Vendemmia brasiliana

 A Bento Gonçalves nel mese di febbraio si svolge la vendemmia e tutto lo stato del Mato Grosso do Sul diventa la capitale brasiliana del vino. Alla scoperta delle cantine più rinomate e di sapori antichi.

Taça estrela céu
Taça estrela céu

Nella Vale dos Vinhedos a Bento Gonçalves è tempo di vendemmia. Ci troviamo a circa 140 km da Porto Alegre, all’interno del Brasile, nello stato del Mato Grosso do Sul, terra gaucha come amano definirsi qua. L’emigrazione italiana cominciata nel 1875 ha avuto in queste zone la massima concentrazione e lo rivelano i cognomi degli abitanti: Miolo, Zandonai, Poletto. Ed è proprio Darci

Antica foto dei pionieri
Antica foto dei pionieri

Poletto scrittore emerito delle memorie italiane, a raccontare nei suoi libri l’epopea degli immigrati che partivano all’inseguimento di un sogno: diventare proprietari terrieri. Darci, un vecchietto arzillo e vivace, ci narra con un bicchiere di vino in mano, le storie dei suoi nonni e bisnonni,  braccianti agricoli  di un Veneto poverissimo nell’ Italia. appena unificata Qui in Brasile il governo  dava una zappa, un machete ed un appezzamento di terreno di 1 km per un fronte di 200 metri. Era “selva”, ovvero foresta intricata ed impenetrabile, ma il terreno era ottimo e il clima simile a quello italiano, solo  con stagioni opposte. Così sono nate case e  città, le colline sono state trasformate in giardini e vigne; ed ecco che oggi in quella che fu la selva, si producono ottimi vini che allietano le tavole di tutti i brasiliani e non solo, visto che questo nettare è esportato in vari continenti.

Via del vino a Bento Gonçalves.

La via del vino a Bento è considerata il cuore della città e il baricentro attorno al quale si è

Epopea italiana
Epopea italiana

sviluppato il tessuto urbano dalla sua fondazione. Da sempre la vita sociale ed economica si è coagulata attorno a questa arteria dove si incontrano la chiesa principale , la prefettura, le banche i club.  Aurora è l’unica cantina che si può visitare in città ed è stata la prima che ha aperto le porte ai turisti per far apprezzare tutte le fasi della produzione. Si cammina sotto le vecchie volte con botti e tini in legno, attraversando il suggestivo corridoio delle bandiere sino ad arrivare alla sala delle degustazioni dove il visitatore può finalmente degustare i vari tipi di vino prodotti dalla casa. Prima di uscire c’è la Loja de vinhos una ricchissima boutique del vino. Valle de los Vinhedos è la principale destinazione enoturistica del Brasile. Siamo immersi nell’affascinante paesaggio delle colline coperte di vigneti che sono parte del territorio dei municipi di Bento Goncalves, Garibaldi e Monte Belo. Questa zona ha sviluppato la sua fama grazie all’alta qualità dei vini prodotti dalle sue 31 cantine e ha ottenuto il riconoscimento della prima Certificazione geografica del Brasile. Un paio di suoi vini sono stati premiati anche al Vinitaly di Verona. Durante la vendemmia di febbraio e marzo qui si respira un’aria di festa

Gaucho alla stazione di Bento Goncalves
Gaucho alla stazione di Bento Goncalves

contagiosa: è il momento che tutti attendono, la festa più frizzante dell’anno. I viticoltori e i cantinieri comunicano allegria ed entusiasmo: spiccare i grappoli, godere del buon raccolto, immaginare il prodotto finito, rende briosi, come una coppa di vino spumeggiante. A dire il vero, in ogni giorno dell’anno visitare le antiche cantine Valduga e Salton è una esperienza inebriante,  non fosse che per le interminabili, piacevolissime e intense degustazioni. La comunità Italiana, che negli anni è diventata una fiorente comunità che ha saputo trasportare in Brasile la sapienza dei viticoltori, arrivò in queste valli nel 1875. Alla fine dell’800 gli emigranti italiani, soprattutto veneti, versavano in pessime  condizioni economiche e si trovarono ad affrontare difficoltà notevoli nella nuova patria brasiliana, dalla lingua, alla necessità di trovare un tetto e di adattarsi nella selva sud-brasiliana. Lo sforzo di sopravvivere e di fondare una nuova civiltà, una nuova cultura , una rivoluzionaria agricoltura e un vivace commercio, sono raccontati ed esposti in uno straordinario parco tematico a Bento Gonçalves definito Epopea Italiana dove sono esposti gli avvenimenti più importanti della colonizzazione italiana, le immagini, le sofferenze e le conquiste. Il Parco si visita il sabato dalle 9alle 18 e la domenica dalle 9 alle 12 chiamando il n° (54) 3454-1789. La memoria dell’immigrazione veneta viene coltivata con amore dai veneti di terza generazione che sono ormai cittadini brasiliani a tutti gli effetti, ma che non dimenticano le radici italiche. Vicino a Benco Gonçalves, nel piccolo villaggio di São Pedro, ecco un

L'antica locomotiva a vapore
L'antica locomotiva a vapore

altro luogo della memoria : il Caminhos de Pedra. Si tratta di un ‘museo vivo’, un percorso attraverso edifici che testimoniano la vita delle comunità venete e il loro lavoro. La peculiarità del cammino di pietra, sta nel fatto che le case, le botteghe, il mulino e le cantine,dove lavoravano e vivevano i migranti veneti, funzionano. I suoi ideatori, inoltre, stanno formando una nuova classe di apprendisti, che riscoprono antichi mestieri. Per restare in atmosfera, si può percorrere la zona a cavallo di una vera locomotiva a vapore, la Maria Fumaça, che sferraglia allegramente tra Bento Gonçalves, Garibaldi e Carlos Barbosa. La vecchia locomotiva, che risale ai primi anni del ‘900, è stata rimessa in funzione da Giordani Turismo per riportare all’antico splendore il treno a vapore che, ai primi del ‘900 era uno dei vanti del paese.

Testo e foto Eugenio Bersani

 

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