Tanzania: la Tanzanite è una pietra preziosa?

Domanda: Salve mi chiamo Daniele, in un mio viaggio in Sudafrica, guardando le vetrine di alcune gioiellerie, ho notato spesso la presenza di una pietra chiamata “Tanzanite”. Aveva un bellissimo colore, ma un prezzo molto alto, mi sarebbe piaciuto comprarlo per un regalo, ma non mi sono fidato in quanto non la conoscevo e avevo il timore che fosse una pietra artificiale o di scarso valore reale. Mi sapete dire qualcosa in merito?

Risposta: Ciao Daniele, la Tanzanite è una gemma molto bella e interessante. Essa è utilizzata nel campo gemmologico come pietra semi-preziosa per adornare anelli, ciondoli, orecchini ecc. In realtà essa ha un certo valore in quanto molto rara; infatti questa pietra si trova esclusivamente in Africa, nella Repubblica Democratica della Tanzania, precisamente nella regione di Arusha, nei pressi del Monte Kilimanjaro. La sua origine è di natura pegmatitica, ovvero nata dal raffreddamento di masse di roccia fusa intrusiva, si trova infatti associata al quarzo e all’ortoclasio ed è una varietà di zoisite. La sua storia è anche interessante: infatti fu scoperta da un certo signor Ngoma, abitante del luogo, ma per un po’ questo onore non gli venne riconosciuto. Finalmente dopo diversi ricorsi al signor Ngoma venne attribuita ufficialmente dalle autorità della Tanzania la scoperta di questo affascinante minerale.

Anche il nome stesso della Tanzanite al principio era diverso, infatti gli venne attribuito in un primo momento il nome di Zoisite, in quanto varietà di essa, ma con la pronuncia in inglese ricordava molto la parola “suicidio” per cui fu trovato, proprio dal proprietario newyorkese della famosa gioielleria “Tiffany”, presto un altro nome più consono. Alla fine si decise per Tanzanite, in quanto giustamente ricorda l’unico luogo dove questo minerale viene rinvenuto.

A differenza del diamante essa non è una pietra dura, ma può subire fatturazioni a temperature elevate come la fiamma ossidrica di un orafo.

La bellezza di questa pietra è il pleocroismo, ovvero la proprietà di cambiare colore in base a come viene colpito dalla luce e spazia dal blu, al violetto fino al rosso. Il suo valore commerciale effettivamente è abbastanza elevato essendo una pietra rara e si quota in base ai carati della pietra stessa.

Un’altra curiosità è che il colore con cui si presenta sul mercato in realtà non è quello suo reale, infatti in origine il minerale ha un colore sul giallo-marroncino e solo dopo un’attenta scaldata a 500°C circa esso assume il colore a noi noto, irreversibile.

Quindi la sua rarità, il suo splendido colore e la particolare storia che la contraddistingue, sicuramente la rendono unica e senza dubbio un regalo originale e di valore.

A cura di Omar Fragomeni – AIEA Specialist Member per la geologia e la paleontologia

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