Cosa vogliono gli italiani in viaggio? Vince la tradizione

La tradizione e la genuinità: qualità di cui gli italiani vanno da sempre fieri. Come gli abitanti del Belpaese rimangono solitamente fedeli alle proprie radici, così ricercano anche quelle altrui: i viaggiatori italici tendono a snobbare le nuove mode culinarie (come la cucina fusion) o piatti troppo sofisticati, e a prediligere invece la semplicità della tradizione gastronomica locale (nell’84% dei casi). Questo quanto rilevato dalla ricerca di mercato dell’azienda Doxa, su commissione del noto brand della birra Ichnusa.

L’interesse è quindi volto a sapori capaci di sorprendere e, soprattutto, mantenuti per secoli incontaminati e secondo la tradizione (83%). Esigua è invece l’attrattiva per la novità della cucina e per la notorietà dei ristoranti: abbinamenti insoliti (22%) e tecniche di cottura alternative (18%) paiono poco intriganti, mentre scegliere ristoranti che “valgano il viaggio” per la loro genuinità appare preferibile (79%) all’affidarsi a guide od alla notorietà dello chef (28%). Persino i fast-food vengono in buona parte designati come comoda alternativa in viaggio (41%). Questa ricerca della tradizione non pare però accordarsi con le nuove generazioni: gli under 25 sono si dichiarano attratti dalle ultime tendenze (38%) e dall’innovazione (30%).

A sorpresa, la bevanda preferita dagli italiani in viaggio e considerata meno di routine è la birra che, col 49% delle preferenze, scalza il vino (34%) ed altre bevande alcoliche ed analcoliche (17%). I viaggiatori nostrani che, ad esempio, decidono di passare le vacanze in Sardegna, sono concordi nello scegliere la bevanda del luogo.

Anche per quanto riguarda la meta, la scelta è in linea con le preferenze gastronomiche: la curiosità verso  la tradizione e la cultura locale è l’aspetto più quotato nella la scelta della destinazione (94%), seguita dalla possibilità di immergersi nella natura incontaminata (84%) e, naturalmente, la presenza di una cultura gastronomica forte (73%). La preferenza inoltre è spesso orientata verso un lento ed intenso assaporamento del luogo (58%), mentre meno quotata è la ricerca di esperienze fuori dall’ordinario e un viaggio dettato dall’improvvisazione (18%), quanto la possibilità di visitare molti luoghi in poco tempo (16%). Ancora una volta poca importanza sembra avere la sofisticatezza: la ricerca del lusso e di location esclusive interessa solo il 4% degli intervistati.

Testo di Costanza Bersani  |Riproduzione riservata © Latitudeslife.com

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