A Rovato, Macerata e Aliano il Carnevale è divertente e gustoso

Il Carnevale è entrato nel vivo e tra coriandoli, maschere e delizie della tradizione sarà festa grande dalla Lombardia alle Marche, fino alla Basilicata.

A Rovato, grazioso centro della Franciacorta in provincia di Brescia, andrà in scena il 3 marzo un evento dedicato all’evento più rappresentativo della cittadina: la fiera dedicata agli animali da carne bovina, equina ed ovicaprina che qui si organizza da oltre un Secolo. Dal primo pomeriggio la centralissima piazza Cavour sarà animata da maschere, musica, trampolieri e artisti di strada; e per i più piccoli, truccabimbi, gonfiabili, saltarelli e animazioni con le bolle di sapone itineranti. Le regole sono rimaste invariate rispetto alle scorse edizioni: i gruppi devono essere composti da almeno 3 persone e per partecipare bisogna produrre direttamente i propri costumi, non semplicemente acquistarli o noleggiarli; e visto che il Carnevale si festeggia anche in tavola, si potranno gustare le deliziose frittelle preparate per l’occasione.

Nella stessa giornata a Macerata sfileranno sei carri allegorici provenienti da altrettanti paesi della provincia e dieci gruppi mascherati, per un Carnevale dalle origini antiche che la Pro Loco ha fatto ripartire nel 1990. I Giardini Diaz e Viale Puccinotti saranno animati anche da bande musicali, majorette e musica dal vivo, mentre i più golosi avranno davvero l’imbarazzo della scelta. Il carro della locale “Pro Loco Piediripa” lancerà coriandoli e caramelle, e sarà allestito un carro ad hoc per offrire dolci e vino di un’azienda agraria locale, senza dimenticare la distribuzione gratuita di pane e ciauscolo, la specialità più nota di questo tratto delle Marche.

E’ infine un doppio appuntamento – il 3 e il 5 marzo – quello proposto da Aliano, il paese delle maschere cornute in provincia di Matera. “Venivano a grandi salti – scriveva Carlo Levi nel Cristo si è fermato a Eboli – e urlavano come animali inferociti, esaltandosi delle loro stesse grida. Erano le maschere contadine. Portavano in mano delle pelli di pecora secche arrotolate come bastoni, e le bandivano minacciosi, e battevano con esse sulla schiena e sul capo tutti quelli che non si scansavano in tempo”. Con ogni probabilità, la tradizione del Carnevale di Aliano nacque come rito di esorcismo verso il male; di certo le maschere che sfilano nel borgo della Basilicata somigliano ad una mandria in movimento (chiaro riferimento alla transumanza e richiamo alla cultura agro-pastorale del luogo) e sono uniche nel loro genere: non è possibile trovarne altrove di simili. Anche nel borgo della Basilicata, grande spazio sarà dato alla cucina tipica del posto a patire da “frzzul, sauzizz e rafanata”, ovvero maccheroni corti formati attorcigliando la pasta attorno a un filo di giunco, salsicce di maiale e rafanata, un piatto cotto al forno a base di uova, formaggio pecorino e rafano.

a cura di Fuoriporta  |Riproduzione riservata © Latitudeslife.com