Come è possibile che gli elefanti vivano nel deserto?

Domanda: Ad agosto sono stato in Namibia affittando un pick-up. Eravamo 2 coppie ed abbiamo soggiornato presso un lodge nel Damaraland. Qui ci hanno parlato degli elefanti del deserto ma noi non li abbiamo visti. Come è possibile che gli elefanti vivano nel deserto? Sono una specie diversa da quella dell’Etosha? Non avendoli visti, esistono veramente?


Risposta:
Buongiorno Luigi e Michela, rispondo con particolare piacere alla vostra domanda poiché si parla di Namibia (paese dove ho lavorato come guida per oltre 10 anni) e soprattutto si tratta di una zona della Namibia, il Damaraland, che io definisco assolutamente spettacolare, forse la più bella dopo il mitico deserto del Namib. Gli elefanti del deserto sono pachidermi adattati alla vita nelle aree remote del Damaraland e del Kaokoland, due territori immensi (ben più grandi della Svizzera) che hanno condizioni molto simili al deserto ma che presentano piccole fonti idriche, ideali per sostentare i grandi elefanti. Gli elefanti del deserto presentano alcuni adattamenti morfologici particolarmente utili nel deserto:

– hanno zampe più lunghe e decisamente più larghe, ideali per coprire lunghe distanze e per camminare agevolmente sulla sabbia.

– presentano una proboscide più lunga per raggiungere i germogli più alti delle piante.

– sono più piccoli fisicamente, forse per la minore diversità alimentare.

I numerosi fiumi delle due regioni namibiane sembrano quasi sempre secchi (per oltre 340 giorni l’anno) ma l’acqua, che è un essere vivo, scorre sotto la superficie sabbiosa. In questo modo le piante possono sopravvivere raggiungendo le falde acquifere, ma anche gli elefanti, scavando con zampe e proboscide, riescono a raggiungere l’acqua sotterranea. Uno degli elementi che mi ha sempre affascinato degli elefanti del Damaraland è l’attenzione nello scegliere le piante dalle quali cibarsi: sembra quasi che evitino le piante giovani per non rovinarle e che strappino solo alcuni rami dagli alberi per evitare di danneggiare l’intera pianta. Percorrono lunghissimi viaggi, fino a 70/100 km al giorno, per cercare acqua e cibo.


Mi spiace che non abbiate potuto ammirare la bellezza di questi branchi di elefanti del deserto, in tanti anni di lavoro come guida ho sempre visto moltissimi gruppi di elefanti, soprattutto all’interno dei letti dei fiumi effimeri Haba-Huab, Uniab e Hoanib. Ovviamente per vederli si devono seguire le loro tracce, sapere dove si muovono e conoscere le fonti dove normalmente si abbeverano.  Se doveste tornare in Namibia vi consiglio di soggiornare al Doro Nawas Camp dove normalmente effettuano escursioni con esperti ranger che conoscono la zona e il comportamento degli elefanti. A metà agosto ero con un gruppo di ospiti italiani ed abbiamo assistito allo spettacolo della loro quotidiana transumanza in mezzo alle rocce e alla sabbia del fiume Haba-huab. Era un gruppetto di 22 elefanti con 2 cuccioli di 2 anni, i miei ospiti sono rimasti elettrizzati nel vederli “scavalcare” con grande facilità una serie di colline di brulla roccia difficili da approcciare a piedi ed impensabili da affrontare in 4×4. Abbiamo preso il thè ed il caffè delle 10h00, con biscotti al burro, guardando questi immensi pachidermi scavalcare le colline del Damaraland, uno spettacolo naturale che consiglio a tutti i viaggiatori della Namibia.


Davide Bomben, AIEA – Associazione Italiana Esperti d’Africa


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