani

Nantes, la città dell’arte contemporanea, non finisce di stupire per l’altissimo livello del vivere quotidiano, grazie agli oltre 1.000 ettari di verde metropolitano, agli eleganti palazzi storici e alle avveniristiche e ardite architetture contemporanee.
Camminando fra le oltre 120 istallazioni artistiche che ogni anno, nel periodo estivo, modellano la città (una sessantina delle quali fisse tutto l’anno) torna in mente la frase “Qualunque cosa un uomo può immaginare, altri uomini possono rendere reale”, scritta dal grande Jules Gabriel Verne. Lo scrittore, nato a Nantes l’8 febbraio 1828, è considerato assieme ad H.G.Wells il padre della moderna fantascienza. Verne è autore di opere famose in tutto il mondo come “Il giro del mondo in 80 giorni” e il già citato “Ventimila leghe sotto i mari”.
È un pensiero che calza a pennello per Nantes. Dopo decenni di investimenti culturali ad altissimo livello, l’apertura di show room e creazioni a cielo aperto, l’itinerario “Le Voyage a Nantes” VAN, è divenuto un brand di incredibile valore culturale, artistico e paesaggistico.
Alfred Armand Montapert, esperto oratore statunitense, scrisse che per realizzare grandi cose si deve prima sognare, poi visualizzare, pianificare, credere, ed infine agire, proprio come è stato fatto qui.
Seguendo la lunga linea verde

Il filo conduttore è una lunga linea verde di 22 chilometri che unisce idealmente le piazze, i vicoli e gli angoli nascosti della città con le creazioni di grandi artisti contemporanei, capaci di coniugare la propria arte in ogni luogo cittadino: dalle piazze ai magazzini, dalle insegne creative, alle camere d’albergo, alle ville, per finire, addirittura, anche sui mezzi pubblici.
Ventidue chilometri da percorrere a piedi, seguendo una linea verde fosforescente disegnata sul selciato, sui ponti, sulla roccia, sull’asfalto dei quartieri del capoluogo della Loira Atlantica.
Un vero e proprio show room a cielo aperto, ricco di eventi e creazioni. Due mesi di stordimento culturale, che, ogni anno, dal 3 luglio al 12 settembre, attira turisti da tutto il mondo. E che, soprattutto, permette ai nantais di riscoprire la propria città.
Un interessante itinerario

Un percorso che abbiamo iniziato dalla bella Piazza Saint-Pierre, fra i tavoli all’aperto dove assaggiare pesce e crostacei, prosegue per la non lontana Cattedrale San Pietro e Paolo, continua per Place du Bouffay, con l’enigmatica statua di un uomo con una gamba sospesa nel vuoto, e arriva al possente castello dei Duchi di Bretagna.
Nel piazzale antistante spicca la statua dedicata alla mitica Anna di Bretagna, figura eroica che difese il ducato bretone dai nemici. Il suo cuore fu conservato in un reliquiario d’oro con inscrizioni in lettere decorate di verde, blu e rosso: “alla gloria del cuore di Anna, in Francia, due volte regina, duchessa dei Bretoni, reale e sovrana”.
Il Memoriale “l’Abolition de l’Escavage” situato a ridosso della Loira, è il luogo ideale per approfondire l’immane tragedia della deportazione in schiavitù di oltre 40 milioni di africani verso il Nuovo Mondo.
Poi seguendo il ponte dedicato ad Anna di Bretagna, si arriva all’île de Nantes, il cuore pulsante delle istallazioni artistiche cittadine.
La riqualificazione urbana

Gli antichi cantieri navali, i depositi e i magazzini, hanno riacquistato nuova vita, quinte straordinarie di eventi culturali e spettacoli di strada in un vortice di luci, colori, suoni e divertimento. Una perfetta riabilitazione urbana abbinata alla creazione di opere uniche e straordinarie, come l’avveniristica costruzione “Air” di Rolf Julius, il “ Mètre à Ruban”di Lilian Bourgeat, il “In a Silent Way” di Natalie Talec e “ L’Absence” dell’Atelier Van Lieshout.
Ovviamente non può mancare “Le Grand Éléphant”, un vero e proprio gigante meccanico in movimento, alto 12 metri, lungo 21 metri, del peso di 48,4 tonnellate, azionato da 62 cilindri su cui trovano posto una cinquantina di persone.
Il pachiderma si muove lentamente lungo tre percorsi che portano dal Parc des Chantiere sino al Carrousel. Da vedere le famose Les Machines de l’île, macchine meccaniche nate dalla fantasia di François Delaroziere e Pierre Orefice, in onore dei “mondi inventati” di Jules Verne, dell’universo meccanico di Leonardo da Vinci e della storia industriale di Nantes.
Giostra e giardino esotico

La magnifica giostra “Carrousel”, alta 25 metri, è dedicata ai mondi marini ed è suddivisa in tre distinti livelli. Nel primo, chiamato “Il fondo del mare”, si scoprono enormi mostri marini; nel secondo, “L’abisso”, sei elementi si muovono sopra un fondale. Nel terzo, “Sulla superficie del mare”, barche, gusci di noci e meduse fluttuano tra 24 grandi onde meccaniche.
Dall’altra parte della Loira, eccoci nell’esotico “Giardino Straordinario”. È qui che in futuro verrà costruita l’istallazione “l’Arbreaux Hérons”, un immenso albero meccanico di 35 metri sulla cui sommità volteggeranno due enormi aironi su cui potranno prendere posto i visitatori per un viaggio immaginifico attraverso giardini pensili tra uccelli e bestie meccaniche.
“Non sono i nuovi continenti che occorrono alla terra, ma gli uomini nuovi, scriveva Jules Verne in Ventimila leghe sotto i mari.
Infoutili
Tutte le informazioni per pianificare un viaggio a Nantes sul sito dell’Ente turistico della città di Nantes e sul sito di Atout France, l’Agenzia per il turismo in Francia.
Dove dormire:
Dove mangiare:
di seguito alcuni ristoranti che abbiamo provato e che vogliamo consigliarvi:
Shopping
Se volete acquistare specialità locali e prodotti del territorio l’indirizzo giusto è ABC Terroirs www.abcterroirs.com; mentre gli amanti della pasticceria e del cioccolato devono provare le creazioni di Debotté www.debotte.fr
Testo e foto di Mauro Parmesani|Riproduzione riservata © Latitudeslife.com
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