Galapagos: isole della biodiversità


Un arcipelago composto da 19 isole e 42 scogli lungo un asse di 320 chilometri a poco più di mille chilometri dalla costa dell’Ecuador. Devono la loro fama a Charles Darwin il quale, fra queste rocce aride e vulcaniche, avrebbe definito la sua Teoria dell’origine delle specie e dell’evoluzione.

Il gommone si avvicina alla spiaggia fendendo l’acqua turchese mentre i leoni marini giocano tra le onde compiendo evoluzioni eleganti, che fanno pensare ai surfers. Le prime luci del giorno splendono sul manto lucido delle otarie, che allattano i piccoli adagiate sulla sabbia color avorio e le Christmas Iguana, lucertoloni coloratissimi nella loro livrea rossa e verde, ci osservano del tutto indifferenti. Poco lontano, dove i disegni perfetti della lava si perdono nel verde della macchia, le tartarughe giganti consumano con metodica perseveranza il loro pasto vegetale.

Intorno, un orizzonte trafitto dal profilo dei vulcani e lo spazio blu senza fine dell’Oceano Pacifico.

Poche isole al mondo regalano al viaggiatore un senso di lontananza e di completo isolamento come le Galapagos. Uniche nella loro storia evolutiva, sono rimaste completamente selvagge e fuori dal tempo con il loro orizzonte trafitto dal profilo dei vulcani, lo spazio blu senza fine dell’Oceano e l’abbondanza di animali dall’aspetto preistorico, che sembrano usciti da un film di fantascienza.

Ciò che colpisce maggiormente il visitatore è la fittizia impressione d’immutabilità, come se il tempo fosse fermo da sempre e per sempre.

In realtà, le Galapagos sono uno dei maggiori arcipelaghi vulcanici del mondo e fra i più attivi. Sono isole giovanissime, nate circa tre milioni di anni fa (le Hawaii, l’altro arcipelago vulcanico giovane e attivo, hanno almeno 20 milioni di anni) e sono “isole oceaniche”, non sono quindi mai state collegate alla terraferma. Sono nate dal mare e nel mare rimarranno.

Le isole sono adagiate su una placca di basalto situata ad una profondità compresa tra i 900 e i 360 metri sotto la superficie inquieta del mare e la loro origine vulcanica è chiaramente dimostrata dalla presenza di coni e crateri,  dalle frequenti eruzioni e dalle colate di lava solidificata, fenomeni naturali imperdibili che disegnano le coste e si protendono come dita verso il mare. L’arcipelago è composto da 19 isole e 42 scogli lungo un asse di 320 chilometri. Si trovano a poco più di un migliaio di chilometri dalla costa dell’Ecuador. Devono la loro fama a Charles Darwin che, nel 1835, gettò l’ancora in questo arcipelago senza sapere che proprio fra queste rocce aride avrebbe definito la sua Teoria dell’origine delle specie e dell’evoluzione.

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