di Graziella Leporati
Un viaggio emozionale alla scoperta di un patrimonio ricco di storia, arte e religiosità aenza dimenticare il benessere e la cucina tradizionale.
Un piccolo territorio con un patrimonio straordinario di ricchezze storiche, artistiche e spirituali che riportano il turista alle origini più profonde della nostra civiltà. Con incantevoli paesaggi naturali, città antichissime e una grande varietà di etnie, lingue e fedi, Israele è un paese che fonde modernità e tradizione, natura e storia, dimensione religiosa e spirito laico. Ogni immaginazione scompare nell’ombra dei vicoli di Gerusalemme, nel bianco del sale sulle pietre lambite dall’acqua nel Mar Morto, nella nuvola lieve che avvolge il monte Hermon a mo’ di turbante quando il tramonto trasfigura i colori del cielo e li stempera nella vellutata quiete notturna. Un viaggio in Israele è emozionale e diventa ancor più intenso se comincia una sera d’estate nel deserto, ai piedi della storica rupe di Masada, con suoni, effetti di fuoco e di luce straordinari: un enorme anfiteatro sulle sabbie del deserto, nella cornice della maestosa Fortezza di Masada che fa da sfondo sotto la volta stellata. E il mattino dopo, per avere un altro momento indimenticabile, nulla di meglio di un jeep tour ( ma volendo anche un giro in bike) nel cratere Makhtesh Ramon dove i colori delle rocce, su cui si leggono le impronte dell’uomo preistorico, spaziano dal giallo al viola. Si risale verso il Mar Morto con le acque talmente salate che galleggerebbero anche i sassi e si impone una sosta per sperimentare sulla pelle le proprietà curative e benefiche di questi sali già apprezzati da Cleopatra. Va ricordato che i sali del Mar Morto sono il top per la cura della psoriasi. Intanto si avvicina Gerusalemme e cresce la consapevolezza di essere al cospetto di luoghi eccezionali. Nella città Santa, tra mondi e culture diverse, nello spazio di poche centinaia di metri si incontrano i luoghi sacri alle tre grandi religioni monoteistiche.
Al di là delle mete turistiche classiche indicate da qualsiasi guida (Monte degli Ulivi, Gtsemani, Muro del Piano, Santo Sepolcro, via Dolorosa, Yad Vashem, il memoriale alle vittime dell’Olocausto, il Santuario del Libro e l’escursione nella vicina Betlemme per vedere la mangiatoia del Bambinello nella cripta di una chiesa ortodossa) ci sono cinque cose da fare assolutamente (compreso non arrivare di venerdì pomeriggio perchè inizia lo “shabbat” e per un giorno tutto si blocca) : guardare il tramonto sulla città dall’alto del Monte degli Ulivi ascoltando “Jerusalem the holy city” cantata da Johm Starnes; visitare il caratteristico mercato Mahane Yehuda, pieno di melograni grandi come meloni e spezie profumate; prendere l’aperitivo sul roof garden dell’hotel Mamilla; mangiare un piatto di hummus (purea di ceci) con la pita (il pane) e godersi lo spettacolo di luci e suoni alla Torre di Davide ogni sera alle 19. E, per chi ha la fortuna di essere a Gerusalemme dal 3 al 15 agosto può godersi la fiera dell’artigianato, mentre alla fine di agosto, può partecipare al divertentissimo festival della birra. Il tour alla scoperta di Israele prosegue verso Bet Shean, sito archeologico con 18 città soprapposte nell’arco di 5mila anni e il Lago di Tiberiade, zona ricca di vigneti e cantine dove si degustano ottimi rossi,e di kibbutz in cui si mangia il pesce san Pietro appena pescato. Nazareth con la chiesa dell’Annunciazione – situata dove si dice ci fosse l’abitazione di Giuseppe e Maria e dove l’angelo Gabriele sarebbe apparso alla Madonna- è a un tiro di schioppo, e poco dopo si raggiunge Acco che stupisce con la sua città crociata a 8 metri sottoterra e una sala da pranzo dove si racconta abbia mangiato Marco Polo.
L’autostrada, che è gratuita ma guai a superare il limite dei 90km/h, corre lungo il mare e scende a Cesarea di cui restano testimonianze romane: terme, ippodromo, acquedotto e teatro con un’iscrizione sul sedile usato da Ponzio Pilato. Il viaggio termina a Tel Aviv con sosta a Giaffa: perdersi tra negozi di frutta e bancarelle di stoffe e ceramiche è facile e i vicoli che si inerpicano verso l’alto offrono allo sguardo scorci di mare unici. Anche qui in agosto è in programma un fantastico festival della birra. Info sul viaggio: In Israele la patente europea è riconosciuta, le strade sono ampie e sicure e si può noleggiare un’auto. Il modo migliore comunque è rivolgersi a un tour operator: Easy Israel (www.easyisrael.it) propone pacchetti per tour di 8 giorni, ma anche fly&drive e partenze individuali garantite con 2 persone. Per info: Ufficio Israeliano del Turismo.
Link utili: EasyIsrael – GoIsrael
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