Africa, la natura in movimento

Domanda: è vero che in Africa si sta formando un nuovo oceano?


Risposta: La lunga e travagliata storia geologica del continente africano non ha ancora cessato la sua attività. Quella che tutti conosciamo come “tettonica delle placche” sta facendo i suoi effetti in una zona molto vasta dell’Africa orientale, stirando una regione ampia circa 6000 km di lunghezza.

Questo stiramento assottiglia la crosta terrestre, facilitando la fuoriuscita di roccia fusa dal sottostante mantello e provocando così la formazione di diversi vulcani tuttora attivi. Quindi si assiste alla formazione di un’enorme cicatrice frastagliata da faglie e profonde scarpate, con ampiezze che raggiungono i 100 km e profondità che superano il migliaio di metri, il tutto circondato da una notevole attività vulcanica; questa lunga formazione prende il nome di “Rift Valley”.

Parte di questa enorme cicatrice è stata già inondata dalle acque dell’oceano, dando vita al noto Mar Rosso. Continuando verso sud, dalle coste dell’Etiopia, in una zona nota come “depressione della Dancalia” la ferita scende tagliando l’Etiopia, il Kenya, la Tanzania fino a lambire il Mozambico.

Il destino, quindi, di tutta quest’area, è quello di essere inondato prima o poi dalle acque dell’oceano e non a caso abbiamo delle grandi aree in parte già allagate, note come “grandi laghi africani”. Proprio qui, abbiamo il lago più profondo del mondo, il Tanganica, che raggiunge la quota negativa di -1460 metri.

Tutte queste attività geologiche creano dei posti molto belli e suggestivi, con colori meravigliosi e paesaggi spettacolari, dai suggestivi Grandi Laghi, popolati da migliaia di fenicotteri, agli imponenti vulcani con le cime innevate, alle policromie della Dancalia.

Le dinamiche tettoniche provocheranno così, nei milioni di anni a venire, il totale distaccamento di questa enorme striscia di terra, creando così un nuovo mare ed una nuova grande isola.

A cura di Omar Fragomeni – A.I.E.A. Specialist Member

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